I test sierologici stanziati dalla Regione in maniera gratuita per quei dipendenti che lavorano al pubblico negli uffici postali non bastano a coprire tutti gli aventi diritto al momento. La Slp-Cisl territoriale di Lucca lamenta il fatto che più della metà dei postali aventi diritto è rimasto fuori dall'indagine diagnostica, senza al momento avere la possibilità di una previsione su appuntamenti futuri. I laboratori comunicano agli interessati che fino a data da definire non potranno prendere appuntamenti, e che i test gratuiti sono esauriti, riferendo la possibilità di farli a pagamento.
"Io penso - sottolinea la referente del settore per Cisl, Filomena Del Prete - che un'indagine generalizzata sui territori per testare l'incidenza dei contagi del virus, si renda necessaria per capire il rischio che si potrà correre su una possibile seconda ondata del virus nel prossimo futuro. Qualcuno si è adoperato a redigere e presentare liste di appuntamenti nel settore posta ai laboratori, non considerando il fatto che si sarebbe poi creato un blocco per gli altri lavoratori che in maniera riservata decidevano nel frattempo se sottoporsi. Faccio appello al buon senso e non al detto che dice " chi tardi arriva male alloggia".
"Come Slp-Cisl - sottolinea la segreteria, Filomena Del Prete - abbiamo fatto presente il disagio alla Regione. Un diritto previsto per una categoria di persone, specificato in un'ordinanza, deve essere riconosciuto ai legittimi destinatari che vi devono poter accedere in piena libertà senza ostacoli per poter valutare la propria condizione di esposizione a rischio covid nel prossimo periodo. Spero che la Regione Toscana si presti a monitorare l'uso di questi test garantendone l'effettiva fruibilità a chi ne ha diritto".
Slp-Cisl denuncia: "Più della metà dei lavoratori delle poste in provincia rimasti senza test"
Scritto da Redazione
Politica
29 Maggio 2020
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