Pard, in inglese, sta per socio, amico, partner ed effettivamente il sindaco di Lucca, Mario Pard(ini) appare ed è qualcosa di più di una semplice carica istituzionale. Con il suo sorriso mai falso, ma, diremmo congenito, riesce a non far arrabbiare neanche il più acerrimo degli avversari. Con questa interSvista esclusiva saluta il 2022 e accoglie a braccia aperte l'anno che verrà. Dopo dieci anni nel corso dei quali la Sinistra al potere non ci aveva mai degnato di un colloquio perché ci considerava cattivi e rompipalle, adesso siamo liberi di rompere senza alcun rischio di perdere il diritto di scrivere quello che vogliamo. Non foss'altro che per questo la musica, a palazzo dei Bradipi, è realmente cambiata. Che poi sia un democristiano naturaliter, beh, non ce ne siamo mai meravigliati vista la scuola alla quale è cresciuto.
E' l'ultimo giorno dell'anno signor sindaco. Se il 31 dicembre 2021 le avessero detto che sarebbe divenuto il primo cittadino di Lucca, lei cosa avrebbe risposto?
Avrei risposto che sarebbe stato quello che speravo, infatti solo un mese dopo - l'1 febbraio 2022 - mi sono candidato ufficialmente. Era una strada difficile, molto difficile, ma proprio per quello il risultato è stata una soddisfazione enorme.
La Sinistra piange e c'è il detto che chi piange non puppa. Eppure mi sembra che nonostante i tanti singhiozzi ideologici che produce, di ciccia ne ha davvero raccolta poca.
Nessuno nasce imparato, si dice. Come succede in tutte le cose, anche per fare opposizione serve esperienza. I membri dell'attuale minoranza non ce l'hanno, perché sono stati per dieci anni al governo e devono farsi le ossa nel loro nuovo ruolo. Quindi diamogli tempo, l'opposizione in democrazia è fondamentale per l'interesse generale.
In città, al di là della bella illuminazione natalizia, si respira un'altra aria e il capolavoro politico, un vero e proprio schiaffo con un guanto di velluto, è stata la modifica unilaterale della delibera del 21 dicembre 2018. Era ora. Noi, però, l'avremmo proprio cancellata.
Caro Grandi, a noi non interessa tirare schiaffi a nessuno. Era solo nostra intenzione riportare equilibrio attraverso un'azione pragmatica, perché pensiamo che nel 2022 (quasi 2023) sia il momento di mettere da parte l'ideologia fine a se stessa, che come ci insegna la storia serve solo a dividere e mai ad unire.
Ma lei lo sa che con questa decisione avete fatto venire i capelli bianchi in testa al povero Bianucci che non sa più dove sbattere la testa? Glielo spiega lei che qui a Lucca e in Italia non siamo in Iran né nei paesi musulmani?
Dico solo che fortunatamente siamo in un paese democratico e possiamo contare su una Costituzione fra le migliori mai scritte e che da sola contiene tutto ciò che serve alla tutela della stabilità democratica.
A proposito di Iran, avete detto e fatto pochino, in realtà niente, per spezzare una lancia a favore delle ragazzine e dei giovani che rischiano e pagano con la vita il loro anelito alla libertà.
La tutela dei diritti delle donne, e di tutti in generale, è un valore condiviso e un principio fondante. Sicuramente possiamo e dobbiamo fare di più.
Certo l'altra sera in consiglio comunale, per rallentare volutamente i lavori, avete fatto parlare anche chi era sempre stato zitto. Il Di Vito, ad esempio, sembrava un indemoniato...
Quella sulla mozione presentata dalla consigliera Del Greco è stata una discussione molto interessante e mi ha fatto piacere vedere tanti consiglieri prendere la parola su un tema importante come quello del risparmio energetico, che - piaccia o no - gioca oggettivamente un ruolo fondamentale nella costruzione del futuro di tutti. E sono soddisfatto che alla fine la mozione sia stata votata all'unanimità.
La Sinistra continua a dire che lei ha firmato più cambiali a vista con Fabio Barsanti: quando lui gliene presenta una, lei dice sempre di sì. Per noi è una stronzata, per lei?
La risposta è proprio in quello che ho detto all'ANPI qualche giorno prima del primo turno delle elezioni. L'opposizione sapeva benissimo che mi ero espresso contro certe forzature nel regolamento di assegnazione degli spazi pubblici quando eravamo in campagna elettorale, rispondendo molto chiaramente a riguardo proprio nel questionario che Anpi aveva sottoposto a tutti i candidati sindaci e poi pubblicato sui giornali. Ripeto: era il primo turno e non c'erano apparentamenti, quindi di che cambiali si parla?
