Politica
Sopralluogo del vice sindaco Barsanti al cantiere PNRR della palestra di San Lorenzo a Vaccoli
Proseguono a ritmo sostenuto gli interventi di adeguamento e ricostruzione della palestra di San Lorenzo a Vaccoli "Complesso sportivo Giovanni Mei" al centro questa mattina di un sopralluogo del…
Difesa elastica o ad oltranza?
La discussione politica è attività in cui due o più persone/gruppi, con diversi – talora distantissimi – punti di vista, s’incontrano con…
Nuova piazza di Spianate, aggiudicati i lavori
Nuova piazza San Michele di Spianate: aggiudicati i lavori. A breve partirà il cantiere, con l'obiettivo, da parte dell'amministrazione D'Ambrosio, di dare quanto prima alla frazione più…
E mo' sono dazi tua...
Il mercato americano resta di gran lunga il primo mercato del mondo, il più ambito: 341 milioni di abitanti con un PIL di $ 24 mila miliardi/anno,…
L'era del Dragone
"La storia insegna, ma non ha scolari". Così scriveva un grande intellettuale come Antonio Gramsci, comunista, che scontò il carcere duro fascista per le sue idee, ma che…
il ministro Alessandra Locatelli a Lucca accolta dal sindaco Pardini e dagli assessori Bartolomei e Testaferrata
Il ministro per le disabilità Alessandra Locatelli è stata accolta oggi dalle massime autorità cittadine davanti all'ingresso di Palazzo Orsetti. Il ministro è stato poi ricevuto dal sindaco Mario Pardini e dagli assessori…
Gestione delle risorse idriche: l'intervento del presidente della Provincia di Lucca Marcello Pierucci
"Ho seguito e seguo con attenzione il dibattito in corso nel nostro territorio sul futuro del servizio idrico in Lucchesia ivi compresi, naturalmente, gli sviluppi degli ultimi…
Aggressioni in piazza Napoleone, il movimento giovanile di Forza Italia: “Condanna totale, i colpevoli si costituiscano”
“Inaccettabile quanto accaduto ieri sera in piazza Napoleone, ai danni di due ragazzi che tranquillamente passavano una serata nel centro storico di Lucca”: così esordisce il movimento giovanile di Forza Italia Lucca e Toscana, che esprime solidarietà alle vittime e condanna questi atti di violenza e pestaggio
Alfarano (Pd): "L'ennesimo tranquillo sabato sera di paura nel centro storico"
L'ennesimo tranquillo sabato sera di paura nel centro storico di Lucca con risse ed episodi vandalici non può che testimoniare, ancora una volta se ce ne fosse bisogno,…
Cava Batano-Sassina, presidio della sinistra a Balbano: "Chiediamo più controlli, meno mezzi pesanti e più manutenzione delle strade"
"Più controlli ambientali sul materiale depositato e informazione, meno mezzi pesanti e più manutenzione delle strade. Perché se è vero che la concessione…
No all'aumento dell'addizionale Irpef previsto dalla Regione Toscana. Forza Italia è scesa in piazza
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 500
No all'aumento dell'addizionale Irpef previsto dalla Regione Toscana. Forza Italia è scesa in piazza a Lucca con un gazebo per la raccolta firme, a cui hanno preso parte i vertici del partito guidati dall'onorevole Deborah Bergamini. No dunque a quella che si preannuncia come una vera e propria stangata per le famiglie.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 288
Dopo la debacle parlamentare di Emmanuel Macron, ecco arrivare quella del primo ministro tedesco Olaf Scholz (socialdemocratico), sfiduciato dal Bundestag, dopo la cacciata del ministro delle finanze Christian Wolfgang Lindner. Berlino, alla pari di Parigi, ha visto così liquefarsi la maggioranza di governo, in questo caso composta da socialdemocratici, verdi e liberali. Maggioranza che, tra l'altro, era già uscita malconcia dalle ultime elezioni regionali in due importanti lander. A vincere, anzi a stravincere, in quel caso, è stata l'ultradestra di Afd (Alternative für Deutschland) capitanata da Björn Höcke. Una destra che sicuramente si confermerà anche alle prossime politiche che, stante l'attuale stato di crisi, si celebreranno molto prima della fine di febbraio. Verosimilmente, all’esito