Politica
Fosse che fosse la volta buona?
Aduso a sentir parlare d’inclusione senza se e senza ma, d’accoglienza “a prescindere”, di aperto sostegno a ogni iniziativa volta a alterare…
Angeli (Forza Italia): "Uno sportello anti-violenza in ogni comune"
Lo sottolinea Ave Angeli, responsabile del dipartimento Pari Opportunità della provincia di Lucca per Forza Italia
Violenza economica sulle donne, Forza Italia ha incontrato gli studenti delle superiori
Grande partecipazione al convegno "Violenza economica, come contrastarla" organizzato da Forza Italia Lucca e Azzurro Donna nella sala del Museo della Zecca sulle Mura urbane. In occasione di…
Petizione per lo Stop Gender nelle scuole: la profezia di Vannacci diventa realtà. Avanti tutta
Un vino pregiato, senza il calice, si disperde sulla sabbia, sprecato. Questo è ciò che stanno facendo ai giovani italiani: un potenziale straordinario dilapidato perché si nega l'importanza di confini, certezze e strutture che danno significato alla vita
Lezioni di storia da Ilaria Cucchi all'Arma dei carabinieri: cos'è uno scherzo?
Forse qualcuno ha letto il comunicato del 21 novembre scorso dell’on. Ilaria Cucchi sulla celebrazione della
Realtà virtuale: il Pd ha escluso il comune di Viareggio dal consorzio di bonifica. Se non viene da vomitare, poco ci manca
La comitiva Pd ha escluso Viareggio anche dal Consorzio di Bonifica. Prima lo ha eliminato dal consiglio di amministrazione di Retiambiente, poi dal direttivo dell’Ambito (Ato rifiuti), da…
Roberto Vannacci, cronaca di una giornata particolare: a Marina di Grosseto la parte migliore dello Stivale che non ti aspetti
Una presentazione, quella di Marina di Grosseto che aiuta a fare chiarezza, qualora ve ne sia ancora bisogno, su quello che sarà il futuro ruolo del movimento “Il mondo al contrario” che sta nascendo e che vede un esercito, è proprio il caso di dirlo, di persone che si identificano nelle idee del generale
C'era Ferruccio Pera a Marina di Grosseto con Roberto Vannacci e il suo movimento politico: "E' valsa la pena esserci stati"
Sveglia alle 6 dopo quattro ore di sonno. Insieme al freddo arrivano i primi dubbi "ne varrà la pena?". Abluzioni fatte, mi trovo all'appuntamento con altri due compagni…
Giornata contro la violenza sulle donne, Zucconi (FdI): “Una piaga sociale da fermare quanto prima"
Lo afferma Riccardo Zucconi, deputato di Fratelli d'Italia e segretario di presidenza alla Camera dei Deputati alle porte del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne
Cisl Scuola Toscana Nord: "Oggi sono qui", lettera da una donna che non c'è più
E' una lettera di una persona che non c'è più, che racconta la sua storia intercettando gli stati d'animo di ognuno di noi. Tocca le corde più delicate e fa emergere in tutta la sua drammaticità l'allarme in atto sulla violenza di genere
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Il capogruppo dell'opposizione Remo Santini che della lucchesità ha fatto una bandiera, si schiera a difesa della città di Lucca in merito alla vicenda degli arredi portati via dalla ex profumeria Ristori:
Caro direttore Grandi,
lo smantellamento degli arredi originali dell'ex profumeria Ristori in Fillungo è vicenda che merita una riflessione. E purtroppo una parola che merita di essere detta tre volte consecutivamente: vergogna, vergogna, vergogna!
Mentre abbiamo appreso come siano comunque stati messi in sicurezza dagli ex gestori del locale (che hanno deciso di bloccare l'attività dopo non aver retto alla crisi legata al Covid) è tuttavia inaccettabile che gli arredi non siano più dove sono stati per un secolo, e dove a mio avviso dovranno tornare quanto prima. La cosa clamorosa che abbiamo scoperto a seguito della polemica giustamente scoppiata dopo quanto avvenuto, è che potevano essere asportati come poi è stato fatto, perché su quegli arredi si scopre che non c'erano vincoli.
Il Palazzo dei Bradipi come lo definisce lei (ovvero il Comune) il vincolo l'ha posto sulla vetrina e sull'insegna, ma non sugli interni. Sicuramente daranno la colpa a quelli del passato, ma loro è bene ricordarlo ci sono ahinoi da otto lunghi anni. Eppure questa giunta che governa (o forse sarebbe meglio dire malgoverna) la nostra città, spesso decanta di come Lucca sia bella e tutelata, nascondendo invece quello che è sotto gli occhi di tutti: la sciatteria.
Il disinteresse sistematico verso la necessità di tutelare la tradizione, le bugie. Tanto che l'appellativo migliore è sicuramente quello di amministrazione Pinocchio. Ma il caso degli arredi asportati dall'ex profumeria Ristori è ancora peggiore, se possibile, di questo appellativo: ci rendiamo infatti conto che per asportare le antichità dall'interno del fondo commerciale si è impiegato giorni, con tanto di mezzi parcheggiati in Fillungo, e che nessuno del Comune si è reso conto di nulla? Né un assessore né i vigili urbani? E questo, sia che l'intervento fosse stato preannunciato sia che non lo sia stato. Come è possibile che un Comune attento, non sappia che cosa accade nella strada principale del centro storico?
Solo per questo, ci fosse un po' di buonsenso, qualcuno dovrebbe chiedere scusa. Pero' non è finita qui. C'è un solo motivo valido per cui dalla bocca del sindaco Tambellini non è uscita ancora una parola su questa vicenda? Pazzesco. Concordo con lei, direttore Grandi, sul fatto che si sta uccidendo la memoria non soltanto di questa città, ma di tutto un intero tessuto sociale ed economico, mentre la giunta sta a guardare. Mi appello quindi all'unica istituzione di cui al momento ci si può fidare, ovvero la Soprintendenza, affinché faccia in modo che si restituisca alla città una parte importante della sua storia.