Sindaco, ma che fine hanno fatto i controlli sulla proprietà e sulla piscina a Vecoli del presidente Geal Gianmarco Mancini? Dicono che se lei volesse basterebbero pochi giorni e qui, invece, è passato un mese. Cosa ci prende, per il culo anche lei?
Dicono? Sa che le voci spesso non sono attendibili di prima mano, figuriamoci di seconda o terza. La verità è che - come ho dichiarato rispondendo a un'interpellanza del consigliere Bianucci in consiglio comunale - le verifiche sono in corso e io non posso assolutamente cambiare i tempi o l'esito delle stesse. E ci mancherebbe! Sono sempre stato garantista e, quindi, farò le mie valutazioni solo al termine.
Ma lo sa che lei è l'unico politico che conosciamo che riesce a rispondere alle polemiche senza far incazzare l'avversario? E' perché è democristiano nell'anima o perché è davvero così serafico?
Credo nell'efficacia di una dialettica civile e nel valore del rispetto dell'avversario. Credo che nella dialettica, non solo politica, sia importante abbassare i toni ed alzare la qualità. Ma, ci tengo a ricordarlo, non si deve mai scambiare gentilezza - che per me fa rima con autorevolezza - con debolezza.
Questo 2022 per lei è stato un anno di grandi, grandissime rivincite. Ricorda quando, da presidente Crea, accompagnò Pera, Salvini e Ceccardi al pranzo dell'Olivo? A Sinistra chiesero e ottennero le sue dimissioni, a destra la Lega prima la appoggiò poi le fece terra bruciata. E lei, alla fine, se li è inchiappettati tutti. A cosa brinderà, quindi, stasera allo scoccar della mezzanotte?
Brinderò alla discontinuità che la nostra città si merita in termini di democrazia. Ad un cambiamento che, anche se a volte può essere visto lento, sarà continuo ed efficace.
I lucchesi hanno bisogno di cose concrete ché le cazzate su fascismo, razzismo, omofobia e lgbtqrstuvz le lasciano a chi ha tempo da dedicarci. Che cosa avete fatto in questi primi sei mesi, elenchi i risultati principali.
Il nostro è un progetto politico che si basa su visione e prospettiva, infatti si snoda in un arco temporale di dieci anni e due mandati proprio per non dover incappare nelle criticità di una politica che naviga a vista inseguendo la pancia e gli umori degli elettori. Questi primi sei mesi, quindi, sono stati impiegati principalmente per mettere a punto la macchina amministrativa in modo che possa performare nei prossimi: revisione e ottimizzazione dei progetti già avviati per non perdere i finanziamenti e ripensamento di tutta la macrostruttura comunale. Ci sono campi dove si può agire più velocemente, come la cultura e gli eventi - infatti grazie alla sinergia tra gli assessorati di competenza abbiamo creato nuove manifestazioni già di successo -, altri che richiedono più tempo, come i lavori pubblici, per cui abbiamo appena approvato un Piano Triennale senza precedenti. Vede, Grandi, circa tre mesi fa abbiamo celebrato il bicentenario del decreto di costruzione dell'Acquedotto del Nottolini; i nostri avi hanno costruito Mura, chiese, opere pubbliche e spiccato nelle arti e nel commercio. E noi che abbiamo realizzato in questi ultimi anni? È ora di ricominciare a costruire, ponendo le basi per poterlo fare ed iniziando a rigettare dottrine politiche tossiche che basandosi sull'immobilismo ritengono la costruzione di un parcheggio "un'opera faraonica" come se fosse la Piramide di Cheope e invece - appunto - è solo un parcheggio come quelli costruiti in tante altre città tipo a Firenze sotto Santa Maria Novella o sotto addirittura grandi laghi. In sostanza dobbiamo riprenderci il nostro spirito costruttivo, anche nell'arte e magari - oltre al parcheggio e al Piano Triennale - verrà fuori anche un nuovo Puccini o Nottolini. L'importante è tornare ad essere ambiziosi.
Com'è che il Barsanti Fabio quando sta in consiglio comunale parla poco anzi, spesso proprio per nulla nonostante facciano di tutto per provocarlo?
Fabio, come tutti gli altri assessori, sta facendo un ottimo lavoro. Penso che lui, come in generale tutta l'amministrazione, preferisca rispondere con i fatti piuttosto che con le parole.
Lei ha un pregio: il suo sorriso è spontaneo e contagioso. Glielo dice anche sua moglie che a casa la vede sempre meno?
Non ha bisogno di dirmelo. Mia moglie e i miei figli, che mi stanno supportando tantissimo in questo cammino, sono proprio il motivo del mio sorriso.