Interessante intervento del movimento Per Lucca e i suoi paesi il quale non condivide l'ipotesi di trasformare l'autostrada bretella Lucca-Viareggio in una superstrada dell'Anas:
Se si osserva la vicenda della richiesta di far diventare l’autostrada Lucca-Viareggio una superstrada ANAS si può comprendere come il Movimento Cinque Stelle sia riuscito a trascinare altre forze politiche su posizioni populistiche che a noi sembrano più errate che discutibili.
L’autostrada Lucca-Viareggio è un’opera la cui manutenzione è molto costosa, dato che la maggior parte del tracciato è in galleria e su viadotti. L’idea di far gestire un’opera così complessa dall’ANAS ci pare dunque sbagliata. Dopo la tragedia del virus infatti lo stato italiano dovrà fare i conti con enormi problematiche di bilancio e le risorse non saranno abbondanti; c’è dunque un rischio molto concreto che una gestione i cui costi siano a carico della finanza pubblica comporti una minore manutenzione, cosa che potrebbe innescare problematiche notevoli e cantieri lenti e infiniti sulla Lucca – Viareggio.
L’impostazione dei pentastellati, basata sul populismo, vorrebbe far credere ai cittadini che la statalizzazione di tutto e tutti possa portare alla soluzione di qualsiasi problema; questo ci pare fumo sparato negli occhi degli italiani. In verità basterebbe, parlando di strade, osservare lo stato in cui sono la maggior parte delle superstrade per capire che le autostrade in concessione godono di una maggiore manutenzione. Far diventare la Lucca – Viareggio una nuova Firenze – Pisa - Livorno, sarebbe per i lucchesi ed i versiliesi un pessimo affare. Invitiamo dunque i partiti che si sono lasciati trascinare in questa assurda iniziativa politica del declassamento dell’autostrada, ripiegando sulle posizioni grilline e votando come il Movimento nei vari consigli comunali e provinciale, a ripensare le loro posizioni. A noi sembra molto più opportuno che chi percorre l’autostrada, compreso chi guida mezzi non immatricolati in Italia, debba esser chiamato, attraverso la corresponsione del pedaggio, a contribuire alla manutenzione dell’opera evitando così di farne ricadere i costi sulla fiscalità generale, ovvero sulle tasche di tutti i cittadini.