Coniugare l'attività sportiva con quella lavorativa si può fare? Certo, ce lo insegna la camiglianese Debora Vanuzzo, geologa all'Ecol Sudio di S. Marco, che ha da poco concluso l'ennesima stagione di volley portando con le sue schiacciate alla salvezza la gloriosa Pantera di Lucca nel campionato di serie D. Lei è un esempio a 30 anni per tutto il movimento giovanile dello sport femminile più popolare in Italia, grazie all'abilità e corretta strategia che mette in campo alle quali unisce coordinazione e rapidità.
"Il volley è la passione della mia vita-dice- non so quando smetterò di giocare ma mi ha aiutato tanto finora anche nel lavoro. Può sembrare un paradosso visto che entrambe le cose possono da sole riempire le giornate ma è un fatto di organizzazione per poter riuscire ad essere positivi . Anzi, devo ringraziare il volley se riesco a migliorare le mie prestazioni professionali perchè riesco attraverso all'attività agonistica a ridurre lo stress lavorativo. Con l'esercizio fisico aumento gli anticorpi per difendermi dall'ansia, dall'affaticamento e da alcune angosce quotidiane che possono presentarsi. Fin da bambina ho giocato a volley ed amo troppo questo sport per poterne fare a meno. Spero di arrivare a giocare fino a 40 anni, rimanendo nell'ambiente anche quando avro' attaccato le scarpette al chiodo".
Che stagione è stata l'ultima alla Pantera?
"Non male nelle partite casalinghe. Purtroppo abbiamo sofferto fuori. In trasferta è venuto meno il clima emotivo relazionale di squadra ed anche gli schemi del nostro coach Andrea Pucci non siamo state capaci di attuarli nella maniera dovuta".
Una Pantera che prospetta un futuro ambizioso tramite il lavoro del direttore tecnico Arfavelli e la ritrovata ambizione di una società che rispecchia la storia vollistica di Lucca, essendo l'unica ad essere arrivata all'A2, in piu' dal 1962 generazioni di ragazze hanno indossato i colori azzurri con il sogno di arrivare un giorno alla prima squadra.
IL NUOVO CORSO
Non c'è ancora la firma contrattuale, ma si può prevedere un accordo di rinnovo almeno per una stagione per Debora Vanuzzo, l'attaccante più prolifica nell'ultima stagione, l'opposto che con tanta fatica è chiamato nel ruolo ad attaccare sia dalla prima che dalla seconda linea. Voci di mercato, ma anche qualcosa in più danno per scontato l'arrivo al Palamartini di coach Stefano Capponi. All'ex tecnico della Nottolini viene probabilmente concesso un contratto triennale, dopo undici anni trascorsi con buoni risultati a Capannori, con diverse partecipazioni in B1 e poi stranamente relegato al settore giovanile proprio nell'ultima stagione coincisa senza il suo operato nella prima squadra con la retrocessione in B2. Capponi è un tecnico di esperienza e profondo conoscitore di categorie. Con il suo arrivo sicuramente proporrebbe il rinnovo di contratto alla Vanuzzo, giudicandola un opposto che fa la differenza in categoria.
"Vorrei arrivare ad un risultato importante con questa squadra-conclude il mancino terribile della D", per regalare una gioia agli sportivi lucchesi, magari anche con la promozione in serie C perchè Lucca merita una categoria superiore per la sua storia e mi piacerebbe partecipare a questo progetto per lasciare dei buoni ricordi di me se un giorno saremmo costretti a separarci. Al momento però non sono stata avvicinata dal vertice per parlare di un mio eventuale rinnovo del contratto anche se sto notando l'interesse per acquisire nuovi cartellini. Il mio contratto era per una stagione, quella portata a termine, una stagione che per me è iniziata in ritardo a metà novembre a causa di un infortunio con microfrattura al piede."
Debora, in effetti nell'ambiente è considerata un lusso per la categoria, perchè ha struttura fisica, grande tecnica e velocità ma poi è un mancino di esperienza che sa direzionare la palla con la testa per inseguire un obiettivo. Ha già diverse richieste ma lei spera di poter rimanere a San Marco, vicino alla sua sede lavorativa con il suo immancabile impegno sportivo che le dà energia per continuare a studiare i processi fisico-chimici che trasformano nel tempo la terra, ritagliandosi anche un po' di spazio nel dedicarsi a fare la hostess con successo ad eventi di diversa natura perchè anche nelle foto riesce a dare un'impressione realistica che non muta la sua espressione visiva.