"Riuscire a scontentare tutti è quasi impossibile, l'unica che ci riesce è questa amministrazione comunale: che dimostra ogni giorno di più di non avere una programmazione e di procedere a tentoni". A dichiararlo è Remo Santini, capogruppo di SìAmoLucca, a seguito delle ultime novità in materia di sosta e traffico annunciate dalla giunta Tambellini.
Un ragionamento, quello dell'esponente della lista civica, che riguarda sia il centro storico che la periferia. Mettendo in fila i dubbi di chi frequenta la città, di chi ci lavora o vi ha un'attività e ovviamente quelli dei residenti.
"Tutte categorie che da sette anni e mezzo si sentono promettere più stalli, ma il tutto viene puntualmente disatteso - sottolinea Santini -. Il quadro è di confusione totale: prima l'ex caserma Lorenzini non si poteva utilizzare più ad area di sosta per questioni di inquinamento acustico ed ora si annuncia il sì (ma da quando?), poi nuovi varchi a Porta Santa Maria e Porta S.Anna, il nuovo tratto di Ztl in via Buiamonti, il no al ritorno del sistema a sbarra nei parcheggi esterni del Carducci e del Palatucci, anzichè l'attuale sistema a parcometro - continua Santini - il diniego alla creazione di un grande parcheggio nell'ex Manifattura Tabacchi e ora anche la scomparsa, nel piano presentato, di altri spazi per la sosta in piazzale Verdi al posto del terminal bus. Insomma, un guazzabuglio in cui non si capisce più nulla". Secondo il capogruppo di SìAmoLucca è invece arrivato il momento di studiare un piano serio che metta al centro l'aumento degli stalli sia per chi arriva da fuori che per abita nel centro storico.
"C'è bisogno poi di contemperare le esigenze di tutti - spiega ancora Santini - anche attraverso un provvedimento di abbassamento delle tariffe dei parcheggi della periferia in ampi periodi dell'anno, ripristinare un collegamento tra le aree di sosta esterne e l'interno delle Mura con un servizio navetta. Investire soldi sull'accessibilità, per evitare che l'afflusso sia concentrato solo in alcuni periodi e in presenza di manifestazioni".
Santini conclude con un'ultima considerazione. "Come è emerso nel corso del consiglio comunale proposto dalle opposizioni su che Lucca vogliamo nel 2030, non potremo mai tornare ad essere una "capitale" se il nostro cuore pulsante, ovvero il centro storico, è ridotto a casa di riposo circondata da una mensa a cielo aperto, con turismo mordi e fuggi e vie e piazze del salotto buono semideserte nei mesi di bassa stagione. L'emergenza va affrontata con una cura drastica, non con interventi slegati fra loro: bisogna riportare a far aumentare anche il numero di residenti, bloccando il progressivo spopolamento degli ultimi anni".