Il consiglio comunale di Lucca è iniziato alle ore 21.05 con l’appello nominale e conseguente verifica del numero legale formulato dal segretario generale su richiesta del presidente Enrico Torrini; si è potuto quindi constatare che erano assenti giustificati i consiglieri di minoranza del Pd Silvia Del Greco e Serena Mammini, nonché Cecilia Lorenzoni del gruppo di minoranza Lucca Futura. Prima di dare inizio ai lavori del consiglio, il presidente ha proposto un minuto di silenzio per la tragedia che ha colpito la città di Firenze in relazione ai morti sul lavoro: l’intero emiciclo si è alzato in piedi e ha osservato il minuto di raccoglimento, al termine del quale il presidente del consiglio comunale ha auspicato che simili tragedie non accadano più.
Si è proceduto quindi con l’ordine dei lavori, che vedeva come da prassi al primo punto quello delle raccomandazioni; ha richiesto e ottenuto la parola il capo gruppo di minoranza di Lucca Futura Gabriele Olivati che, prendendo spunto da un articolo recente apparso sulla stampa locale in cui un cittadino ha domandato informazioni sulla realizzazione del forno di cremazione, ha richiesto formalmente che l’amministrazione si prodighi per fare il punto sulla questione e dia una risposta puntuale sui tempi e il luogo in cui si dovrà andare a costituire questo impianto.
Subito dopo è intervenuto Daniele Bianucci, capo gruppo di minoranza di Sinistra Civica Ecologista, che ha sollecitato l’amministrazione ad informarsi sulla presenza di un vagone merci nell’area ferroviaria, a quanto riferitogli dall’associazione CittadinanzAttiva, che sarebbe oggetto continuo di spostamenti durante tutto il giorno, procurando rumori molesti per i residenti delle zone attigue.
È giunto il turno del consigliere di minoranza del PD Vincenzo Lorenzo Alfarano, che ha raccomandato all’amministrazione, come peraltro aveva già fatto in altri consigli comunali, di accelerare alcuni lavori pubblici previsti nel piano triennale delle opere pubbliche, come la bicipolitana, necessaria ad accorciare le distanze tra il centro e le periferie della città. Lo stesso consigliere ha chiesto ragguagli sull’apertura del Caffè di Simo, più volte annunciata e altrettante smentita, nonché su quando le associazioni culturali interessate potranno usufruirne, specificando che le minoranze consiliari vorrebbero avere delle certezze sulle spesse che verranno effettuate.
È poi intervenuto il capo gruppo di minoranza del PD Francesco Raspini con una raccomandazione/provocazione, come da lui stesso dichiarato, con cui ha richiesto un’urgente convocazione del tavolo di concertazione con le associazioni dei commercianti sulla tassa del suolo pubblico, rispetto a cui maggioranza ha dichiarato che non è stata aumentata, mentre i gruppi di minoranza e le categorie economiche interessate sono di parere opposto.
Ha richiesto e ottenuto di fare una raccomandazione il capo gruppo di minoranza di Lucca è un grande noi Ilaria Maria Vietina in ordine alle facilitazioni per la fruizione, da parte della cittadinanza, dei servizi della società metro, che si occupa degli abbonamenti ai parcheggi.
A nome dell’amministrazione ha richiesto la parola l’assessore Angela Mia Pisano per rispondere nell’immediato alla questione posta poco prima dal consigliere Alfarano in ordine al Caffè Simo, chiarendo che lei personalmente non aveva fatto alcuna smentita rispetto alla conferenza stampa a suo tempo convocata: rimane quindi l’affidamento in comodato d’uso gratuito, che nei prossimi giorni verrà approvato dalla giunta e sarà messo a disposizione delle associazioni culturali interessate.
È intervenuto anche l’assessore Paola Granucci, che ha raccolto la raccomandazione di Raspini e ha ribadito che le tariffe rimarranno quelle in vigore, confermando quanto già rappresentato ed approvato nel precedente consiglio comunale.
Terminata la fase delle raccomandazioni si è passati al secondo punto dell’ordine dei lavori, inerente alla riposta orale alle interrogazioni. Si è cominciato con l’interrogazione nr.196/2023 presentata dal consigliere Vietina, che ha dichiarato inoltre di non voler ritornare sul caso dell’intitolazione di una strada al presidente Sandro Pertini, fortemente strumentalizzato dalle minoranze: qui dai banchi delle stesse si è levato un mormorio di disapprovazione rintuzzato dal sorriso del primo cittadino che è stato a sua volta supportato dalla levata di scudi provenienti dalla maggioranza, tra cui si poteva notare una particolare agitazione del capo gruppo di FI UDC Alessandro Di Vito, che smanettava furiosamente in direzione dei consiglieri di minoranza. Subito dopo è intervenuta nuovamente Vietina per dichiarare di aver apprezzato le scuse del primo cittadino per l’infelice frase pronunciata nel consiglio del novembre dell’anno passato ed oggetto delle sua interrogazione.
