di Antonello Rivalsa (
Stiamo scoprendo dopo 30 anni che dalla non rimpianta Prima Repubblica siamo passati a una Seconda Repubblica di incapaci e inadeguati, e leggendo l’articolo di Jacopo Iacoboni per “la Stampa” (https://www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2020/03/30/news/geraci-l-uomo-del-dossier-via-della-seta-al-governo-scarse-competenze-e-conte-non-ha-l-esperienza-per-trattare-con-putin-e-xi-jinping-1.38655982 ) mi è tornato alla mente un episodio del 1994.
Mi trovavo nella sala d’attesa di un noto cardiochirurgo e docente universitario per una visita medica ad un familiare.
Si iniziò a parlare di politica e il pensiero di molti in quegli anni e anche nella sala d’attesa può essere sintetizzato con una frase: “Basta coi vecchi politici di professione che non hanno mai lavorato in vita loro; bisogna mandare in Parlamento persone prese dalla Società Civile, che conoscono i problemi della gente, che sanno quanto costa un litro di latte o un chilo di pasta e che siano giovani per cambiare questa classe politica di mummie che sta lì da 30 anni”.
Provai a dare un suggerimento, nel 1994: “Attenzione è meglio che andiate tutti via di corsa da questo studio medico.” In coro: “Perché?”
Io: “Perché il medico ha più di 60 anni, fa questo lavoro da almeno 30, sempre lo stesso, non viene dalla Società Civile e neanche saprà quanto costa un litro di latte”.
In coro: “Ma sono due mestieri diversi!”. La piantai lì.
NO. Sono due mestieri, con percorsi diversi, per i quali dovrebbero essere obbligatorie formazione, competenza, esperienza ed una adeguata selezione prima di diventare Primario o Parlamentare; questo avviene fortunatamente per la nostra salute nella sanità, non in politica.
Un cattivo chirurgo ne può ammazzare qualcuno, un cattivo politico può far danni a milioni di persone, ed a nessuno dei due è di una qualche utilità conoscere quanto costa un litro di latte.
Le qualità di un tecnico, per quanto eccelse, da sole non sono sufficienti per governare perché il mestiere di politico è più complesso e difficile; ma la totale assenza di conoscenze, competenze e capacità dimostrate è inaccettabile.
Le attuali classi politiche di frequente diventano Parlamentari e Ministri casualmente e senza alcuna selezione; dopo essere stati eletti, come gli studenti bocciati desiderosi di recuperare l’anno scolastico perso (due o tre anni in uno), studiano per acquisire di corsa quelle conoscenze che dovevano essere invece il bagaglio delle loro qualità da 1 su 60.000!!
Conoscenze di diritto, di sanità, di ambiente, di istruzione, di lingue, di lavoro, di industria, di commercio sono ignote ai più in Parlamento; negli studi accelerati, spesso da ex studenti mediocri, devono scegliere tra il non sapere nulla di tutto o qualcosa di poco; si orientano quando dal pallottoliere viene estratto il loro incarico.
I Medici del Paese iniziano gli studi di medicina dopo essersi seduti sullo scranno e da almeno 30 anni il Paziente sta peggiorando inesorabilmente.
Sarà democratico, ma è indecente.