All'età di 64 anni Stefano Gori continua a far parlare di sé non soltanto per gli eccellenti risultati che ottiene a livello sportivo nelle varie specialità paralimpiche, ma anche per l'impegno quotidiano e gratuito al servizio della collettività, essendo molto legato agli alunni delle scuole verso i quali riesce con impegno a trasmettere dei valori. Di recente ha partecipato a livello agonistico alla Pistoia-Abetone, l'ultra Marathon del 30 giugno, ricevendo un premio molto significativo ed unico. Al termine della gara e dopo il pranzo celebrativo, è stato premiato da Provincia e Comune di Pistoia con un attestato per la sua storia con la grande classica nel corso degli anni sia da normodotato che da atleta paralimpico. L' ennesimo attestato per il baronetto dello sport lucchese che lo evidenzia nello svolgimento delle sue attività sportive e che continua a mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per promuovere lo sport in modo passionale, spontaneo e gratuito.
SECONDO CLASSIFICATO NEL QUARTO TRAGUARDO DEDICATO AI DISABILI
Una Pistoia-Abetone che anche quest'anno ha mantenuto fede alle attese con atleti provenienti da ogni parte d'Italia e dall' estero che si sono contesi la 47.a edizione dal sapore particolare in quanto venivano nella circostanza assegnati i titoli italiani Fidal di 50 km. su strada. A tagliare per primi il traguardo ed a cucirsi anche il tricolore sono stati Alessio Terrasi del G.S. Alpi Apuane e Sarah Giomi della Pro Patria. Il "baronetto" lucchese ha invece preso parte al quarto traguardo, tappa di 3 km., da Regine ad Abetone assieme alla guida Giuseppe Balducchi giungendo secondo.
"Avrei potuto vincere - dice Gori - ma ho dovuto tenere un passo ridotto a causa della mia guida che soffriva troppo il tratto in salita facendo rallentare anche me. Comunque sono contento ed onorato del Premio che mi è stato assegnato e di aver rappresentato in questa gara il G.S.H. Sempione di VCO"
LA STORIA CON LA PISTOIA ABETONE
Ad avviare la tradizione della Pistoia- Abetone fu Artidoro Berti nel 1968, un forte maratoneta che partecipò anche alle Olimpiadi di Helsinki nel 1952. Percorse la distanza dei 50 Km. da solo e ad attenderlo in Piazza Piramidi all' Abetone in quella che tanti definirono allora un' impresa ci fu anche il campione olimpico Zeno Colò, il "Falco di Oslo", che lo premiò con una medaglia. Nel 1976 l'Atletica "Silvano Fedi" trasformò l 'impresa di Antidoro trasformandola in una gara competitiva ed in una Ultramarathon Internazionale. Stefano Gori prima della malattia che lo rese non vedente fece la sua prima gara nel 1978. Seguirono altre sei sue partecipazioni consecutive ed il miglior risultato lo ottenne nel 1982 arrivando 168.esimo su 3000 partecipanti completando il percorso nel tempo di 5h33'23".
"Ricordo sempre quella gara - dice il Baronetto - correvo per i Marciatori Morianesi e mentre salivo sulle Piastre andavo fortissimo. Ebbi un po' di crisi negli ultimi chilometri, ma ottenni il miglior piazzamento della mia squadra distaccando all'arrivo i vari Serafini, Bastiani e Salotti di una ventina di minuti. A quel tempo giocavo a calcio ed amavo correre. L'atletica non l'ho mai abbandonata e tutt'ora ne sono protagonista nelle varie specialità paralimpiche".
Nel quarto traguardo da non vedente ha iniziato a partecipare nel 2009 e da allora è giunto sei volte primo, tre volte secondo e due volte terzo. In prevalenza indossava la maglia dell'UIC Pisa.
" Quando vincevo - conclude - ero spesso accompagnato dall'atleta pistoiese Silvia Carobbi. Assieme riuscivamo a tenere un ritmo costante."
Per Gori non c'è pausa. Sta già iniziando la preparazione per i campionati italiani individuali CSI in programma a Riccione a settembre.
Nelle foto: Stefano Gori mentre riceve l'attestato di merito alla Pistoia-Abetone e con sua moglie Pierangela alla Pistoia-Abetone