Politica
Roberto (Vannacci)... you will never walk alone
Dopo la decisione del generale di tesserarsi con la Lega ci sono stati simpatizzanti e militanti del suo comitato che hanno pubblicamente manifestato la decisione di abbandonarlo. E' stato un errore e vi spieghiamo perché

L’arma più potente
Fu Benito Mussolini, nel 1937, all'atto dell'inaugurazione degli studios di Cinecittà, a definire la filmografia come la "più potente delle armi". Ovviamente il dittatore, presago e lungimirante, da…

Convegno Pro Vita & Famiglia, Carnini (FdI) contro i manifestanti: “Incitamento all’odio che non ha posto in una società democratica. Bianucci si dissoci”
"Sabato scorso a Lucca si è tenuto un convegno organizzato da Pro Vita & Famiglia, regolarmente autorizzato, su tematiche di ampio interesse come l'ambiente e la famiglia. All'esterno…

Pellati: "Anche a Lucca le giunte di centrodestra ottengono migliori risultati economici di quelle di centrosinistra"
Caro direttore,anche il bilancio comunale 2024 si chiude con un notevole avanzo: il risultato conferma la vocazione del sindaco e dell’assessore ad amministrare le risorse comuni (e…

Pro Vita Famiglia: "Grave presenza consigliere Bianucci tra manifestanti violenti"
«È inquietante e vergognosa la presenza del consigliere del Comune di Lucca Daniele Bianucci tra i manifestanti che lo scorso sabato hanno contestato il nostro evento su Ambiente…

Ceccardi (Lega): "Minacce di morte e insulti sessisti non fermeranno la mia battaglia per identità, sovranità e sicurezza"
«Minacce di morte e insulti sessisti non mi intimidiranno. Chi vorrebbe zittirmi sappia che continuerò a difendere a spada tratta l'identità, la sovranità e i valori profondi dell'Italia,…

Valmet di Mugnano, Bianucci: “Serve fronte compatto di istituzioni e categorie contro l’ipotesi di licenziamenti”
“E’ inaccettabile che un’azienda non in crisi, che solo nel marzo 2024 sospendeva la cassa integrazione perché aveva la necessità di ore lavoro maggiori a quelle concesse dagli…

Michele Giannini (FdI): "Lucchese salva sul campo. Ora serve salvarla fuori"
La Lucchese ha compiuto una vera impresa. Non solo ha vinto una partita decisiva mantenendo la categoria: ha soprattutto dimostrato che quando ci sono cuore, sacrificio e…

L'oppiosuzione fa male
Nell’introdurre il neologismo “oppiosuzione”, non era mio obbiettivo distillare solo ilarità nel lettore. Era estremamente serio, sia chiaro. Intendevo mettere in guardia dai perniciosi effetti collaterali che causa…

