Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa testimonianza inviataci da una mamma che, ieri sera a Porta dei Borghi, c'era e ha visto con i propri occhi e non con quelli foderati di prosciutto dei giornalisti mainstream che tanto abbondano anche a queste latitudini:
Caro direttore,
non ho una domanda da farle, ma ho letto quanto ha scritto nel suo Ce n'è anche per ecco a cena e vorrei solo spezzare una lancia in favore dei ragazzi che si sono resi protagonisti dell'increscioso episodio... di voglia di vivere.
Sono una mamma e la sera in questione ero lì, ma solo perché avevo accompagnato mia figlia adolescente che ha la fortuna di praticare uno sport per il quale può allenarsi, appunto, al suo allenamento e così mi sono recata ad un negozio a Porta dei Borghi.
Erano le 18-18.30, li ho visti sì. Erano tanti, ma, forse, mi è sembrato così anche perché non sono più abituata a vedere tanta gente tutta insieme. Sì avevano le mascherine abbassate, ma, o stavano bevendo o fumavano. Sì, erano a gruppetti e chiacchieravano, ma a distanza e le foto spesso ingannano. Insomma mi sembra che quando c'è da dare addosso a qualcuno si tenda in po' troppo a demonizzare questi ragazzi che mi pare si siano attenuti alle regole forse anche più di noi grandi.
Diciamo dobbiamo proteggere i nostri anziani, ma io vedo in giro molti anziani e pochi ragazzi e poi scusate per avere rispetto prima bisogna darlo. Questi ragazzi li abbiamo presi in giro con la scuola, prima sì, poi no, i banchi con le rotelle e con gli insegnanti e non si sono visti né gli uni né gli altri (a Lucca lunedì tanti torneranno a scuola, ma nei container).
A me sembra solo che stiano cercando un capro espiatorio per la famosa terza ondata che ci sarà... forse, ma per l'incapacità di chi ci governa. E' come per l'inizio della scuola: non erano i ragazzi che andavano a scuola, ma come ci andavano? (i trasporti non furono organizzati minimamente).
Ora siccome non sono stati capaci di organizzare la vaccinazione (troppo lenta) la colpa è di nuovo dei ragazzi che alla fine che fanno? Il loro lavoro... i ragazzi che, per fortuna, hanno ancora voglia di divertirsi un po'. Non mi sento di condannarli. Qualcuno ha idea del danno psicologico che subiranno per questa situazione? Ci preoccupiamo giustamente della salute fisica... ma quella mentale? Avete idea del trauma che hanno subito?
Quando ero adolescente io, se mi mettevano in punizione una settimana era un dramma. Questi ragazzi sono in punizione da un anno e senza aver fatto niente. Un po' di comprensione non guasterebbe.