Si è arrivati all’interrogazione nr.16/2024 presentata dal consigliere di minoranza del PD e vicepresidente del consiglio comunale Silvia Del Greco che, pur essendo legittimamente assente, aveva acconsentito alla risposta, chiedendo che poi la stessa venisse protocollata e messa per iscritto agli atti delegando per la lettura Futura Gabriele Civati. Quest’ultimo ha compiuto il proprio dovere leggendo l’interrogazione de quo, finalizzata a sapere che fine avrebbero fatto la RSA Pia Casa Monte San Quirico ed i lavoratori della Procjet che vi operano, alla luce del fatto che a novembre di quest’anno vi sarà la scadenza del contratto.
Ha risposto per l’amministrazione il vice sindaco Giovanni Minniti che ha esordito ringraziando l’interrogante, seppure assente, per lo stile e la correttezza dimostrate seguendo l’iter previsto: “Non ha fatto come altri suoi colleghi delle opposizioni che preferiscono richiamare l’attenzione della stampa, cercando fra l’altro di scaricare le enormi responsabilità che hanno in materia, essendo stati nel decennio precedente alla guida dell’amministrazione cercando ora, impunemente, di rifarsi una verginità”.
Immediatamente l’assessore Minniti ha posto l’accento sul fatto che le precedenti amministrazioni a guida Pd nulla hanno fatto per risolvere la questione di questa RSA se non delle futili chiacchiere per 10 anni, mentre l’attuale maggioranza si è rimboccata le maniche e sta già cercando un immobile adeguato alle esigenze, visto che la ristrutturazione della Pia Casa Monte San Quirico non è fattibile perché antieconomica. “L’intento dell’attuale giunta, come l’intera azione di governo della stessa e della maggioranza che la sostiene, sono votati al bene e l’interesse della città di Lucca”, ha concluso Minniti.
È quindi giunto il momento dell’interrogazione nr.2/2024 presentata dal consigliere di minoranza del Pd Alfarano che, aderendo alla richiesta del presidente, ne ha dato lettura. L’interrogazione era relativa piazza San Francesco, dove con cadenza settimanale nel pomeriggio del mercoledì si svolge la fiera del mercato biologico e dove nel periodo delle feste natalizie si è svolta ininterrottamente la manifestazione Atmosfera, che ha visto l’installazione di un igloo gigante al centro del luogo pubblico, con il conseguente trasferimento degli esercenti del mercato biologico ad altra sede. È stato sottolineato che la comunicazione di questo spostamento è stato data a molte associazioni di categoria ma non alla CIA, che da oltre sei anni si occupa della gestione del mercato biologico: il consigliere Alfarano ha chiesto pertanto la motivazione di questa mancata comunicazione.
Ha risposto l’assessore Granucci affermando che furono a suo tempo avvisate tutte le associazioni che avevano manifestato interesse, e che lo spostamento avvenne all’interno della stessa piazza con un semplice arretramento dei banchi: “Il coinvolgimento degli esercenti - ha ribadito - è sempre al centro dell’attenzione dell’amministrazione”. Il presidente ha chiesto all’interrogante se era soddisfatto o meno della risposta e questi ha dichiarato di esserlo parzialmente, sottolineando che nulla è stato detto in proposito alla mancata comunicazione alla Cia.
Il terzo punto dell’ordine dei lavori era inerente alla pratica nr.119/2023, avente per oggetto “Mozione presentata dal Consigliere Bianucci per favorire il recupero della dimensione e l'uso culturale di piazza Anfiteatro”. Il presidente Torrini ha invitato il consigliere Daniele Bianucci ad illustrare la sua mozione: questi ha esordito ricordando che la questione nacque alla fine dell’estate del 2023, nel mese di settembre, quando emerse anche giornalisticamente il problema che piazza Anfiteatro si era ridotta ad una sorta di “mangiatoia”, utilizzata solo dai vari ristoranti e bar presenti per la clientela turistica che vi si riversava, senza alcun tipo di attrattiva culturale e di utilizzo diverso da parte dei residenti lucchesi. “Bisogna dare un deciso cambio di rotta, con l’agevolazione di spazi culturali attraverso convenzioni da affidare ad associazioni culturali cittadine che organizzino eventi fruibili dai cittadini lucchesi in primis”, ha affermato Bianucci.
Ha chiesto e ottenuto la parola il capo gruppo di maggioranza Lista Civile Lucca Elvio Cecchini, il quale ha affermato che difficilmente si potrebbe avere l’inversione di tendenza auspicata dalla mozione, dal momento che l’utilizzazione della piazza Anfiteatro allo stato attuale non è controvertibile: la liberalizzazione ha infatti permesso che luoghi come quello, così come in tante altre città italiane, divenino posti soprattutto di ristorazione turistica che mal si conciliano con eventi culturali, anche in ragione del fatto che, se questi si svolgessero, sarebbero contrastati dalle categorie commerciali presenti, che vedrebbero una forte riduzione degli spazi a loro concessi con minori introiti.