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Guerra fratricida all'interno del Pd toscano in vista delle elezioni. Gli amministratori e il gruppo dirigente dell'Area Zingaretti del Partito Democratico di Lucca alzano la voce dopo il "niet" alla candidatura di Marco Remaschi.
"Una bruttissima pagina per il Pd toscano - esordisce l'Area Zingaretti -: ieri sera la direzione regionale avrebbe dovuto ratificare le candidature espresse dai vari territori, comprese le cinque di Lucca, avrebbe dovuto dare il via alle liste e partire quindi ufficialmente con la campagna elettorale per sconfiggere una destra pericolosa e inadatta a governare. Ad oggi, invece, siamo a zero. Anzi, a meno uno, visto che abbiamo assistito a una vergognosa guerra fratricida, tra correnti e controcorrenti, tra promesse di posti e promesse di capolista, fatta solo per impedire la candidatura a una persona specifica: Marco Remaschi. Tradendo così la fiducia di tutti coloro che, in provincia di Lucca, si erano già schierati per Remaschi e lo avrebbero sostenuto con grande impegno".
"Nonostante infatti che il territorio lucchese abbia legittimamente espresso cinque nomi per cinque posti in lista - Fazzi, Remaschi, Puppa, Mercanti e Veronesi -, candidature autorevoli e rappresentative di tutte le aree e di tutte le anime del partito, capaci di aprirsi anche alla società civile, come auspicato anche dal segretario nazionale - incalza -, la direzione regionale ha deciso di seguire logiche diverse da quelle della normale e democratica competizione elettorale tra persone appartenenti allo stesso partito. Ha deciso di fare fuori il candidato di punta dell'area lucchese, per accontentare chi, senatore Andrea Marcucci in primis, nel partito ha sempre fatto il bello e il cattivo tempo, pretendendo di decidere per tutti e annullando possibili competitor, portatori sani di preferenze, voti, idee diverse. Una scelta sbagliata, una mancanza di visione su tutta la linea, che indebolisce il Partito democratico e il candidato presidente Eugenio Giani e che cela, da parte dei presunti padroni del Pd, una grande debolezza e la paura di non avere sufficienti preferenze per i loro candidati. Noi siamo convinti che perdere l'esperienza, la capacità, il radicamento e l'apprezzamento dei cittadini di Remaschi è un errore che il Partito rischia di scontare nelle urne e rispetto al quale i rappresentanti del PD, regionale e nazionale, dovranno assumersene la responsabilità".
"Oggi - conclude -, chi tenta di mettere in mezzo il discorso della deroga, mente sapendo di mentire: la commissione di garanzia nazionale si è già espressa nei giorni scorsi a favore di Marco Remaschi, che a questo punto non ha bisogno di deroga (7 voti favorevoli a Remaschi e 1 contrario). Per noi la proposta valida, la migliore possibile per Lucca, è quella in cui in lista siano presenti tutti e cinque i nomi indicati dal territorio di Lucca: Mercanti, Puppa, Remaschi, Fazzi e Veronesi. Niente di diverso da questo può essere accettato".
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"Deve far riflettere la lettera di molti esponenti delle associazioni sportive, ma addirittura di federazioni, che si sono rivolte al sindaco, alla giunta e ai soli consiglieri comunali di maggioranza per chiedere che non venga dimenticata una promessa elettorale sulla palestra Bacchettoni e non solo". Lo sostengono in una nota congiunta i tre ex candidati sindaco Remo Santini, Massimiliano Bindocci e Fabio Barsanti.
"Le considerazioni da fare sono almeno tre - spiegano -. Il problema dell'impiantistica sportiva a Lucca resta drammatico ed oltre a concessioni anomale e regolamenti "fuffa" i problemi sono irrisolti, anzi peggiorati: si pensi a molti campi sportivi, a diverse palestre ancora inutilizzate (S.Alessio, San Lorenzo a Vaccoli, ed altre ancora), ma anche a tutti i limiti di quelle utilizzate male, ed anche sull'assegnazione degli impianti molto ci sarebbe da dire".
La seconda considerazione riguarda proprio la Bacchettoni. "Fa sorridere, per non piangere, perché è stata promessa a tutti, crediamo che dire di sì a ognuno significhi prendere in giro le associazioni ed i cittadini - proseguono i tre ex candidati sindaco -. Per quanto riguarda la lettera poi, ci stupisce che sia stata indirizzata solo alla maggioranza di centrosinistra, con tanto di dichiarazione di averla sostenuta alle scorse elezioni. Ci piacerebbe chiedere agli atleti, alle famiglie, ai vertici delle varie federazioni se sono d'accordo, oppure se la scelta è dettata dai timori di perdere spazi o avere ritorsioni da parte dell'amministrazione Tambellini". Barsanti, Bindocci e Santini esprimono comunque comprensione e solidarietà alle associazioni sportive lucchesi che hanno firmato l'appello, "perché comprendiamo la paura e condividiamo le critiche sugli impianti e sulla Bacchettoni in particolare".
E concludono: "Tornando al merito, come consiglieri ex candidati sindaco abbiamo chiesto una commissione lavori pubblici sull'impiantistica sportiva e ci apprestiamo a chiedere un consiglio comunale straordinario da tenersi in settembre, invitando ad intervenire proprio tutte le associazioni sportive e le federazioni locali, di ogni colore esse siano, ma per noi lo sport è neutro ed indipendente dalla politica: un consiglio comunale straordinario sulla situazione dell'impiantistica sportiva a Lucca e sulla Bacchettoni, sia per affrontare il problema sia per rivendicare trasparenza".