Giovanni Minniti, candidato della Lega al consiglio regionale nel collegio della provincia di Lucca, commenta la notizia della richiesta di rinvio a giudizio di 16 trafficanti nell’ambito della tratta di migranti tra Sri Lanka, Romania e Italia.
"La magistratura ritiene che Lucca sia uno degli snodi della tratta di migranti il cui capo è un cittadino cingalese residente nel capoluogo di Provincia - esordisce Minniti -. Da consigliere comunale mi sono sempre battuto per contrastare l’immigrazione irregolare e la cosiddetta accoglienza tanto cara alla sinistra e ai buonisti caviale e champagne a condizione che i migranti siano tenuti ben lontano dalle loro case".
"Ed è evidente - spiega Minniti - che il fenomeno debba essere contrastato in ogni modo sia per i guasti già prodotti al tessuto sociale considerati gli episodi di criminalità verificatisi in tutta la Provincia sia perché dobbiamo essere realisti e comprendere che l’Italia non è un Paese ricco: l’economia è in recessione; la disoccupazione dilaga; i pochi giovani che trovano lavoro sono assunti con contratti precari (grazie al PD che ha voluto il Jobs Act); si va in pensione alla soglia dei 70 anni con assegni miseri; la sanità è diventata di fatto a pagamento perché non è possibile attendere vari mesi per un esame diagnostico in ospedale. In questa situazione, l’Italia non può accogliere senza limiti centinaia di migliaia di immigrati e mantenerli a spese dei cittadini che pagano le tasse".
"Ciononostante - attacca - gli immigrati hanno pure la sfrontatezza di lamentarsi giudicando in modo negativo i servizi offerti dai centri di accoglienza. Questi signori, tutti ben messi fisicamente e non certo deperiti nell’aspetto, pretendono assistenza legale e sanitaria personalizzate, corsi di italiano, cambio quotidiano delle lenzuola, sostegno psicologico oltre, naturalmente, a smartphone di ultima generazione e WIFI. Questo atteggiamento è un’offesa al buonsenso ed ai cittadini italiani bisognosi perché chi fugge davvero dalla guerra non giudica come se fosse su Tripadvisor ma accetta l’aiuto e ringrazia senza lamentarsi. Bisogna finirla con questa pietà pelosa che serve soltanto ad arricchire le molte imprese commerciali attive nella cosiddetta assistenza a danno dei cittadini che pagano le tasse".
"Conosco molti italiani - incalza - che vivono situazioni di grave disagio economico le cui richieste di aiuto sono ignorate dal Comune. In qualità di consigliere comunale a Lucca ho presentato una interrogazione per conoscere la composizione per nazionalità dei beneficiari di sussidi comunali. Di recente sono stati assegnati 99 alloggi ERP: 73 a cittadini italiani e 26 a cittadini stranieri. Se consideriamo che i cittadini stranieri sono il 10% circa della popolazione residente (circa 9.000 su una popolazione residente di circa 90.000 persone) è evidente la sproporzione dal momento che agli italiani è assegnata una abitazione ogni 1096 abitanti mentre per gli stranieri vi è un rapporto di una casa ogni 346 residenti. Contributi affitti, emergenza abitativa e fondo morosità sono appannaggio in prevalenza di cittadini stranieri e ciò è ingiusto perché i nostri concittadini che vivono situazioni di disagio hanno diritto di essere aiutati a casa loro prima di chiunque altro. Mi sono fatto promotore di iniziative dirette a correggere le anomalie appena denunciate come l’acquisizione di idonea documentazione rilasciata dalle autorità fiscali estere attestante l’impossidenza di proprietà immobiliari nei paesi di provenienza oltre che un effettivo e sistematico controllo sulla veridicità dei dati ISEE dichiarati ai fini dell’ottenimento di tutti i sussidi comunali".
"Il Comune è stato sordo alle suddette proposte. E’ giunto il momento di cambiare musica: Prima i toscani! E’ il mio slogan e sarà la mia bussola se sarò eletto consigliere regionale" conclude Minniti.