Dopo due trasferte massacranti, con un morale sceso a livello di guardia per la doppia sconfitta subita, quella di domenica è stata una gran bella giornata, come l'Araba Fenice, il Bcl è tornato ad essere la squadra che gli appassionati e il pubblico conoscevano.
Il match tra il Bcl e il Campus Varese ha ridato vigore ed energia a tutti quanti, una vittoria non è mai scontata, si vince quando si gioca bene, ma a volte non è sufficiente neanche questo, occorre metterci anche voglia, determinazione, carattere e soprattutto le motivazioni giuste.
Così è stato per i ragazzi di Olivieri, al netto di qualche sbavatura e qualche errore, è stata una gran partita, il Bcl ci ha creduto fino in fondo, ha saputo rialzarsi dopo un terzo quarto difficile che aveva azzerato tutto il lavoro fatto nel primo tempo e andare poi a chiudere vittorioso il match.
Ad impreziosire il pomeriggio, a dare sostanza e di quella vera, a trasformare una partita di basket in un vero spettacolo, sono stati i ragazzi che praticano il Baskin. All'interno della settimana che ha visto celebrare il 2 Aprile come la giornata mondiale dell'autismo, il Bcl ha invitato per il match contro Campus Varese le più importanti società di Baskin del territorio, erano presenti i Galaxy Baskin, gli Warriors baskin ed il Cefa Castelnuovo baskin.
Il Baskin per chi ancora non lo conosce è uno sport nato ormai 20 anni fa a Cremona e poi dilagato a macchia d'olio in tutta Italia. Bask- In, ovvero basket ed inclusione, del basket mantiene lo spirito di base, ovvero fare più canestri dell'avversario e poi c'è la parte più importante, l'inclusione. La prerogativa del Baskin è proprio questa, l'inclusione, disabili e normodotati insieme, con una palla in mano, su un campo da basket e con quattro canestri. Per il Basketball Club Lucca è stato un vero onore ospitare questi ragazzi, un grazie va anche al Campus Varese per aver aderito con entusiasmo all'iniziativa, permettendo agli atleti del baskin di presentarsi in campo insieme ai loro ragazzi. Un'occasione per provare l'emozione di entrare in campo e schierarsi a fianco di una squadra di serie B Interregionale dall'importante blasone e restare poi li, immobili, ad ascoltare l'Inno Nazionale e infine a ricevere un fragoroso appaluso da tutto il pubblico presente.
Infine un momento davvero toccante, tutto per loro, uno ad uno sono stati chiama