Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera inviataci dal legale lucchese per conto di alcuni residenti di Piazza Cittadella, Via Di Poggio e Piazza del Palazzo Dipinto che sono, ormai, esasperati per la situazione invivibile nel centro storico:
Biciclette divelte e danneggiate nelle rastrelliere, un tappeto di vetri rotti di bottiglie, motorini che sfrecciano anche in controsenso a forte velocità ma soprattutto risse, con calci e grida che irrompono nel silenzio della notte (anche alle 3 e alle 5 del mattino) ormai quasi quotidianamente. Purtroppo quella di cui stiamo parlando non è una zona del Bronx o di una periferia malfamata, ma quella di Lucca, in pieno centro storico a due passi da San Paolino: piazza Cittadella, via di Poggio e piazza del Palazzo Dipinto.
Siamo un gruppo di residenti esasperati, veramente stanchi, obbligati a tenere le finestre chiuse anche di notte, nonostante il caldo, per proteggerci un poco da questi rumori, ma ormai non basta più. Quello che chiediamo, prima di tutto, sono più controlli e sicurezza. Ripetiamo: non sono cose che capitano sporadicamente ma sono ormai all’ordine del giorno, quindi c’è bisogno di tutelare anche noi residenti di questa zona. Dopo aver saputo quanto avvenuto in via San Pierino (aggressione con lancio di una bicicletta) ci uniamo alla denuncia dei residenti di quella zona, peraltro molto vicina, e chiediamo di non essere lasciati soli a fronteggiare questa situazione. In questa terra di nessuno - perché di notte sembra proprio che nella nostra zona sia possibile far di tutto - telefoniamo frequentemente alle Forze dell’Ordine che non sempre intervengono e quando lo fanno non riescono a risolvere il problema, tanto che la notte successiva siamo alle solite.
Cosa resta la mattina? In terra oltre ai rifiuti organici, restano i segni del bivacco notturno: cocci di bottiglie di vetro 'schiantate' anche contro i muri delle abitazioni e sparsi sulle strade, confezioni di cibo consumato in strada e lasciato sul posto, mozziconi di sigarette ovunque e bicchieri di plastica nelle fioriere, considerate come cestini supplementari, non certo un bel biglietto da visita agli occhi dei turisti che si trovano a soggiornare nelle strutture vicine. La pulizia? Ci arrangiamo da soli, spazzando letteralmente le piazze quando sarebbe onere di Sistema Ambiente mantenere il decoro, se solo avesse la stessa solerzia con cui ci avvisa delle scadenze della Tari.
Vogliamo poi parlare della questione motorini? Quasi sempre prima della mezzanotte capita spesso di trovare questi scooter che sfrecciano a velocità assurde in via di Poggio e strade limitrofe, incuranti delle persone che stanno passeggiando e di quelle sedute ai bar/ristoranti presenti.
Deve succedere qualcosa di grave prima di porre fine a tutto questo? Noi ci auguriamo di no e proprio per questo abbiamo chiesto un incontro con l’assessore alla sicurezza Giovanni Minniti, avvenuto lo scorso venerdì 30 agosto e al quale era presente oltre il vicesindaco anche l’assessore Consani. Le risposte non sono state esaurienti, ma ci auguriamo che vengano prese a breve delle misure serie per garantire che Lucca rimanga una città a misura d’uomo e non si trasformi in una zona franca dove tutto viene tollerato.
Chiediamo che il Consiglio Comunale Straordinario sulla sicurezza (come annunciato lo scorso Ferragosto) si tenga al più presto e non sia solo un’iniziativa di facciata, per poi lasciar correre così come avviene oggi. La situazione attuale non è più tollerabile: ben venga il turismo, la movida etc. ma serve attenzione anche ai residenti, perché Lucca senza i suoi abitanti che la tengono viva, perderebbe il suo fascino…e ci siamo malauguratamente vicini.