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L'Anolide della Carolina o falso camaleonte
L’Anolide della Carolina delizia molti appassionati di terrari. Infatti, oltre ad essere molto affascinante da un punto di vista estetico, questo sauro può anche essere addomesticato
Lucca Comics & Games, da 314 mila biglietti venduti nel 2023 ai 275 mila del 2024: tante luci, ma anche qualche criticità
L’edizione appena conclusa di Lucca Comics & Games si chiude con tanti sorrisi e qualche interrogativo. La manifestazione si sposa alla perfezione con la città: un fatto noto, ma che ogni anno trova nuove conferme. Il pubblico è fantastico: ragazze e ragazzi gentili, educati, rispettosi del contesto in cui si trovano
Caratteristiche distintive dei casinò italiani con licenza AAMS/ADM
Chiunque voglia scommettere online in Italia, sa che dietro ai casinò con licenza ADM (ex AAMS) si pone una struttura di gioco sicura e perfettamente regolamentata. Questa licenza si basa su una serie di normative severe e rigide, utili per premiare la qualità e la trasparenza degli operatori
Nonna Gianna non molla e lancia un appello: "I comics sono appena iniziati e, mentre prima lo dicevo per burla, ora mi tocca dirlo davvero: i "residenti" sono carcerati senza buona uscita"
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo grido di aiuto inviatoci dalla lettrice abitante nel centro storico che lamenta come, con i Comics, si trovi ad essere come imprigionata
Posto per disabili assegnato dal Comune e occupato abusivamente: nonostante tre chiamate ai vigili urbani, nessuno si presenta
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa riflessione-denuncia inviataci da una persona relativamente a quanto avvenuto durante la giornata, con il posto disabili assegnato dal comune di Lucca occupato abusivamente e la polizia municipale non intervenuta dopo tre telefonate e altrettante rassicurazioni
Centro Affidi e Adozioni, polemica tutt'altro che sopita
“Dove si sta bene si fiorisce“ questo il motto prescelto per promuovere il centro Affidi Piana di Lucca, a cui va aggiunto il Centro famiglie e Adozioni, insediatisi ieri nel nuovo edificio a S. Concordio denominato Piazza Coperta
Meno biglietti venduti per i Comics, di chi o di cosa la colpa? Attenzione al rischio imitazioni oltre che al caro affitti
Come sempre cerco di vedere le cose da una altra angolazione. Mi hanno insegnato ad anticipare le cose e non accorgersi del negativo quando è troppo tardi. Per questo, proprio nelle giornate frenetiche che anticipano la prossima edizione di Lucca Comics and Games, leggo ovunque una preoccupazione per il calo (eventuale) della vendita dei biglietti...
"Lodo Moro, ma siamo sicuri che lo statista Dc avrebbe siglato un accordo così criminale e antisemita con l'Olp?"
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo intervento inviatoci a seguito della pubblicazione di un articolo a firma dell'ex senatore Carlo Giovanardi sulla vicenda di Ustica ossia la tragedia del Dc 9 Itavia nella quale perirono 81 persone
La psicologia del gioco d'azzardo: analizzare il comportamento di assunzione di rischi
Esplora la psicologia del gioco d'azzardo e cosa spinge al comportamento di assunzione di rischi. Scopri come i pregiudizi cognitivi e le emozioni influenzano le decisioni nei giochi d'azzardo
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Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di una cittadina di S.Concordio, Giovanna Guastini, che esprime la sua opinione in merito al dibattito sull'uso degli spazi pubblici:
"Da anni ormai S. Concordio, e non solo, è al centro di un intenso dibattito sull'uso degli spazi pubblici. Personalmente trovo interessante e positivo il fatto che gli interventi pubblici più qualificanti dell'amministrazione comunale si siano incentrati sulle periferie e non solo sul centro storico di Lucca.
Come cittadina di S. Concordio, ho avuto modo di osservare e apprezzare alcuni interventi, ad esempio la riqualificazione di Via Nottolini o il parco Saharawi, e ho preso visione, pur non essendo esperta, di alcuni progetti che trovo molto importanti per il futuro della città. Tanto per essere chiari, sono una di quelle persone, e non sono la sola, che apprezza il progetto di riqualificazione dell'area ex Gesam, compresa la costruzione della pensilina coperta, e a maggior ragione trovo interessante il fatto che l'amministrazione voglia reperire finanziamenti per la ristrutturazione e la destinazione ad uso pubblico dell'ex “chiesone”, soprattutto se destinata ad ospitare un centro per i giovani della città.
La premessa sul merito degli interventi mi porta, invece, ad alcune considerazioni sul metodo. Siamo in piena pandemia ma certamente, e speriamo quanto prima in un prossimo futuro, torneremo ad incontrarci, ad assistere a concerti, spettacoli e tutto quello che oggi ci manca. Dunque trovo importantissimo il fatto che si creino degli spazi chiusi, aperti, coperti ecc. ecc. che riqualifichino aree dismesse e creino opportunità di aggregazione e di incontro.
Non capisco dunque perché tutti, dico tutti, i progetti che sono stati presentati (alcuni in via di completamento, altri ancora da progettare sulla carta) trovino l'opposizione di alcune persone.
L'ultima occasione è un post di Clara Mei del quale non condivido il contenuto nella maniera più assoluta. Perché il chiesone non è un luogo adatto a fare un polo giovani? Se manca lo spazio verde ci si può fare. Non ha parcheggio? Ma non stiamo da anni combattendo per un diverso modo di intendere la mobilità (a parte il fatto che parcheggi in zona ce ne sono a volontà e spero bene che i giovani non abbiano difficoltà a percorrere poche centinaia di metri)? La città è morta? Certo ora con la pandemia è quasi irriconoscibile ma francamente prima di questo virus il centro storico era tutt'altro che morto. E una “cosa per il quartiere” cosa sarebbe? E perché solo per il quartiere peraltro in un punto vicinissimo alle mura?
