Quello che sta accadendo sul fronte politico e amministrativo a Lucca non riguarda solamente eventi o spettacoli o ruzze di vario genere. Ci sono cose importanti che, purtroppo, questa giunta non sta risolvendo come, ad esempio, la gestione del degrado e del decoro di una città che sta diventando una sorta di bivaccopoli come testimoniano le immagini di due articoli che la Gazzetta ha pubblicato in questi giorni. In più, dopo la figura barbina della nomina a presidente di Sistema Ambiente della compagna del coordinatore comunale di Fratelli d'Italia Marco Martinelli, ora ce n'è un'altra in dirittura d'arrivo che testimonia come, a volte e ci dispiace doverlo riconoscere, la Sinistra ha ragione nel criticare un certo andazzo. Parliamoci chiaro: a noi hanno sempre insegnato che non è tanto importante essere uguali agli altri, quanto essere migliori. Questo non lo fa la Sinistra, ma anche la Destra non brilla per originalità e coerenza. Anzi.
Prendiamo la vicenda dell'addetto stampa delle aziende partecipate del comune di Lucca o, almeno, di alcune di esse. Il sindaco Mario Pardini, folgorato, letteralmente, sulla via di Damasco dopo averci preso un caffè a Pescia, ha deciso di sua spontanea volontà, ma coi quattrini dei contribuenti lucchesi, che Massimiliano Paluzzi, ex addetto stampa ventennale o quasi di Maurizio Marchetti ex sindaco di Altopascio, ex addetto stampa del sindaco di Pescia Oreste Giurlani, attualmente addetto stampa non si sa bene se assunto o meno dell'opposizione al sindaco D'Ambrosio ad Altopascio, deve diventare il responsabile delle pubbliche relazioni di almeno quattro aziende partecipate ad esclusione, però, di Gesam dove Marco Agnitti presidente ha fatto notare di avere giù Lucia Maffei e di Sistema Ambiente dove, però, il 30 giugno è scaduto il contratto già rinnovato per sei mesi a Clip Comunicare di Alessandro Petrini e Nadia Davini.
La professionalità di Clip Comunicare è fuori discussione e non è un caso che numerosi comuni della Lucchesia si siano affidati agli ex collaboratori di Marcello Petrozziello. Purtroppo, però, sono visti come il fumo negli occhi, in parte non a torto, perché di sinistra e partecipi della campagna elettorale di Francesco Raspini candidato del Pd. E il problema è sempre lo stesso: puoi essere bravo quanto vuoi, ma nella lottizzazione post-elettorale non c'è spazio per i meriti, ma solamente per la spartizione lobbistica e partitica di poltrone, incarichi e favori.
Può anche essere comprensibile e condivisibile - esordisce Francesco Raspini - che una nuova amministrazione comunale cambi i titolari degli incarichi e, nella fattispecie, gli addetti stampa. Quello che, però, non è accettabile è che si voglia costringere i consigli di amministrazione delle aziende partecipate del comune di Lucca a prendere per forza una persona indicata dal sindaco senza rispettare in alcun modo le autonomie dei singoli. In più, ci risulta che Massimiliano Paluzzi fino a qualche mese fa era addetto stampa a Pescia dell'ex sindaco, sconfitto, Oreste Giurlani e che, quindi, sia rimasto senza lavoro. La voce che ci è giunta è che qualcuno, tra i partiti di maggioranza, si sia adoperato affinché lo stesso venisse preso in veste di addetto stampa per le partecipate così da permettergli di avere una occupazione. A noi sembra assurdo che il sindaco, invece di pensare ai tanti problemi della città, problemi anche strutturali, si sia preso la briga e la fissa di far assumere a tutti i costi il signor Paluzzi e ci hanno riferito che all'interno di alcune partecipate c'è chi ha detto niet mentre per quelle che non hanno avuto il coraggio di opporsi al diktat del sindaco, la quota di contribuzione per pagare lo stipendio al nuovo addetto stampa è salita da 4 mila a 7 mila euro. Attendiamo spiegazioni ed eventuali smentite.
La domanda che molti si pongono è la seguente: ma perché Mario Pardini si è messo in testa e ha già avviato le procedure per l'assunzione di Massimiliano Paluzzi senza mai, tra l'altro, averlo mai visto al lavoro o avuto alle proprie dipendenze? Lui dice perché è bravissimo, più bravo degli altri come, ad esempio, ci ha riferito qualcuno della giunta, Clip Comunicare. E allora permetteteci di dire la nostra: no, non c'è proprio partita. Quelli di Clip Comunicare, a modesto avviso di chi scrive, sono, inevitabilmente, più capaci di redigere comunicati e accettiamo sfide a dimostrare il contrario visto che sono più di vent'anni che passiamo quotidianamente i comunicati di tutti gli addetti stampa della nostra provincia.