Sale la preoccupazione dell'AIA per il reclutamento di giovani arbitri di calcio a livello nazionale con inevitabili riflessi anche nella sezione "Mario Gianni" di Lucca. È forte l'impegno di Antonio Ruffo, in carica dal 2012, per invitare i ragazzi a frequentare i corsi di formazione, seguendo le istruzioni nella sede di Antraccoli sugli stessi che si articolano su due percorsi, uno teorico e uno tattico-tecnico ed è riferito alla fase didattica sui comportamenti da adottare in campo.
" Fra i giovani-dice Antonio Ruffo- non c'è tanta cultura sportiva. I ragazzi che iniziano a fare l'arbitro si impauriscono ed invece questa è una attività sportiva di crescita. Specialmente da giovani nel mondo dilettantistico le partite possono essere oggetto di controversie fra arbitro, giocatori e allenatori con conseguenti commenti critici che possono portare a sanzioni pesanti da parte delle autorità sportive. Tanti reggono il colpo, altri si impauriscono e smettono di arbitrare. Voglio dire che invece i giovani dovrebbero superare questo impatto turbolento, perchè fare l' arbitro favorisce la crescita cognitiva e di abilità sociale nella crescita di loro stessi, con il vantaggio che fino ai 19 anni possono esercitare due funzioni: sia dirigere una partita che giocare in una squadra di calcio. Poi superata questa soglia di età devono scegliere quale strada intraprendere."
Ma questi ragazzi, che già hanno impegno con gli studi vengono retribuiti nel dirigere una partita?
"Connettere i due impegni è sicuramente sacrificio ma ripeto, crescendo saranno felici di averlo fatto. Certo che vengono rimborsati per ogni partita e diciamo pure che se un giovane arbitra quattro volte in un mese riceve la "paghetta" di fine mese che abitualmente viene lui consegnata in famiglia. Se mai il fatto di poter competere a livello sportivo su due fronti, perchè alcuni giocano in una squadra ed arbitrano, non viene ben visto dalle società calcistiche che investono sul giovane tempo e denaro, ma questa mossa dà l'opportunità al ragazzo di fare una scelta più autonoma sapendo dare più ascolto alle emozioni vissute ed alla maggiore età avrà gestito meglio anche le sue paure".
LE PARTITE ARBITRATE DALLA SEZIONE "MARIO GIANNI"
"Anche dal Miur (Ministero dell' Istruzione e del merito)-prosegue Ruffo- è stato di recente siglato un protocollo sullo sport dell'arbitro inteso come attività formativa sportiva e di crescita caratteriale, quindi importante come figura di comportamento dell'individuo. Dalla nostra sezione vengono inviati i tesserati ad arbitrare dalla seconda categoria ai giovanissimi, quindi abbiamo un'ampia fascia territoriale da coprire".
Per il futuro del calcio è necessario sostenere queste sezioni dell'Aia anche perché senza arbitri non si gioca a calcio. Le giacchette nere, oltre tutto, rispetto ai calciatori sono quelle meno retribuite. Sbagliano è vero, come i calciatori quando sbagliano un gol facile. Gli errori andrebbero però accettati senza fare drammi e sceneggiate: addirittura quante volte nel calcio professionistico neppure il Var riesce con precisione ad esaminare se l'arbitro ha veramente sbagliato? Se a volte rimangono incertezze non chiarite nemmeno dai mezzi tecnologici, figuriamoci se non può sbagliare l'occhio umano nel decidere in una frazione di secondo....
IL 28 GIUGNO GRANDE FESTA AL "REAL COLLEGIO" PER L'85° DELLA FONDAZIONE
Per Antonio Ruffo quindi una vita trascorsa nel mondo arbitrale. Con il fischietto in bocca ha calcato i terreni di giuoco dal 1976 al 2009. Trentatre anni prima di passare alla gestione della "Mario Gianni". Un consiglio direttivo che comprende anche il vice presidente Leonardo Bertoncini, il segretario Nicola Lazzareschi ed il cassiere Leonardo Massa. Quest'anno ricorre l'85.o anno di fondazione dell'Aia di Lucca, un evento che verrà celebrato nella giornata del 28 giugno al Real Collegio di Lucca con una manifestazione articolata. Si aprirà alle ore 18 con un convegno alla presenza di ospiti illustri fra i quali sono annunciati l'ex arbitro Pierluigi Collina, attualmente iscritto all'Aia di Viareggio, il designatore attuale degli arbitri di serie A e B Gianluca Rocchi, l'arbitro attuale Daniele Orsato, eletto nel 2020 dall'IFFHS miglior arbitro del mondo e Carlo Pacifici, attuale presidente dell'Associazione nazionale arbitri. Seguirà la consegna del Premio Città di Lucca ed una cena di Gala alla presenza delle Istituzioni locali.