A denunciare l'accaduto erano stati proprio i ragazzi e le ragazze del gruppo cittadino Echo, che avevano segnalato come la panchina arcobaleno, istallata solo una manciata di settimane fa in Corso Garibaldi, in Centro storico, fosse stata oggetto di vandalismo, con l'incisione di svastiche e insulti omofobi.
E oggi pomeriggio (21 giugno), lo stesso gruppo di giovani, insieme ad alcuni loro genitori, armati di vernici e pennelli - naturalmente autorizzati dagli uffici comunali - hanno voluto personalmente recuperare la panchina, cancellando le scritte. Accanto a loro, il consigliere comunale delegato ai diritti e alle politiche giovanili, Daniele Bianucci.
"Non voglio affatto minimizzare quanto è accaduto, col grave atto di vandalismo che ha colpito la panchina arcobaleno della nostra città - evidenzia Daniele Bianucci – . Eppure oggi desideriamo porre l'accento soprattutto sull'impegno di questi giovani e delle loro famiglie che insieme, coi loro sorrisi, hanno voluto ricordare a tutte e a tutti come Lucca sia la città dei diritti, che rispetta, accoglie e valorizza ogni differenza. Torneremo di nuovo ad intervenire sulla panchina, se si verificassero nuovamente atti di vandalismo? Sinceramente, speriamo che fatti del genere non si verifichino più. Per questo contiamo nell'attenzione da parte delle forze dell'ordine. Ma, soprattutto, contiamo sulla cura di ogni cittadino".
"Qualche vandalo ha ben pensato di deturpare la panchina arcobaleno di Corso Garibaldi a Lucca. Evidentemente a qualcuno dà fastidio un mondo a colori, che garantisce diritti a tutte e a tutti, ma noi andremo avanti. Spero che chi ha commesso questo gesto deprecabile venga identificato e sanzionato, ma sinceramente mi voglio concentrare soprattutto sugli anticorpi civili che nella nostra regione non mancano mai e dire mille volte bravi ai giovani del gruppo Echo Echo, che hanno prontamente ridipinto la panchina con l'aiuto dei loro genitori". A dichiararlo è l'assessore regionale Alessandra Nardini, che ha tra le deleghe quella alle pari opportunità e all'attuazione della Legge Regionale contro le discriminazioni dettate dall'orientamento sessuale e l'identità di genere.
Prosegue Nardini: "I giovani sono i custodi del nostro futuro e ragazze e ragazzi così ci fanno guardare al domani con speranza e fiducia. Lucca e la Toscana sono terre di civiltà, inclusione, diritti in cui non c'è spazio per le discriminazioni e la reazione immediata a questo episodio lo conferma ancora una volta".