E pensare che c'è ancora qualcuno che non crede alla eventualità che Giorgio Del Ghingaro, attuale sindaco di Viareggio e principale candidato a guidare Palazzo dei Bradipi a Lucca per i prossimi cinque anni, stia seriamente pensando a scendere in campo.
Non è bastato apprendere, come abbiamo ripetutamente scritto, che King George sta cercando una sede elettorale sperando, ovviamente e comprensibilmente, in un rinvio delle elezioni a settembre. Non è stato sufficiente il fatto di aver annunciato, urbi et orbi, che siamo nientepopodimeno che all'80 per cento di probabilità che l'ex sindaco di Capannori sbarchi a queste latitudini. Eccovi, allora, signori increduli e mai capaci di voler vedere in faccia la realtà, un ennesimo indizio e, nel raccontarlo, sfidiamo chiunque a smentirci anche perché, nostro malgrado, siamo stati la causa, sia pure indiretta, di un cambio di programma all'ultimo momento e, sicuramente, qualcuno a cui era già stata fatta la prenotazione non deve essere rimasto particolarmente contento e di questo, conoscendo la persona, il locale ed essendo profondamente estimatori di entrambi, ce ne scusiamo.
In realtà tutto era iniziato quando siamo stati informati che la sera, in un noto ristorante del centro storico, si sarebbe tenuta una cena a cui avrebbero preso parte, parafrasando un celebre film, tutti gli uomini di Giorgio Del Ghingaro: Marco Remaschi di Azione, Alberto Baccini di Italia Viva, Mario Pardini di Lucca 2032 e, appunto, lui, King George attuale sindaco di Viareggio, ma da oltre i tre quarti della città di Lucca auspicato come primo cittadino di questa valle di lacrime.
Ricevuta l'indiscrezione, abbiamo iniziato a verificarla chiamando i diretti interessati proprio quando, secondo l'orario, avrebbero dovuto essere seduti a tavola nel locale di cui sopra. Ebbene, tutti gli interpellati hanno negato, a cominciare, proprio, da lui, il più furbo, il più scaltro, il più sveglio - perché non dirlo? - che, a precisa domanda, ha risposto, serafico, 'Guarda che ti posso garantire che io non sono a cena in nessun ristorante, ma a casa di amici'. Questa risposta ci ha spiazzato e non solo la sua, dal momento che anche i gestori del ristorante hanno confermato che non c'era alcun tavolo allestito per l'occasione. Adesso che sappiamo come è andata, chiediamo scusa perché di questi tempi, un tavolo con sei persone o anche di più, si annulla a malincuore.
Era accaduto, infatti, che appena i commensali avevano saputo del nostro interessamento e che saremmo andati a vedere di persona, hanno pensato bene di cambiare programma e Mario Pardini si è offerto di accogliere tutti per una cena improvvisata nella sua casa di Monte San Quirico. Di fronte all'annuncio che al ristorante era impossibile andare per colpa di quel rompicoglioni della Gazzetta, Pardini ha proposto la sua location e, più tardi, ad una tavola imbandita dalla gentile consorte, splendida padrona di casa nell'occasione, si sono seduti Giorgio Del Ghingaro, Marco Remaschi, Alberto Baccini, Mario Pardini e il braccio destro e anche sinistro di Giorgione ossia Valter Alberici.
Noi non sappiamo di cosa hanno parlato gli ospiti del convivio, ma di sicuro non devono aver affrontato tematiche legate ai massimi sistemi, ma molto più concrete. Non ci interessa nemmeno sapere quali visto che possiamo benissimo immaginarle. Lasciamo, però, al lettore la facoltà di provare a indovinare.
Certo, non è detto che Giorgio Del Ghingaro si presenti candidato a sindaco di Lucca, ma secondo voi quello che sta avvenendo compreso il suicidio del centrodestra, non lascia intuire che ci sta pensando seriamente?