Politica
Nasce a Lucca il circolo di Gioventù Nazionale: un nuovo punto di riferimento per i giovani patrioti
Lucca accoglie una nuova realtà giovanile impegnata nella politica e nella costruzione di un futuro migliore per la città: è ufficialmente nato il circolo di Gioventù Nazionale di…
14 mesi sono passati e tutto tace, ma lo sceriffo dov'è andato?
Che la Lucchese abbia bisogno di attenzioni lo sappiamo tutti e questa amministrazione gliene ha concesse così tante come nessun'altra alle precedenti gestioni: dalle torri faro alle videocamere…
Nessuno tocchi Ca... melia: Roberto Vannacci insorge per le parole contro la moglie
Non è la prima volta che i mass media si occupano della consorte del generale Roberto Vannacci, Camelia MIhailescu, rumena, mamma delle sue due figlie, Soprattutto, perché non…
Rete dei Patrioti, striscione di sostegno a Elon Musk
"Elon Musk ha ragione, toghe rosse andatevene!". Questo è il testo di uno striscione esposto dai militanti della Rete dei Patrioti, di fronte ai tribunali di Firenze, Prato, Lucca e Pistoia
L’autonomia differenziata... la Consulta l’azzoppa
I ricorsi riguardanti profili di incostituzionalità alla legge sulla cosiddetta Autonomia Differenziata, proposti da alcune regioni (soprattutto del Sud Italia), sono stati accolti solo in parte dalla Corte Costituzionale
Il gatto mammone… il suo ruggito
Nel momento in cui vede rotolare a valle il masso che, con sacrificio e sudore, ha portato fin sulla sommità della vetta, Sisifo diventa consapevole dell'inutilità dello sforzo appena compiuto
Parlamento Europeo di Bruxelles: viaggio col generale Roberto Vannacci nel cuore della politica del vecchio continente
Bruxelles, capitale del Belgio e sede istituzionale dell'Unione Europea, accogliendo ogni anno, oltre a parlamentari e funzionari a vari livelli, migliaia di visitatori desiderosi come noi di esplorare il Parlamento Europeo per scoprire dinamiche spesso sconosciute e avere una migliore visione del lavoro che viene svolto al suo interno
“Svelato il teatrino sull’antenna di via Pattana”: il Pd sul ricorso da 11 mila euro
"Il dibattito in consiglio comunale di lunedì ha portato finalmente alla luce il teatrino perpetrato dal sindaco e dalla giunta sull'antenna di via…
“Con le regionali di Emilia e Umbria si è intrapresa la strada giusta”: Andreuccetti (Pd) riflette sulle elezioni e plaude al campo largo
“Il centrosinistra vince in due importanti regioni, e in entrambi i casi ci sono segnali nazionali e locali da cogliere: per vincere il centrosinistra ha bisogno…
“Da parte della maggioranza un atteggiamento doppiopesista”: la minoranza abbandona l’aula consiliare al momento della votazione della mozione su Matteo Salvini
Mozioni, mozioni, mozioni: questo il focus principale del consiglio comunale di Lucca del 18 novembre, che non è stato però povero di alcuni picchi in positivo, come l’approvazione all’unanimità della mozione per l’istituzione del garante per la tutela dei diritti degli animali, ma anche in negativo, con l’abbandono dell’aula da parte dell’opposizione al momento della votazione della mozione “Difendere i confini dello stato è un atto legittimo”
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Il Comitato 10 Febbraio di Lucca esprime piena soddisfazione per l'inaugurazione del parco pubblico intitolato a Norma Cossetto nel quartiere di San Marco a Lucca. "Quella di oggi – dice il Comitato 10 Febbraio di Lucca – è stata una bellissima giornata che ha coronato un percorso in cui il Comune di Lucca, durante quest'anno, ha inteso sensibilizzare e ricordare Norma Cossetto, la giovane studentessa istriana di 23 anni, seviziata ed uccisa dai partigiani comunisti filo jugoslavi, insignita nel 2005 della Medaglia d'Oro al Merito Civile e divenuta simbolo di tutti i Martiri delle Foibe." Presente alla cerimonia anche Francesca Carpenetti del Direttivo Nazionale del Comitato 10 Febbraio e figlia di seconda generazione di esuli istriani. "Una cerimonia toccante e partecipata - dichiara Carpenetti - in questa bellissima città che ha dimostrato tutto il suo attaccamento a Norma Cossetto. Eccellente la scelta di un grande parco giochi pubblico incastonato fra le scuole, che Norma Cossetto amava tanto, coltivando il sogno di fare un giorno l'insegnante. E caso ha voluto che il parco sia proprio nel quartiere cittadino di San Marco, il santo indissolubilmente legato a Venezia, i cui leoni alati costellano le pietre delle città e dei borghi d'Istria e Dalmazia, segnando il millenario legame fra l'Italia e le terre dell'Adriatico Orientale." "La strada da percorrere – conclude il Comitato 10 Febbraio di Lucca – è ancora molta, ma con amministrazioni come quella di Lucca e con la sinergia fra le varie associazioni culturali e degli esuli, possiamo fare tanto per ravvivare ancor di più il ricordo, attraverso la storia, la cultura e la memoria."
