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Scritto da Redazione
Sport
10 Ottobre 2024

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Giovani migranti ospiti nel centro di accoglienza gestito dalla cooperativa Odissea giocano a calcio con i ragazzi della squadra Juniores della Folgore Segromigno Piano. Accade a Capannori grazie al progetto educativo "Non solo piedi buoni", organizzato dal Settore Giovanile e Scolastico Figc Toscana, in collaborazione con il Comitato Regionale Toscano L.N.D. e l'Associazione Calcio Fair Play Toscana, a cui partecipano dieci squadre giovanili toscane e altrettante associazioni/istituzioni operanti nella stessa città.

A Capannori il progetto vede gemellate la Folgore Segromigno e la Cooperativa Sociale Odissea (che fa parte del consorzio Co&So), per promuovere l'integrazione dei giovani migranti attraverso lo sport.

Il progetto prevede incontri settimanali tra i migranti e i calciatori della squadra Juniores. Le attività non si limitano agli allenamenti di calcio, ma comprendono anche momenti di socializzazione, come cene e serate culturali, con l'obiettivo di favorire uno scambio continuo e reciproco tra i partecipanti, abbattendo barriere linguistiche e culturali.

Durante queste attività, i ragazzi hanno l'opportunità di conoscersi meglio, condividere esperienze e creare legami significativi che vadano oltre il semplice gioco. Lo sport diventa quindi un veicolo di integrazione.

Ogni giovedì dopo l'allenamento i calciatori vanno a trovare i coetanei nei due appartamenti dove sono accolti, per conoscersi, trascorrere un paio d'ore insieme, cenare in compagnia cucinando piatti tipici, condividendo idee, progetti, storie ed emozioni.

"La Cooperativa Sociale Odissea a Capannori gestisce due progetti di accoglienza facenti parte della rete Sai (Sistema di Accoglienza Integrazione) in quattro appartamenti sul territorio in cui vengono ospitati ragazzi dai 16 ai 21 anni di età in fuga da miseria, violenze e in cerca di un futuro. Questo progetto rappresenta un momento di grande crescita per i ragazzi: lo sport è un mezzo potente per abbattere le barriere culturali e sociali, e il calcio, in particolare, offre l'opportunità di creare relazioni profonde e durature. Siamo convinti e ringrazio l'equipe multidisciplinare minori per l'impegno che questa collaborazione porterà benefici sia ai giovani migranti che ai calciatori" commenta il presidente della coop Odissea Valerio Bonetti.

"Abbiamo subito aderito a questo progetto educativo e sociale perché sposa i nostri valori , che sono quelli del fondatore, Alfredo Chelini" afferma Massimo Pascale dirigente di Folgore Segromigno Piano. "Quando a Segromigno e nei paesi vicini alle porte di Lucca si stabilì una comunità di immigrati marocchini molto numerosa Chelini spronò i dirigenti a fare di tutto perché i figli di questi immigrati potessero giocare a calcio con noi, facendo tutto il possibile per superare gli ostacoli di tipo logistico ed economico. Ancora oggi i bambini e i ragazzi di origine marocchina sono tanti, nelle varie squadre giovanili della Folgore Segromigno Piano". 

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