È intervenuto il consigliere del gruppo FDI Mara Nicodemo per chiedere che la mozione presentata venisse ritirata per andare a convergere su un ordine del giorno predisposto all’uopo dalla maggioranza consiliare e la cui copia era stata distribuita poco prima. È allora di nuovo intervenuto Bianucci che, nel rispondere a Cecchini, non ha esitato a definire il suo intervento “manicheo”; e pur concordando che la responsabilità dell’attuale situazione è diffusa tra tutti i partiti, ha affermato che se mai si inizia a modificarla ciò non avverrà mai. Ha proseguito affermando di aver letto l’ordine del giorno e di esservisi riconosciuto pienamente, essendo il contenuto identico alla sua mozione ma privato degli impegni formali che nella stessa si richiedevano alla giunta.
È intervenuto Lorenzo Del Barga, capo gruppo di Difendere Lucca, per affermare che la maggioranza concordava con la mozione del Bianucci, di cui condivideva lo spirito e la volontà di recuperare la più importante piazza cittadina alla fruizione dei lucchesi, ma in sede di votazione i consiglieri della maggioranza si sarebbero astenute: “La giunta non si può impegnare in azioni che comportino delle spese, seppure minime, non preventivate”, ha spiegato.
Ha chiesto e ottenuto di intervenire il consigliere Mammini per affermare che nel comune di Lucca, specie nel centro storico e quindi anche in piazza Anfiteatro, è in atto una moratoria che prevede che gli esercizi attualmente presenti non possano essere assolutamente implementati: “Mi sembra più che giusto- ha quindi concluso- che la maggioranza voti la mozione di Bianucci, invece della versione della stessa edulcorata dall’ordine del giorno, privato di ogni impegno per l’amministrazione”.
È intervenuto il capo gruppo di FI UDC Di Vito per dichiarare che ha concordato con quanto affermato dai consiglieri Cecchini e Del Barga, ribadendo che la responsabilità dell’attuale situazione della piazza Anfiteatro è dovuta alla precedente amministrazione, essendo l’attuale maggioranza entrata in carica dal 2022.
Ha preso la parola il capo gruppo della Lega Salvini Premier Armando Pasquinelli, richiedendo una sospensione del consiglio di cinque minuti che è stata accordata da Torrini. Al rientro Pasquinelli ha comunicato che si era raggiunto un accordo con le minoranze e quindi veniva ritirata la mozione del Bianucci e la maggioranza non avrebbe presentato il suo ordine del giorno, con l’impegno a tornare a discutere la questione nella commissione competente formare entro due mesi un testo condiviso e votato unitariamente dall’intero consiglio. A riprova di questa affermazione è intervenuto il consigliere di FDI Laura Emanuela Da Prato che, in qualità di presidente della commissione competente, ha confermato l’accordo e la tempistica entro cui sarà portata in consiglio la soluzione unitaria.
Il quarto punto dell’ordine dei lavori prevedeva la trattazione della pratica nr.147/2023 - “Mozione presentata dalla Consigliera Del Greco avente ad oggetto: Lucca Capitale della moda”, rinviata al primo consiglio comunale utile poiché la proponente era assente e non aveva prestato il proprio consenso a che venisse letta da altro componente delle minoranze e discussa in sua vece.
Il quinto punto dell’ordine dei lavori era relativo alla nr.148/2023 - “Mozione presentata dal Consigliere Bianucci avente ad oggetto l’istituzione di un osservatorio permanente a carattere intercomunale che, in collaborazione con parti sociali, Asl, Inail e Ispettorato del lavoro, svolga funzione di analisi e monitoraggio sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del territorio”, letta ed illustrata dall’interrogante il quale ha osservato che già molti altri comuni, anche dell’area di centro destra come quello di Forte dei Marmi, l’hanno approvata all’unanimità.
Subito sono intervenuti sia il consigliere della maggioranza Cecchini che quello della minoranza Alfarano per evidenziare, seppure da punti di vista minimamente differenti, l’importanza dell’argomento proposto dalla mozione.
Immediatamente dopo, ha chiesto e ottenuto la parola il consigliere di FI UDC Giovanni Ricci, per spiegare che la maggioranza aveva inteso preparare un proprio ordine del giorno, vista l’importanza e la delicatezza dell’argomento, anche in relazione alla tragedia accaduta recentissimamente a Firenze, dandone lettura al consiglio.
Sono intervenuti a vario titolo i consiglieri sia di maggioranza che di minoranza, come Armando Pasquinelli o Vincenzo Lorenzo Alfarano che, pur dichiarando entrambi di non voler entrare in polemica, hanno manifestato punti di vista diversi anche su inezie che potevano essere facilmente risolvibili; pertanto, il capo gruppo della Lega Salvini Premier ha chiesto un ulteriore sospensione del consiglio per verificare la possibilità di una soluzione condivisa da tutti. Il presidente ha concesso successivamente ben tre sospensioni che hanno permesso di raggiungere l’approvazione della mozione Bianucci con 22 voti favorevoli su 22 presenti; uguale risultato ha ottenuto l’ordine del giorno della maggioranza. Alle 00:53 del 21.02.2024 il presidente Enrico Torrini ha dichiarato lo sciogliere le righe.