della nuova tornata elettorale, si potrebbe determinare anche in Germania la medesima ingovernabilità che sta caratterizzando il parlamento di Parigi, con un destra molto più forte ed i tradizionali partiti di governo privi dei numeri per governare. Un analogo destino che non solo unisce Francia e Germania ma anzi segna la fine di un'era politica che per anni ha costituito l'asse portante dell'azione di governo dell'Unione europea, privata, ora, di punto in bianco, di quell'asse franco-tedesco che ne ha determinato storicamente la spina dorsale. Chi riempirà questo vuoto, ora che la grandeur francese annaspa e la potenza produttiva e la stabilità economica tedesca traballa? Chi tra gli Stati fondatori della Ue potrebbe sostituire quell'antico patto che, nel bene e nel male, ha determinato il governo europeo? Forse potrebbe essere giunto il momento dell'Italia di spostare la sfera decisionale verso il Mediterraneo ossia verso le necessità di paesi come Spagna, Portogallo, Grecia ed il blocco dell’est emergenti (Polonia, Romania, Coazia, Slovenia) ai quali potrebbero aggiungersi i paesi scandinavi. Ma per quanto ghiotta sia l'opportunità mancano ancora le condizioni politiche e programmatiche per il cambio di "regime" nella governance. A mancare è, innanzitutto, l'idea di proseguire a passo spedito ed unidirezionale verso un'effettiva unione continentale con un esercito europeo, una stessa politica estera, maggiori poteri alle istituzioni, parlamento e commissione europea trasformata realmente in un vero gabinetto di governo. Non sono pochi, tra i 27 paesi aderenti, quelli che concepiscono la Ue come un espediente per la difesa militare dei propri paesi o, ancora, a concepire la BCE come una sorta di sportello da cui prelevare fondi per realizzare scopo nazionali. A cominciare dall'ungherese Victor Orban per finire all'ex premier polacco Mateusz Morawiecki candidato a capo dei conservatori e riformisti europei (Ecr) che ha già annunciato di essere pronto a chiedere più potere ai singoli Paesi. Ci lamentiamo spesso del carattere levantino ed opportunistico degli Italiani ma tra i Paesi dell'Europa orientale ci hanno superati abbondantemente!! Per farla breve: fino a quando dalla Banca Centrale Europea (e dalla decisioni prese in sede politica comunitaria) verranno investimenti per rinnovare allora sarà tutto un fiorire di Europeisti. Ancora di più nei paesi ex comunisti ove le infrastrutture essenziali sono rimaste al livello della preistoria e quindi inevitabilmente soggette a forme di radicale restyling, oppure a programmi agricoli e produttivi vantaggiosi con la politica delle quote prestabilite e pagate da Bruxelles. Nel momento in cui c'è invece da digrignare i denti e unirsi davvero per contare di più, molti si ritrovano ad indossare i panni del re travicelli mancando di visione e coraggio!! Il sovranismo come il nazionalismo, può essere considerato il rifugio ultimo di ogni briccone: un motivo universale per inneggiare alla sovranità del popolo e della patria. Roba a buon mercato che si piazza ancora facilmente in taluni ambiti ove la democrazia parlamentare effettiva è arrivata da poco ed è piena di retori ed imbonitori. Insomma il sovranismo, che è una variabile del nazionalismo, meglio ancora dello sciovinismo francese, è perorato da molte forze politiche, sia di governo che di opposizione, uscite peraltro rafforzate dalle ultime consultazioni elettorali. Queste condizionano parte dell’opinione pubblica lasciando intendere che l'Unione Europea sia una specie di usurpatore di prerogative sottratte ai popoli. La debolezza di un asse portante e decisionista come quello franco-tedesco, l'uscita (Brexit) dell'Inghilterra dall'Unione, hanno fiaccato le energie unitarie. Se avessimo opposizioni meno pregiudiziali e soprattutto sprovviste di costumanze astiosamente provinciali, il governo italiano potrebbe recitare senz'altro un ruolo di collante. In fondo la Ue partì col trattato di Roma. Perché non tornarvi per chiudere un ciclo?