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La stampa impegna tempo e concede spazio alla vicenda del docente Christian Raimo, trombato alle ultime europee alle quali l’aveva candidato AVS (che in genere se non sei stato condannato o condannabile non ti prende in considerazione), sospeso per 3 mesi – con stipendio ridotto – per aver rivolto epiteti non proprio urbani a Presidente del Consiglio e Ministro della Pubblica Istruzione. Era già stato richiamato all’ordine due volte, ma non se ne era dato per inteso. È partita immediatamente la catena di Sant’Antonio dei benpensanti, a destra e a sinistra, per dire che magari era meglio un bel dibattito politico con lui, che non è giusto sospendere un docente decurtandogli il salario, che in definitiva quel che ha detto lo ha pronunciato non in aula con gli studenti, ma nella sua attività di giornalista e di aspirante – invano – politico.
Non m’impegolo in disquisizioni per stabilire se sia giusto o meno sospendere Raimo. Tanto in base alla matrice politica del lettore, ciascuno resta della sua idea. E allora esamino il problema in altro modo.
La sospensione dal servizio, fino al licenziamento, è provvedimento disciplinare della pubblica amministrazione. Compete alle autorità gerarchicamente sovraordinate all’accusato. Si applica nel mondo del pubblico impiego.
Per un militare – ad esempio – vi sono la perdita del grado per rimozione, equivalente al licenziamento, e la sospensione per un numero variabile di mesi, con mezzo stipendio.
Il superiore applica la sanzione dopo aver esaminato il comportamento tenuto dall’interessato, e applica la normativa, in questo caso il Codice Etico approvato nel 1922 per il personale della Pubblica Istruzione. L’interessato può ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale, proporre Ricorso Gerarchico o Ricorso Straordinario al Capo dello Stato. La politica può discettare, ma non sostituirsi al legittimato esercente la potestà disciplinare. Questo può essere colpito se si rileva che ha esercitato il potere sanzionatorio con dolosa e malevola ingiustizia.
Ricordiamo che il generale Vannacci è stato sospeso per 11 mesi, con salario decurtato come accade al Raimo. Nessuno ha avuto l’idea di criticare il provvedimento del Ministro della Difesa, ed è pacifico che sia il TAR a decidere se la sanzione fosse o meno giusta. E in 2° grado il Consiglio di Stato.
Con precedenti governi con componente M5S e comunque senza la destra, due insegnanti son stati licenziati. Nessuno a sinistra pare abbia avuto alcunché da ridire.
Per cui a Raimo non è stato fatto alcunché di “ingiusto”, ove per tale si può intendere solo ciò che è contra legem. Gli è stato applicato un provvedimento disciplinare previsto dalla normativa. Dire che certe espressioni le abbia usate fuori dell’aula ove istruisce (?) i discenti affidatigli conta nulla. Anche Vannacci il libro non l’ha scritto mentre era in caserma – salvo prova contraria – ma l’autorità competente ha ritenuto di doverlo punire. Anche l’insegnante che inveiva contro le Forze di Polizia non stava in aula, ed ha perso il posto di lavoro.
Conclusione: Raimo si paghi come previsto l’avvocato – a meno che non glielo paghi il partito a lui più vicino – per il ricorso al TAR o a ciò che riterrà meglio per lui. E aspetti i tempi previsti per il giudizio, che dirà se la sanzione disciplinare sia stata congrua o meno.
E tutti coloro che si affannano a esprimere la propria opinione grondante buonismo – chiaramente a senso unico – riflettano sul fatto che, al solito, avrebbero dato di sé migliore immagine ove avessero mostrato preoccupazione anche per il generale che, per 11 mesi, non avrebbe percepito il salario di competenza, e per l’irritatissima insegnante licenziata. Va bene, Raimo non è autore di libri di successo, non può sostituire i mancati introiti stipendiali d’insegnante coi diritti d’autore, ma ci dobbiamo far carico di tutti i problemi dell’umanità?
Magari, dopo questa toccatina disciplinare, imparerà a esercitare maggiore cautela in “pensieri, parole, opere e omissioni”.
Al solito, non ritengo pertinente star a giudicare se ciò che i tre hanno detto o scritto sia corretto: non mi compete. Ma che di fronte a fatti uguali si reagisca in modo difforme non posso non annotarlo, com’ennesima dimostrazione di un mondo che stabilisce aprioristicamente cosa sia o meno giusto attraverso il puro arbitrio, naturalmente al caviale.