Anno XI 
Lunedì 19 Maggio 2025
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da aldo grandi
Politica
28 Febbraio 2024

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Quello che pensiamo del ministro Guido Crosetto, a capo del dicastero della Difesa, lo abbiamo già detto e scritto più volte. Quando un uomo e un politico che ricopre un ruolo di così alto profilo e responsabilità, dichiara di essere laureato e lo ha anche pubblicato nonostante non fosse vero, perde ogni forma di credibilità. Almeno per noi. E di stima che, in fondo, va a braccetto con la prima. Quello che lo stesso ministro in quota Fratelli d'Italia - il peggior partito e quello che ci ha deluso più di tutti sotto tutti i punti di vista, poi, per carità, sempre meglio Meloni di Schlein della serie Cencio dice a Straccio - disse appena uscito il libro di Roberto Vannacci, lo ricordiamo benissimo: disse che si trattava delle farneticazioni di un generale. Peccato che quelle farneticazioni hanno venduto oltre 240 mila copie a dimostrazione che gli italiani, forse, sono meno categorici e, soprattutto, magari il libro lo hanno letto. Ricordiamo benissimo la devozione e il rispetto pronunciati da Vannacci nei confronti del ministro dopo aver letto quel giudizio che non ammetteva repliche. Probabilmente adesso il generale sospeso la penserà un po' diversamente.

Ebbene, dopo essere stato messo sotto procedimento disciplinare senza alcun ragionevole motivo se non quello di aver scritto un libro ricco di buonsenso e tutt'altro che razzista o omofobo, ecco che lo Stato italiano, quello Stato che dovrebbe premiare i suoi figli e non bastonarli o degradarli o umiliarli sulla scia di ciò che scrivono e dicono gli intellettuali e i giornalisti servi sciocchi del politicamente corretto e di editori ligi al potere dispotico del pensiero unico dominante, sceglie di lanciare nel vuoto uno dei suoi migliori generali.

Roberto Vannacci, un uomo e un militare che all'estero tutti ci invidiano, qui in Italia proprio il partito che, per tradizione, storia, spirito, morale e valori dovrebbe essergli vicino, lo abbandona a se stesso e lo lascia nel tritacarne di una Sinistra che definire un male assolutamente incurabile di questo emisfero è un eufemismo. Ma Vannacci è in buona compagnia. Infatti, analogo trattamento, lo ha ricevuto un dirigente della polizia, Silvia Conti, che paga sulla propria pelle quanto accaduto a Pisa dove per decine di minuti giovani con ancora il latte sulle labbra hanno offeso, deriso e aggredito verbalmente, ma non soltanto, uomini che si trovavano in strada solamente per fare il proprio lavoro. Anche qui la società civile, quella schierata a sinistra, quella che ha 'occupato' e governa la scuola, l'università, i giornali, la cultura con la c minuscola, invece di difendere chi cerca di tutelare l'ordine pubblico, vomita addosso alle divise il peggio del peggio.

E i giudizi sprezzanti di alcuni politici, sindacalisti, esponenti di associazioni, persino il presidente della Repubblica Mattarella con le sue parole, lui che non perde mai l'occasione di stare zitto, hanno gettato fango e merda delegittimando una istituzione anzi, un pezzo importante di una istituzione e il risultato è facile da prevedersi: antagonisti, delinquenti, criminali, terroristi o aspiranti tali, sanno che, come negli anni di piombo nelle strade d'Italia, quando l'estrema sinistra poteva agire impunita. potranno da ora in poi agire indisturbati. La Sinistra, pur di abbattere un Governo di destra, farebbe insorgere anche i peggiori criminali senza badare a costi e spese.

Undici mesi di sospensione a Roberto Vannacci per aver leso l'immagine dell'Esercito quando, a nostro avviso, casomai l'ha arricchita di prestigio visto lo squallore che governa la nostra classe militare dall'8 settembre 1943 in poi. Nessuno oggi, noi per primi, può aver fiducia in queste forze armate che permettono che un loro esponente tra i più prestigiosi venga trattato alla stregua di un folle o di uno psicopatico quando, al contrario, è l'unico ad aver avuto il coraggio di mettere nero su bianco quello che tutti pensano, ma si guardano bene dal dire per paura di perdere stellette, soldi e cadreghino. 

Noi lo avremmo promosso, altro che sospeso e ci sorprende che Giorgia Meloni, ma l'avevamo già adocchiata a casa Almirante nel 2015 e non ci aveva fatto una bella impressione, non abbia mosso un dito né detto una parola lasciando al collega Matteo Salvini l'incombenza di difenderlo a spada tratta. A questo punto appare chiaro che Vannacci deve candidarsi e senza indugio. Tutta la melma che gli hanno spalmato addosso merita e grida vendetta. Allucinante leggere le motivazioni che hanno spinto l'esercito a cui Vannacci ha dedicato la vita, a sospendere dimezzandogli lo stipendio, il generale che ha comandato, non dimentichiamocelo, la brigata Folgore e gli incursori del Col Moschin. E mentre soffiano venti di guerra in Europa e in Medio Oriente, mentre l'Islam e gli arabi stanno occupando letteralmente il nostro Paese e l'Occidente e l'Europa è sempre più una farsa, l'Italia, che di uomini avrebbe un grande bisogno, che fa? Umilia e deride uno di coloro che sarebbe chiamato per meriti a difenderla.

Ecco, se noi fossimo agenti di polizia o carabinieri o militari, non avremmo dubbi: di fronte a quanto accade in questi giorni a persone di schiena dritta come Silvia Conti e Roberto Vannacci, incroceremmo le braccia e che vengano i politici in mezzo alla pubblica via a prendersi offese minacce derisione e anche oggetti e botte. Se le forze di polizia si fermassero, lo Stato salterebbe in aria, ma i vertici sono troppo legati a filo doppio con chi distribuisce loro prebende e pensioni dorate.

Che dire?, ma, soprattutto, che fare? Noi, in attesa di scegliere, diamo la nostra totale e incondizionata solidarietà sia a Roberto Vannacci del quale ci onoriamo di essere amici sia a Silvia Conti spedita senza nemmeno un briciolo di gratitudine a Pescara in esilio dorato. E senza che, provocatoriamente e ironicamente, ad Ortona ci sia una nave pronta ad accoglierla per trasportarla oltre le linee nemiche come accadde al re e allo stato maggiore che il 9 settembre lasciarono in tutta fretta Roma per fuggire dai tedeschi abbandonando il paese alla loro sete di vendetta. Ma solidarietà anche agli agenti di polizia che a Pisa hanno subito prima di partire e ristabilire un minimo di regole. I manifestanti? Visto che si lamentano, che provino ad andare a manifestare con Hamas in Palestina, o in Egitto, o in Iran e Arabia Saudita o ancora nel Qatar o in Cina, in Russia o nella Corea del Nord. Ridicoli e ridicoli i genitori, i docenti, tutti quelli che si sciacquano la bocca soltanto perché ce l'hanno sotto il naso dal quale gocciolano soltanto mediocrità, ignoranza, ideologia e strumentalizzazione.

L'unica consolazione è l'età anagrafica. La nostra. Che, ci auguriamo, non ci consentirà di assistere allo sfascio e allo sfacelo verso cui questo povero disgraziato stivale sta camminando. Senza speranza. E quando chiederanno aiuto contro la barbarie, allora i militari come il generale Vannacci, se sono intelligenti, avranno da tempo abbandonato la divisa. 

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