Siamo di fronte al solito no a prescindere, all'ennesimo mettersi di traverso a qualunque iniziativa.
Ognuno esprime le sue opinioni, io esprimo la mia come qualunque cittadino. Comunque, avendo avuto occasione di parlare con molte persone che vivono nel quartiere, sono certa di non essere sola".
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Pubblichiamo volentieri questa bella e, purtroppo, veritiera riflessione del presidente regionale Aics, associazione così importante per l'aggregazione e lo sport a livello amatoriale a cui abbiamo aderito nell'età della beata incoscienza o quasi:
Giovedì scorso, tornando in treno da Firenze dove avevo trascorso un pomeriggio al Comitato regionale del CONI, ho avuto la curiosità di cercare notizie sullo svolgimento del Consiglio comunale che si stava svolgendo a Lucca, e dove 50, poi sembra 40, invitati, stavano parlando del futuro della città dopo la pandemia: delle sue magnifiche sorti e progressive, avrebbe detto il poeta.
Al Coni, dove noi presidenti regionali di enti di promozione sportiva eravamo stati convocati per il rinnovo della nostra rappresentanza nel Consiglio regionale del CONI stesso, era stato un pomeriggio di considerazioni amare sulla scarsa considerazione che lo sport aveva ricevuto nella formazione del nuovo Governo: scomparso il Ministero, mandato a casa il ministro di prima che un aiuto concreto aveva provato a darlo, non ancora nominato nemmeno il sottosegretario, al palo i "ristori" per i lavoratori sportivi e le associazioni sportive di base, a digiuno ormai da due mesi e a rischio di sopravvivenza, quelle che non ci hanno già lasciato..
Amarezza, rabbia, ma nessuna rassegnazione, perché alla nostra età (erano tanti i dirigenti anche più vecchi di me, che sono ormai over 60 e oltre) ne abbiamo viste tante, forse tutte, e siamo abituati a ragionare con pubblici poteri che pensano che lo sport sia Ronaldo, Luna Rossa e roba simile: perché questo Governo di tutti e di nessuno avrebbe allora dovuto fare la differenza?
Nonostante tutto ciò, sono rimasto ugualmente sorpreso nel non trovare, nelle cronache del Consiglio di Lucca, nessun riferimento allo sport.
Ero stanco, come detto amareggiato, triste per come Firenze è ora e per la devastazione economica che la sua gente e il suo tessuto produttivo stanno subendo, e forse non sono stato troppo attento nella lettura: ma davvero non ho trovato nessuna riflessione espressa in così autorevole consesso che si potesse avvicinare a una proposta, anche modesta, di dare spazi nuovi e nuove risorse a chi vuol fare sport per stare con le amiche e con gli amici, curare corpo e salute, incontrare gli altri, entrare anche in competizione con chi coltiva la stessa passione.
E allora chiedo aiuto: se ho "saltato" qualche intervento dove di sport si è parlato, se sono venute fuori idee, meglio buone ma basta anche che siano solo idee, per favore, raccontatemele, datemene la misura, aiutatemi a svilupparle e a confrontarmici.
Sono tra quelli, e vi garantisco che pochi non siamo, che pensa che a Lucca, dopo il Covid (ma anche durante, soprattutto durante) si debba fare sport e aiutare a farlo coloro che ne hanno fatto spesso ragione di vita o comunque di vita migliore dopo il lavoro e gli altri affanni. Grazie, e grazie per quanti ci saranno accanto quando nonostante tutto riprenderemo a farlo e ad organizzarlo.
Commento di Aldo Grandi: caro presidente dopo aver letto la tua lettera-riflessione non posso non risponderti brevemente e in prima persona. Da uomo che ha amato e praticato lo sport per tutta la sua esistenza e che anche adesso, sia pure, per ragioni di salute, pratica in maniera ridotta, ma sempre appassionata, le tue parole sono, semplicemente, un pugno in faccia che fa male, ma che non mi trova sorpreso. La tua critica è sacrosanta e dubito che qualche giornalista politically correct avrà il coraggio di estrapolare, da essa, quello che è il succo: ci hanno educato a credere nell'esercizio fisico come rimedio per molti mali sia fisici sia psicologici e proprio adesso che di sport e di attività fisica ci sarebbe un gran bisogno, ecco che, al contrario, stanno ammazzando questo settore e distruggendo una intera generazione che lo sport, ormai, chissà se tornerà a praticarlo.
Favoriscono il professionismo senza rendersi conto, questi imbecilli, che chi tiene in piedi il movimento sono proprio gli amatori, quelli che si spaccano la vita e la schiena pur di rubare qualche ora alla quotidianità esasperante per trovare un po' di gioia e di vivacità.
Invece nulla, ma, del resto, pensavi forse che questi politicanti privi di senso e di utilità comprendessero l'importanza e l'arricchimento del praticare attività fisica che non sia quella di piazzare il culo sulle poltrone dei loro privilegi? Io, fortunatamente, non ne ho mai dubitato. La politica e lo sport fanno a cazzotti perché lo sport, con i suoi sacrifici, con il suo spirito, con i suoi principi, con la sua competizione sono l'antitesi della mediocrità nella quale galleggia e prospera il politico.
Un abbraccio e l'invito a non mollare. Lo sport e l'esercizio fisico sono gli ingredienti naturali indispensabili a forgiare l'uomo di oggi e di domani. Perdona loro perché non sanno quello che fanno.