Lo specialista in randonnée di Marlia Bike Paolo Bianchini continua a far parlare di sé e delle sue imprese. Collezionista di brevetti, dal 2012 ad oggi ne ha conquistati una cinquantina, azzurro dell'Audax Randonneur Italia, rilascia dichiarazioni a La Gazzetta di Lucca sulla sua ultima esperienza vissuta portando a termine la Super Randonnée Alpitica con partenza ed arrivo a Cumiana, piccolo comune di 8 mila abitanti che si estende in provincia di Torino dalla bassa pianura pinerolese fino alle montagne. Partendo sabato 26 giugno alle ore 6 dalla piazza centrale della piccola cittadina ha percorso con la sua bicicletta da corsa in solitudine 617 chilometri in 43 ore con un dislivello di 14200 metri, tagliando il traguardo del lungo percorso lunedi 28 giugno all'1 di notte. Nei due giorni una sola sosta la sera del 26 per il tempo di una cena e poi sempre sui pedali senza dormire. Per i più è una impresa molto difficile ed impensabile, non certo per l'atleta montemagnese abituato anche a distanze molto più lunghe. Quello che impressiona non sono soltanto i chilometri percorsi, quanto i valichi che ha dovuto affrontare: Col de l'Iseran che con i suoi 2770 metri è il valico più alto d'Europa, Colle della Maddalena, Col du Télégraphe, Col du Galibier, Colle dell'Izoard e Colle dell'Agnello. Bianchini è attratto da sempre dalle grandi montagne, dalla magica atmosfera di una natura ancora incontaminata. Una volta da quelle parti carica le sue energie tra le vette in alta quota vincendo progressivamente la paura della solitudine e della notte scorgendo a tratti la strada dalla luce del suo fanalone, ma il sogno di portare a termine l'impresa è per lui irrinunciabile. La sua resilienza e la motivazione unite ad una buona condizione fisica hanno ancora una volta il sopravvento. " In quei due giorni stavo veramente bene. Per fortuna il tempo mi ha aiutato anche se la sera faceva freddo e dovevo frugare nello zainetto dell'intimo un maglione. Ho seguito il tracciato da percorrere dal mio navigatore e mi sono affidato all'approccio cognitivo che ho ormai da tanti anni con questo tipo di manifestazioni che richiedono una preparazione mirata all'impegno ed al sacrificio che fanno da tanto tempo parte delle mie volontà".
IL FASCINO DEL GALIBIER
Per fare le imprese di Bianchini si deve avere anche una certificazione medica sullo stato di salute ed all'Alpitica quest'anno i partecipanti scelgono la data a livello personale per le disposizioni sul distanziamento sociale imposte anche a livello dilettantistico contro il covid 19. Lo stato di salute e la predisposizione all'altura sono importanti perchè i concorrenti devono far fronte alla riduzione della pressione atmosferica con l'aumento delle pedalate in quota. Ma dei valichi alpini quale l'ha affascinato di più? " Sicuramente-risponde prontamente-il Col du Galibier. Si raggiungono a tratti pendenze anche dell'11%. Da lassù si scorge una panoramica mozzafiato dei paesaggi, sembra di essere su una nuvola e si vive una magica atmosfera. E' indescrivibile la bellezza di quei posti, come anche il Colle delle Finestre, il Moncenisio, il Sestriere. Mi venne in mente l'impresa di Pantani al Tour del 98 ed anche se a livello dilettantistico percorrendo queste strade si ha una dimensione sul valore del ciclismo e sulle emozioni che può trasmettere ai praticanti ed agli sportivi." Il Galibier fu infatti la rampa di lancio per Marco Pantani quando nella 15.a tappa del Tour de France 1998 fece il vuoto in una delle sue più straordinarie giornate, strappando la maglia gialla a Juan Ulrich e andando a conquistare il Tour de France dopo aver vinto il Giro d'Italia. Tornando all'Alpitica, organizzata dalla piemontese Barbara Toscano tesserata per il G.S. Nervianese di Milano, Bianchini è stato il secondo brevettato di quest'anno, preceduto di pochi giorni dal mezzomerichese Carlo Magnaghi del G.C. '95 di Novara. Bianchini il 3 luglio ha festeggiato il 47.o compleanno. "Mi sono fatto un bel regalo-dice-per aver ottenuto il brevetto di un percorso così bello ed affascinante come l'Alpitica".
L'ORGOGLIO DI MARLIA BIKE ED I PROSSIMI IMPEGNI DI BIANCHINI
L'Alpitica è l'ultimo percorso brevettato del 2020 per Bianchini che assieme ad alcuni amici sta valutando l'idea di disegnare un tracciato da ufficializzare per il prossimo mese. Livorno-Venezia e ritorno. Due giorni in bicicletta con partenza da Piazza S.Marco di Livorno ed arrivo a Piazza S.Marco di Venezia. All'andata il tratto Porrettana-Bologna-Venezia ed il ritorno a Livorno costeggiando l'Adriatico ma includendo anche il Passo del Muraglione. Non può proprio stare fermo, anche ieri da solo ha percorso 300 chilometri fra Toscana ed Emilia. Bianchini è un fiume in piena anche in tempo di coronavirus, una pandemia che purtroppo ha penalizzato fortemente gli impegni dei bikers di Marlia Bike. Una annata storta per tutto il ciclismo dilettantistico ed amatoriale ma il presidente Amedeo Bandoni si può comunque godere le imprese del suo tesserato atleta montemagnese.