Per il pluricampione paralimpico Stefano Gori è tempo di scherma ed anche in questa sua nuova disciplina, che iniziò a praticare sei anni fa frequentando la palestra dell'ITI sotto l'insegnamento del maestro Roberto Tarfano, sta facendo progressi nelle sue prime gare. Nell'ultimo weekend si è classificato al decimo posto nella 2.a prova dei campionati nazionali FIS riservati alla categoria non vedenti che si è tenuta all'Accademia della scherma "A. Felli" di Busto Arsizio. L'atleta lucchese che gareggia per la TBB di Lucca con la spada, si è presentato al grande appuntamento assieme ad Antonella Binetti per difendere i colori lucchesi. Si è visto in pedana un atleta tonico, molto migliorato rispetto alle sue ultime uscite sia nella resistenza, sia nell'agilità. Ancor migliore il risultato di Antonella Binetti, residente a Torre del Lago, che è riuscita a conquistare il terzo gradino del podio. Entrambi avevano comunque già ottenuto a Massa nel dicembre scorso il pass per la fase finale dei campionati non vedenti in programma a San Lazzaro di Savena dal 10 al 12 maggio.
"La scherma è uno sport nobile-dice il campione lucchese-ed iniziai a praticarla per ottimizzare la mia condizione fisica, perchè sulla soglia dei 64 anni non sono più giovane e questo sport mi aiuta a tonificare i muscoli ed a ritardare l'invecchiamento. Continuando ad allenarmi ho fatto progressi nel tempo, nella misura e nella velocità. "
Quanto sta influendo nelle sue prestazioni l'allenatore Tarfano?
"Molto. Lui ha una personalità equilibrata e sa miscelare negli insegnamenti le qualità tecniche, educative e comunicative. Insegnare ad un non vedente come me non è una cosa facile ed aumenta sicuramente le difficoltà ma Tarfano è armato di pazienza e riesce a darmi fiducia, soffermandosi continuamente sui miei errori, come a Busto Arsizio, quando dopo la prima uscita ero sesto in classifica, scivolando nell'ultima gara al decimo posto, anche se ho avuto la soddisfazione di classificarmi meglio delle diverse volte campione italiano della specialità Roberto Realdini".
Con 207 titoli italiani fra Fispes, Libertas e Fidal di atletica leggera, è lei il baronetto dello sport lucchese. Un grande esempio per i giovani che si apprestano a fare sport ed a conquistare le prime vittorie.
"Sono orgoglioso dei miei risultati ed anche, se è vero, di rappresentare un esempio per i giovani mi sento ancora più realizzato. Innanzitutto per emergere in qualsiasi disciplina sportiva gli atleti devono esercitarsi con tanta passione e non disdegnare duri allenamenti che sono la chiave che porta al successo. Importante il lavoro degli allenatori nello sviluppare la loro passione aiutandoli a rafforzare la loro identità e autostima, caratteristiche essenziali non soltanto nello sport ma anche al di là nel loro sviluppo della vita quotidiana".
Da campione nelle specialità di atletica leggera, dalle gare veloci ai lanci, Stefano Gori ha fatto centro con il colpo rapido di punta, diventando anche un tiratore di scherma. Per farlo, alla sua veneranda età, si allena a testa bassa e coltivando la continua fame di vittoria. Con la medaglia al collo si sente realizzato ed appagato del suo costante impegno, cercando sempre di migliorarsi come a Busto Arsizio.
A MARZO A PIACENZA LA TERZA FASE
La TBB Scherma Lucca sarà di nuovo in pedana nella terza fase dei campionati nazionali non vedenti FIS presso la Sala d'Armi "Bruno Polidoro" di Piacenza dal 21 al 24 marzo. Con la qualificazione già in tasca per la fase finale di San Lazzaro, Stefano Gori e Antonella Binetti saranno sicuramente più tranquilli anche se c'è da giurarsi metteranno il loro massimo impegno per puntare ancora una volta al podio.
GLI IMPEGNI CON LE SCUOLE
I troppi impegni non avevano consentito a Stefano Gori di allenarsi adeguatamente per i campionati italiani paralimpici di atletica leggera che si sono svolti ad Ancona nella seconda decade di gennaio, dove avrebbe potuto conquistare, specialmente sui lanci, l'ennesima medaglia. Si intensificano intanto i suoi appuntamenti con gli studenti delle scuole, che lo vedranno impegnato in varie parti della Toscana in questo mese. "Non c'è prova difficile che non possiamo superare" , questo è il suo motto e detto da lui che ha lottato e lotta tutti i giorni fra tante difficoltà ci si può credere.