Anno XI 
Martedì 26 Novembre 2024
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da Redazione
Politica
21 Maggio 2020

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Dal primo giugno fino al 31 dicembre dell'anno corrente il comune di Lucca sospenderà la riscossione della tassa di soggiorno che, in precedenza, era dovuta da tutti gli esercizi turistici, come alberghi o strutture ricettive di vario genere. A deliberarlo, a seguito di una votazione che ha visto l'espressione unanime dei presenti, compattando dunque tanto i gruppi di maggioranza quanto quelli di opposizione, è stato il consiglio comunale di Lucca, riunitosi telematicamente nel corso della giornata odierna. gli adempimenti relativi ai primi cinque mesi dell'anno in corso hanno visto prorogare la propria scadenza al 15 luglio prossimo venturo.

Ad illustrare il tutto è l'assessore Raglianti: "La pratica credo che sia nota: si tratta di uno dei provvedimenti che l'amministrazione comunale ha intrapreso per fronteggiare il Covid19. Si prevede la sospensione dell'imposta di soggiorno 1 giugno 31 dicembre 2002 con una automatica nuova introduzione dal 1 gennaio 2021 a meno di ulteriori deliberazioni in tal senso. Insieme agli adempimenti sostanziali di pagamento sono sospesi gli adempimenti formali, sono prorogati gli adempimenti formali e sostanziali relativi al primo periodo dell'anno fino al 15 luglio 2020. Nel corso degli anni l'imposta ha avuto rapporti significativi, che ha raggiunto un milione e più nel 2019, è cresciuta nel corso degli anni sia per una forte crescita del turismo di Lucca, ma anche per una forte lotta all'evasione ed l sommerso che abbiamo condotto, mediante un incrocio ed uno studio dei dati presenti sul web mescolati ai dati in possesso dell'amministrazione". 

"Ci sono - ha spiegato Raglianti - città dove tale vicenda ha comportato un crollo maggiore, con amministrazioni che si sostenevano su imposte più ampie. Crediamo sia un aiuto al settore del turismo, in quanto pensiamo che vi possa essere una ripresa del turismo nella seconda parte dell'anno. Potrà verificarsi un recupero nel turismo familiari e con viaggiatori differenti rispetto a ciò a cui siamo abituati. C'è anche molta attesa per ciò che riguarda il turismo dal nord Europa: sembra che chi proverrà da lì, salterà le regioni a maggior impatto Covid nel nord dell'Italia arrivando a stabilirsi in Toscana come regione di primo arrivo. Sappiamo bene che questa misura da sola non potrà far ripartire il turismo, tuttavia si tratta di una misura che deve essere accompagnata ad una forte campagna di promozione del territorio, sostenuta anche dagli enti regionali competenti". 

Chiara Martini (Pd) ha sottolineato come: "Si tratta di un tassello importante per tentare di sostenere le attività turistiche. Questa misura significa che le strutture ricettive non saranno tenuti a chiedere la tassa di soggiorno ai propri clienti. Ringrazio l'assessore per aver contestualizzato questo piccolo passo in un progetto più ampio per rendere nuovamente forza al territorio".

"Perché si chiede la tassa per il primo semestre - ha invece domandato il consigliere Di Vito (SIAmo Lucca) - se il lockdown è cominciato dal 10 di marzo al 1 di giugno? Se ci sono state delle persone che hanno dovuto soggiornare qui per lavoro, perché sono stati obbligati a pagare un'imposta che si rivolge in particolar modo a chi entra nella città per motivazioni turistiche?".

L'assessore Raglianti ha così risposto: "La sospensione ha effetto dal 1 giugno. Se in quel periodo ci fosse una persona che ha soggiornato, ha pagato la tassa di soggiorno, visto che gli alberghi sono attività dotate di codici Ateco che mai, nonostante non abbiano lavorato, sono stati chiusi, è in possesso di denaro pubblico che deve essere versato entro il 15 luglio".

"Non sono molto soddisfatto - ha risposto Di Vito - poiché chi ha soggiornato sul nostro territorio lo ha fatto per lavoro, non per turismo. La tassa è più che altro legata al turista, non al lavoratore. Invito inoltre l'assessore a rendere noto l'ammontare al periodo di lockdown".

Maria Teresa Leone (Lucca Civica) ha fatto compiere un passo in avanti alla discussione, ampliando la panoramica del dibattito e passando a trattare non più e non solo l'importanza dell'abrogazione della tassa di soggiorno ma, piuttosto, la possibilità che la città di Lucca ha davanti: quella di ripensare completamente il proprio piano attrattivo in ambito turistico: "Volevo aggiungere - ha argomentato Leone - che certamente bisogna prendere le precauzioni necessarie, ma vorrei sottolineare anche l'importanza di rivedere l'impostazione del turismo sul nostro territorio: noi dovremmo renderci conto del patrimonio culturale e storico che abbiamo nei territorio della nostra città e a noi circostanti. Dico questo perché dovremmo parlare di turismo di apprendimento e non di turismo di prossimità: il turismo di prossimità è la volontà di far conoscere a chi ci sta vicino i nostri territori; noi possiamo fare di più, possiamo far capire, a chi passa dalla nostra terra, quanti patrimoni artistici di inestimabile valore possono essere reperiti nei pressi del territorio cittadino. Abbiamo tutto quello che richiede una promozione di questo tipo". 

