Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa interessante e intelligente testimonianza-riflessione sul Covid-19 che è anche una forte critica nei confronti del direttore (ir)responsabile Aldo Grandi, inviataci da un medico lucchese attualmente residente in Scozia dove svolge la sua professione:
Egregio direttore,
io sono un forte sostenitore dei suoi articoli e in genere condivido al 95 per cento quello che scrive e pensa, soprattutto riguardo alla perdita dell’identita nazionale per colpa di governi che pensano a tutto tranne che agli italiani.
Ma su una cosa mi trova in totale disaccordo e questo riguarda quello che scrive e pensa sul COVID. Io nel 2009 mi sono trasferito in Scozia dove ho intrapreso la carriera di paramedico di area critica. Un percorso difficile che mi ha portato a laurearmi e intraprendere una carriera bellissima non solo fatta di soccorsi, ma anche di ricerca scientifica e interpretazione di evidenze scientifiche mediche.
Io lavoro nel dipartimento della Scottish Ambulance Service che si occupa dei rischi Nucleari, Batteriologici, Chimici e Radiologici dove si scrivono le line guida per gli interventi a rischio e le maxi-emergenze.
Ebbene all'inizio della pandemia come molti miei colleghi abbiamo preso la situazione sotto gamba, si sapeva che in Cina succedeva qualcosa ma che non sarebbe mai arrivata da noi. Giorno dopo giorno le notizie che arrivavano in Europa e soprattutto in Italia cominciavano a farmi pensare, ma intanto sostenevo che in UK non ci sarebbero stati problemi, che si trattava di una normale influenza e che i media stavano solo
intensificando le notizie per mettere paura.
Questa era la mentalità non solo mia, ma anche della classe dirigente del governo britannico fino a che la situazione è sfuggita di mano. Lo UK ha avuto più morti di tutti e un tasso di positività enorme e questo è tutto documentato e non hanno nascosto nulla. I miei turni sono diventati massacranti senza un attimo di riposo, non solo gente anziana, ma anche molti giovani che presentavano segni di insufficienza respiratoria molto grave che finivano quasi sempre in rianimazione e che spesso non ce la facevano e tutto ciò mi ha fatto cambiare idea sul mio modo di pensare e riflettere che questo virus è pericoloso e uccide. I lockdown sono inutili? Non penso. I vaccini? Beh, ognuno è libero di pensarla come vuole, siamo in democrazia, ma vedendo come le cose stanno evolvendo in meglio qui in UK sembra che i vaccini funzionino e dopo quasi 30 milioni di cittadini vaccinati si comincia a vedere uno spiraglio di luce.
Alcune volte mi domando come fa una persona che non ha visto la realtà o meglio non ha vissuto in prima linea come me e altre migliaia di persone, pretendere di dire che questo virus non è così pericoloso e
che nel mondo si muore di più per altre cose che per Covid, che i vaccini sono solo un frutto delle potenze farmaceutiche per controllarci. Tutte assurdità.
Io ho perso colleghi e so di medici e di infermieri che sono morti perché contagiati. Il virus ha una forte capacità di trasmissione e non risparmia nessuno. E’ vero si che l'economia sta soffrendo, che le attività commerciali sono in crisi, ma bisogna anche pensare alla propria salute e a quella degli altri. I dati più recenti poi dicono che non solo le scuole, ma anche bar e ristoranti hanno contribuito alla propagazione del virus. Io ringrazio solo una cosa che lo UK è uscito dall'Unione Europea e ha potuto da sola gestire il programma di vaccinazione facendo contratti da sola e non sottostare a regole assurde.
Lo UK sta salvando l'economia e le imprese private con agevolazioni e contributi mai prima avuti nella storia del Regno Unito. Io dovrei essere il primo a protestare per i lockdown visto che è più di un anno che non posso venire in Italia, ma se serve a salvare vite ben venga.
Caro direttore io la inviterei a fare un turno se possibile come volontario in ambulanza o in un reparto di rianimazione per vedere come i miei colleghi italiani stanno affrontando questa crisi senza precedenti e forse cambierà idea.
Il governo italiano ha sbagliato? Non so, forse, ma gestire una cosa del genere non è facile. Per poter fare certe affermazioni come ha fatto lei ci vogliono evidenze scientifiche molto valide e che lei per ora non ha evidenziato in nessun articolo.