Il Comitato Per S.Concordio valuta positivamente l'apertura che l'assessore Raspini ha mostrato nell'incontro di stamani, impegnandosi a far valutare dai suoi tecnici, in un estremo tentativo, la possibilità di intervenire, invece che con lo "scatolare", con una "copertura". Soluzione che, oltre a non intaccare le strutture storiche del canale, potrebbe essere più economica e più veloce, ed andare quindi incontro alle istanze di chi lavora e vive nel quartiere oltre che del Comitato, la cui priorità è un rapido ripristino della pista ciclopedonale e la conservazione delle strutture murarie antiche.
Il Comitato si ritiene soddisfatto per la rassicurazione, fornita dall'assessore, che, contrariamente a quanto previsto nel progetto approvato, nel tratto di fronte la banca l'ottocentesco muro in pietra non sarà demolito, e conseguentemente non saranno abbattuti gli alberi che vi sono appoggiati. Peccato per i due alberi inutilmente già abbattuti, che con questa modifica al progetto si sarebbero salvati. L' assessore ha fatto sapere inoltre che non ha ancora chiesto alla Soprintendenza la autorizzazione alla demolizione dei muri vincolati, necessaria solo se si dovessero posare gli scatolari larghi m.2,50.
E' stato inoltre garantito che è stato avviato con i tecnici del Comune, presenti all'incontro, un programma di monitoraggio degli altri fossi coperti a S.Concordio, quali il Formica e il Benassai.
Il Comitato rimane in attesa della decisione finale circa la modalità di intervento che meglio garantisca la salvaguardia delle strutture murarie antiche, la rapidità della esecuzione e i minori costi.