In un freddo ma soleggiato 26 novembre al Campo da rugby Romei c'è stata una grande festa dedicata al settore femminile. La società del Rugby Lucca ha organizzato, con il sostegno della Federazione Italiana Rugby (FIR), la giornata “No ragazze?! No rugby”, un progetto FIR per promuovere l'educazione nello sport e combattere qualasiasi forma di discriminazione, con particolare attenzione alla parità di genere.
Sebbene i numeri dei club di rugby siano in aumento, molto spesso le piccole società si ritrovano a fare i conti con uno scarsa visibilità del movimento. Se questo è vero in generale, il rugby femminile si trova ad affrontare un ostacolo in più: quello culturale. Sono ancora poche le bambine e le ragazze che si approcciano a questo sport, ritenuto “maschile” e “non adatto” a giocatrici. I successi della nazionale femminile in realtà dimostrano il contrario: il rugby è per tutti e tutte. La FIR vuole dare un segnale forte e ha tra i suoi obiettivi quello di coinvolgere quante più giovani possibile e diminuire il gender gap. La società lucchese ha dimostrato negli anni di avere sul tema della crescita del movimento femminile una forte sensibilità e non è un caso che sia stata scelta per ospitare questo evento.
Gli eventi in programma hanno coinvolto bambine, ragazze e donne di ogni età. La giornata si è infatti aperta con un raduno regionale delle categorie Under 14, 16 e 18, gestito dai tecnici federali. Occasioni di crescita importanti per le giovani atlete, che hanno occasione così di confrontarsi con numeri ampi e di farsi notare dai tecnici per future convocazioni nazionali. Anche le bambine Under 10 e Under 12 hanno avuto il loro momento: se normalmente le squadre fino a 12 anni sono miste, è utile far vivere a queste piccole atlete un contesto che sia solo femminile. Infine Lucca ha ospitato la seconda tappa di Coppa Italia. La squadra Seniores lucchese ha affrontato Gispi Prato e Colle Valdelsa. Purtroppo le rossonere faticano a trovare una buona intesa, data la squadra ancora un po' acerba (molte le ragazze appena salite dalle giovanili), ma nel complesso le ragazze di Cinquini e Pollacchi hanno ampliato il loro bagaglio rugbistico, obiettivo primario per una squadra giovane.
A seguito di ogni incontro sul campo le ragazze hanno partecipato alle attività proposte dalle formatrici e le psicologhe di Terre des Hommes, che hanno fatto luce sui temi delle diseguaglianze di genere e hanno portato “in campo” una riflessione collettiva a partire dalle esperienze che le giocatrici hanno trovato nel loro vissuto. Il confronto è avvenuto anche con i genitori e con gli educatori con lo scopo di creare sempre migliori metodi di approccio allo sport femminile e al rugby in particolare.
Data la vicinanza alla giornata del 25 novembre, giornata per l'eliminazione della violenza sulle donne, e proprio per la forte risonanza degli ultimi, tristi, fatti di cronaca, la società ha deciso di coinvolgere alcune importanti realtà del territorio, Centro Antiviolenza Luna e Croce Verde, che quotidianamente si impegnano ad aiutare donne vittime di violenza. Le operatrici hanno presentato il loro lavoro e sono rimaste a disposizione durante tutta la mattina per chiunque avesse bisogno di informazioni più specifiche. Un tema particolarmente sentito anche dalle atlete stesse: le ragazze sul campo hanno infatti inaugurato il match con un minuto di rumore, per ricordare le donne vittime di violenza.