Il dibattito si è ampliato con le considerazioni del consigliere Marco Martinelli (Forza Italia): "Le parole della consigliere Leone - ha sottolineato il consigliere -sono sicuramente condivisibili. Mi aspettavo però, visto che lei fa parte di una maggioranza, portasse qualcosa di più concreto rispetto ad alcune delibere ed una strategia che, ad oggi, è deficitaria. Se si pensa di attrarre turismo solamente con queste misure credo si possa andare poco lontano, per quanto ritengo la misura essere positiva e per questo voterò a favore. Credo manchi una strategia riparatoria che possa andare a sopperire alla cancellazione di eventi importanti, come il Summer Festival, creando un contraccolpo economico per tutte quelle attività che con il Summer Festival avevano programmato possibili entrate. Invece, oltre alla cancellazione del Summer, cosa molto prevedibile, ci si aspettava che un'amministrazione comunale seria portasse oggi delle azioni già riparatorie per questo tracollo che subirà il turismo, visto che gran parte del flusso turismo generato sul nostro territorio deriva dalle intuizioni avute dalle giunte di centrodestra che fecero nascere il Summer ed il Lucca Comics, eventi che quest'anno non avranno luogo e che, per il momento, non hanno alcun tipo di sostituzione. Un passo concreto potrebbe essere quello di chiedere, attraverso ad Anci, al Governo una nuova finalizzazione dell'imposta di soggiorno".

"L'assessore Raglianti - ha poi argomentato il consigliere Remo Santini (SIAmo Lucca) - ha chiesto di non prendersi in polemiche sostenendo che questo provvedimento è considerarsi minimale: al di là del mio voto favorevole, visto che ritengo giusta la sospensione di tale imposta, credo che a dover cambiare sia il modo attraverso cui si pensa alla promozione del territorio. Io non sarei così ottimista sulla capacità del comune di promuovere la città. In questi anni il comune si è fregiato dei numeri che aumentavano, senza rendersi conto di aspetti deleteri che hanno portato il nostro turismo a trasformare il centro storico in un momento di turismo più che mordi e fuggi. Dobbiamo utilizzare questo momento per ripensare al modello di città che vogliamo. Vorremmo che fosse studiata una promozione che possa portare Lucca a ritagliarsi un ruolo originale nella proposta che la stessa Lucca potrà fare di qui in avanti: possiamo ambire a riconoscimenti quali capitale italiana della cultura o patrimonio Unesco. Certo che dobbiamo difendere le nostre particolarità, ma dobbiamo anche trovare il modo per farsi conoscere, per aprirsi all'esterno".

Il consigliere Barsanti (Casapound) ha detto di essere "d'accordo con la visione della consigliere Leone e sulla volontà di includere il territorio in relazioni con comuni limitrofi, cosa che potrebbe far nascere una buona sinergia in ambito turistico. Questa visione tuttavia doveva e poteva essere fatta anche prima. Non so quanto questa delibera potrà funzionare da incentivo per la realizzazione di un turismo massivo sul nostro territorio. Un turista che rimane per molto tempo in città può essere incentivato dall'avere una offerta turistica più ampia. Invito quindi la giunta di mettersi attorno ad un tavolo e lavorare in maniera serrata per rivedere drasticamente la proposta turistica che riguarda la città di Lucca". 

La consigliere Leone è poi nuovamente intervenuta: "Si parla - ha detto - di ripartenza, ricostruzione, cambiamento: certo che siamo stati messi di fronte a situazioni impensabili, a cui non sapevamo come andare in contro. Proprio perché sento queste parole implico in questa modalità un cambiamento. Quando io dicevo che in aprile Toscana promozione turistica ha dettato delle linee guida è stata una maniera per dare degli incentivi ai comuni. Le ripartenze non si possono fare da soli, e dalla ripartenza non possono essere tenuti fuori guide turistiche ed operatori di settore. E' chiaro che di fronte alla ripartenza dobbiamo andare cauti, con tuttavia la volontà di rimodulare la proposta turistica ad ampio respiro. Certamente non sarà facile, ma possiamo farlo. Auspico un elenco di proposte concrete che già partano da queste premesse".

Bonturi (Pd) ha invece sottolineato come: "Il dibattito mi ha stimolato a prendere la parola. Trovo alcune affermazioni condivisibili, altre sostanzialmente riduttive. Sulla pratica in oggetto mi sento di rilevare come l'abrogazione momentanea della tassa di soggiorno sia doverosa, e mi preme sottolineare come si conferma il fatto che Lucca, in alcune fattispecie, è riuscita ad anticipare anche ciò che è stato deciso a livello nazionale. Certo che è necessario concentrare gli sforzi per ripensare il turismo e garantire la ripartenza. Bisogna anche considerare che il calendario degli eventi non sarà più lo stesso: il lavoro fatto prima del covid era stato eseguito seguendo il tentativo di garantire che vi fossero eventi non ciclicamente stagionali. Inoltre va sottolineato come Lucca sia, nell'ultimo periodo, stata riscoperta da un punto di vista del turismo. Oggi i flussi turistici ti fanno stare nelle grandi capitali europee per tre o quattro giorni alla settimana, dove il turismo è sempre più, giocoforza, mordi e fuggi. E non è il titolo di capitale italiana della cultura che assicura di per se un afflusso turistico degno di questo nome, ma la capacità della città di offrire un'offerta adeguata alle esigenze di chi giunge da fuori".

La risoluzione relativa allo stop della tassa di soggiorno è stata approvata dall'assemblea all'unanimità. 

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