Se si andrà avanti di questo passo, nel 2022 (quando si tornerà a votare per eleggere il nuovo sindaco e la nuova amministrazione) mi permetto di suggerire al centrosinistra locale il nome di una lista a sostegno di chi vorrà la continuità con questo esecutivo: DISTRUGGERE LUCCA. Sperando che nel frattempo non ci siano già riusciti.
Nella foto: ecco com'era oggi la facciata dell'ex profumeria Ristori
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Il consigliere del comune di Lucca Marco Martinelli (centrodestra), primo firmatario della richiesta di convocazione del consiglio comunale che si è svolto oggi (9 giugno), ha aperto la seduta illustrando le tematiche all'ordine del giorno: "Mi sono attivato - ha dichiarato Martinelli - al fine di richiedere la convocazione del consiglio comunale di oggi che ha come tema di discussione l'area della ex Caserma Lorenzini affinché questa assemblea e quindi la città di Lucca sia informata sia sulla questione relativa all'inquinamento della falda acquifera sia per quanto riguarda il futuro dell'area del complesso dismesso".
"Purtroppo - ha proseguito il capogruppo di centrodestra - anche questa situazione relativa all'inquinamento della falda acquifera è venuta alla luce solo nei mesi scorsi a seguito di un'inchiesta giornalistica quando invece il Comune di Lucca era venuto a conoscenza della questione già dall'anno 2015".
"L'amministrazione Tambellini - ha attaccato Martinelli - è rimasta in questi cinque anni colpevolmente in silenzio e non ha mai informato della questione né il consiglio comunale né la città. Ecco allora che il palazzo di vetro ancora una volta rimane tale solo nelle parole del sindaco visto che poi nella realtà avviene costantemente il contrario ed oggi ne abbiamo l'ennesima dimostrazione".
"Il procedimento di bonifica - ha ricordato Martinelli - è stato infatti attivato nel 2015 quando durante i lavori di ristrutturazione edilizia su segnalazione dell'allora direttore dei lavori sono state individuate, nella corte interna 2 cisterne interrate e dismesse, utilizzate precedentemente come stoccaggio di idrocarburi (gasolio e olio pesante). Eseguite le opere di rimozione delle due cisterne sono state successivamente condotte le indagini preliminari ambientali rilevando solo per la matrice suolo la presenza di idrocarburi pesanti in concentrazione superiore al limite normativo per la destinazione d'uso tipo "verde/residenziale". Predisposto il Piano di Caratterizzazione, il Comune ha informato la Regione che non intendeva provvedere alla bonifica in attesa che venisse identificato il responsabile dell'inquinamento. Così la Regione è subentrata nelle indagini finalizzate all'identificazione dei soggetti responsabili della contaminazione e all'adozione dei conseguenti provvedimenti ai sensi. Anche attraverso le analisi del dipartimento Arpat di Lucca, che con due con due documenti, il primo del dicembre 2019 e il secondo del febbraio di quest'anno, ha trasmesso una relazione dove si chiarisce la causa della contaminazione risiede nelle due cisterne. La Regione Toscana con decreto del 25.03.2020 numero adozione 4390 avente ad oggetto "Sito ex Caserma Lorenzini Corso Garibaldi Lucca procedimento di individuazione del soggetto responsabile della contaminazione del sito e contestuale adozione del provvedimento ha chiarito che la contaminazione è riconducibile a olio pesante e gasolio stoccati nelle cisterne interrate "ad utilizzo degli impianti tecnologici del complesso immobiliare e che l'utilizzo delle cisterne e temporalmente ascrivibile all'Amministrazione Militare durante la piena disponibilità del complesso immobiliare da parte della stessa che va dal 06/04/1889 al 11/03/2000". Al Ministero, quale soggetto responsabile della potenziale contaminazione, viene ordinata la bonifica. Qualora il ministero non dovesse provvedere, salvo il recupero delle spese, toccherà al Comune e, in subordine, alla Regione stessa".
Martinelli ha poi messo in evidenza il tema del futuro del complesso dismesso. "Per quanto riguarda il recupero degli edifici, che sicuramente è legato alla necessaria bonifica dell'area, c'è da evidenziare un'importante aspetto:nel settembre 2019 sono stati approvati con delibera di giunta i progetti di fattibilità tecnico-economica degli interventi che secondo le intenzioni dell'amministrazione Tambellini entro il 2022 completeranno la riqualificazione dei luoghi strategici della città. Un'operazione da 4 milioni e 940 mila euro che diventerà parte dell'Accordo di programma sottoscritto dal Comune di Lucca con la Regione Toscana in seguito alla rimodulazione dei progetti ex Piuss e della decisione, assunta dalla giunta il 3 giugno 2019, di realizzare l'Expo del fumetto in una porzione del complesso della Manifattura anziché all'ex caserma Lorenzini".In occasione della presentazione di questa delibera l'assessore all'urbanistica ha affermato: "certo sia chiaro che non intendiamo lasciare irrisolto il puzzle e siamo al lavoro per riconnettere alla fruizione pubblica anche lo spazio della ex caserma Lorenzini. Occorreranno serietà, costanza, passione e una leale unità d'intenti: perché sfide così importanti riguardano tutti".
"Ecco allora - ha concluso Martinelli - che facciamo nostre le parole dell'assessore e chiediamo l'apertura fin da subito di un confronto serio e reale coinvolgendo il consiglio comunale e la città tutta nell'individuazione del futuro di questa importante area".