Anche nell'81.a edizione del Giro dell'Appennino, con tanti grossi calibri alla partenza, Amore & Vita Prodir si conferma la migliore squadra italiana con licenza Continental. Era uno dei principali appuntamenti stagionali programmati dal team manager Cristian Fanini e la squadra ha risposto da protagonista lavorando alacremente per il suo capitano Marco Tizza. Vista la grande tradizione l'obiettivo dei dirigenti lucchesi era quello di calare il tris dopo i successi ottenuti con Giuseppe Calcaterra nel 1993 e con Danilo Celano nel 2017.
L'atleta di punta Marco Tizza è stato fra i protagonisti ed anche se è giunto decimo si è aggiudicato la Challenge Liguria, una combinata che teneva conto dei piazzamenti del Giro dell'Appennino e del Trofeo Laigueglia dove l'atleta giussanese si classificò all'ottavo posto.
In questo suo primo successo stagionale ha preceduto nella speciale classifica nell'ordine Giovanni Visconti (Vini Zabù), Simone Velasco (Gazprom) e Lorenzo Rota (Vini Zabù). Tizza nel biennio con Amore & Vita Prodir è rigenerato. Il ciclista che non trovava una squadra dopo risultati non troppo soddisfacenti, nel biennio alla corte di Fanini è tornato a correre con il cuore e ferocia agonistica meritandosi quattro convocazioni in nazionale indossando la maglia azzurra anche a Larciano, Giro della Toscana e Giro dell'Emilia.
"Questa Challenge Liguria - dice il ventottenne brianzolo - è la gioia più grande di questa prima parte di stagione ma anche il mio più grande rimpianto per non aver potuto ottenere un risultato migliore avendone avuto le possibilità."
Cosa glielo ha impedito?
"Mi sono trovato chiuso alle transenne nel Viale XX Settembre in dirittura di arrivo non trovando sbocco per la volata. Non dico che avrei potuto contrastare il vincitore Ethan Hater ma potevo piazzarmi ancora meglio, quello sì. Sulla Bocchetta, a 71 km. dal traguardo, ero riuscito a difendermi rimanendo aggrappato al gruppo di testa."
La sua concentrazione e la sua motivazione oltre alla buona condizione fisica lasciano ben sperare anche per le prossime gare, ma il bilancio della squadra è già positivo grazie a sei vittorie, dopo le tre del velocista lettone Maris Bogdanovic e le due, compreso il campionato nazionale lettone, di Viesturs Luksevics. Un gruppo guidato alle corse dal D.S. Zamparella che sa sfruttare al meglio le doti atletiche e tecniche dei suoi corridori, confermando Amore & Vita Prodir come la squadra con il miglior rapporto soldi spesi/punti e risultati ottenuti.
MARCO TIZZA: "Il PRESIDENTE FANINI MI TELEFONO' DICENDOMI CHE AVEVO VINTO"
A dare lustro al Giro dell'Appennino di sabato la vasta partecipazione di campioni come Vincenzo Nibali(17.o ndr),ma anche la perfetta organizzazione dell'U.S. Pontedecimo presieduto da Enrico Costa che ha seguito alla lettera il protocollo in tema di sicurezza contro il covid 19. Un comitato che lavora con competenza ed esperienza. Snella anche la segreteria di Fabio Barbieri, presenti le Istituzioni al momento delle premiazioni ai vincitori dal presidente regionale della Liguria Giovanni Toti agli assessori regionali Lino Bersani (allo sport) e Ilaria Cavo (alla comunicazione). Un tracciato impegnativo sui 200 km. di gara, con 6 GPM fra cui la Bocchetta che in passato è stata spesso decisiva, per un totale di 3 mila metri di dislivello. Soddisfatto il Team Manager Cristian Fanini: " Il nostro è un gruppo che ha sempre creduto nei programmi. Dobbiamo continuare a lavorare per goderci altri successi come questo, che sono frutto di una ferrea volontà di squadra." Nel commentare la grande giornata, Marco Tizza conclude dicendo: " Dopo aver tagliato il traguardo di Genova, sentivo di essere nelle prime posizioni della Challenge, ma prima ancora che la giuria stilasse le classifiche mi ha telefonato patron Ivano Fanini dicendomi che avevo vinto. Devo tutto a questa persona. È grazie a lui che sono ancora nel ciclismo che conta e spero proprio di potergli dare altre soddisfazioni".
IVANO FANINI: "TIZZA MERITA DI PARTECIPARE A GIRO E TOUR"
Ivano Fanini motiva, entusiasma e incoraggia i suoi atleti aiutandoli a sfruttare al massimo le loro potenzialità. Ancora una volta ha avuto ragione lui. "Questo successo è una ennesima dimostrazione che Tizza è un corridore da corse a tappe. Si difende su ogni tracciato ed è costantemente nel gruppo di testa. Si è meritato le convocazioni di Davide Cassani e continuo a dire che è uno dei primi dieci corridori italiani fra i più piazzati. L'intera squadra mi dà sollievo quando tutti dimostrano di essere disposti a sacrificarsi e a dare qualcosa di sé stessi. A fine stagione scade il nostro accordo con Prodir. Sto contattando un altro sponsor. Se la risposta sarà positiva il prossimo anno potrei allestire una squadra con licenza professional e consentire allo stesso Tizza di partecipare al Giro. Altrimenti mi impegnerò per trovargli una squadra come ho fatto con altri prima di lui, che gli consenta di partecipare alle grandi corse a tappe. Per il momento ci accontentiamo di essere una fra le prime dieci Continental del mondo".
Sarebbe un giusto riconoscimento ad un atleta che riesce sempre a rimanere motivato anche di fronte a ostacoli e difficoltà . Il suo vero successo comincia dal credere in sé stesso. Questi due giorni liguri hanno colpito anche Pierluigi Poli, un punto di riferimento per tutto il movimento ciclistico lucchese.
"Marco Tizza è stato veramente bravo-dice-non è facile piazzarsi con una partecipazione di così grande spessore ed ha ragione quando dice che poteva ottenere un risultato migliore. Amore & Vita Prodir sta confermandosi una squadra tenace ritagliandosi uno spazio ancora una volta nel professionismo con autorità".