Due immense soddisfazioni, ma anche tanto rammarico per qualche prestazione che con un pizzico di fortuna in più avrebbe potuto regalare moltissimo. È il bilancio della spedizione Virtus Lucca ai Campionati Italiani Individuali Assoluti di atletica leggera di Padova. Tre giorni capaci di regalare la splendida medaglia di bronzo di una strepitosa Elisa Naldi nel salto in lungo e il titolo tricolore a Marcell Jacobs, sceso in pista con la maglia delle Fiamme Oro Padova, ma pur sempre atleta virtussino.
Cominciamo da Elisa Naldi. La 22enne saltatrice lucchese non ha deluso le attese, conquistando un prestigioso terzo posto alla fine di una gara pazzesca, in cui ha sfiorato l’argento ed è andata vicinissima all’oro. Qualificatasi il venerdì per la finale con la misura di 6,23, nei sei salti decisivi del sabato ha chiuso con un 6,17 a pari merito con Laura Strati (argento) che le è valso il terzo posto, a pochi centimetri dal 6,32 della tricolore Larissa Iapichino.
Per Elisa l’ennesima soddisfazione di una stagione che dopo il lock-down l’ha vista assoluta protagonista in Italia, ma soprattutto un risultato che non ha il sapore del punto di arrivo, bensì di partenza.
L’oro di Marcell Jacobs ha i colori biancocelesti. L’atleta cresciuto a Lucca e ora sotto l’ala della Fiamme Oro era atteso dalla sfida con Filippo Tortu. Il forfait in finale per un risentimento muscolare del primatista italiano ha spalancato le porte alla vittoria di Marcell con un ottimo 10”10, terzo titolo tricolore consecutivo dopo Pescara 2018 e Bressanone 2019.
Nessuna medaglia, ma tante belle prestazioni, per gli altri atleti Virtus. A cominciare da Lorenzo Carlone nel salto in alto con un sesto posto assoluto, ma soprattutto con un 2,09 che riporta il biancoceleste a misure di altissimo livello. Ottimo ritorno in pedana dopo un lungo periodo di stop e davvero tanto rammarico per Edoardo Accetta che nel triplo ha chiuso sesto a 15,97, a soli 16 cm dal bronzo.
Tanta delusione per Idea Pieroni, penalizzata da una pedana dell’alto in cui non si sentiva a proprio agio. L’1,75 e l’ottavo posto assoluto sono lontani dall’1,82 ampiamente alla portata che le sarebbe valso una medaglia d’argento. Ma per chi ha 18 anni queste esperienze servono anche per crescere. Medesime considerazioni per Roberto Orlando: il giavellottista virtussino ha chiuso sesto assoluto con 68,34 molto al di sotto dei 75 metri lanciati pochi giorni fa che gli sarebbero valsi l’oro. Sta crescendo di condizione Antony Possidente, ma il 15,06 in una gara pazzesca vinta da Leonardo Fabbri con uno storico 21,99 gli è bastato solo per un piazzamento.