Sport
Prime conferme nel Basketball Club Lucca
In casa del BCL le conferme per la prossima stagione iniziano con quelle dello staff, l'elemento, la struttura o meglio, l'ossatura essenziale con la quale si va…

GT Pratofiorito, si conferma Panariello
Splendida edizione del Gran Tour del Pratofiorito, la new entry del calendario della Coppa Toscana Mtb che ha Bagni di Lucca ha portato oltre 300 biker a confrontarsi sui suoi sentieri

Il Basketbal Club Lucca, saluta e ringrazia Fabio Lippi
Fabio si era aggregato al BCL 5 anni fa poco più che ventenne facendosi notare da subito per la dedizione e la smisurata voglia di fare sempre di più e bene

Torretta Bike sulle orme dei briganti: nuova avventura per il gruppo sportivo di Porcari
Una nuova impresa, tra storia, fatica e spirito di gruppo. Il team Torretta Bike di Porcari è pronto a rimettersi in marcia – o meglio, in sella – per il suo ventiseiesimo tour estivo

Il Basketball Club Lucca alza ancora il livello di qualità e professionalità del proprio settore giovanile
Andrea Ierardi è il primo nuovo innesto per le prossime stagioni nell'ambito del progetto che il BCL sta di anno in anno portando avanti con determinazione per migliorare, far crescere e dare maggiore visibilità al settore giovanile

Nuovo arrivo in casa Le Mura Spring
Le Mura Spring firma Sara Ceccarini, play di 165cm, 26 anni. Arriva a Lucca dopo 8 stagioni da protagonista nel Jolly Acli Livorno, 293 gare sempre tra serie…

Futsal Lucchese, fissato per il 10 luglio il prossimo stage dedicato alle giovanili
Proseguono gli stage organizzati dalla Futsal Lucchese, in concomitanza con…

Un nuovo appuntamento con gli sponsor per la prima squadra del Basketball Club Lucca
Questa volta gli onori di casa, presso L'antica trattoria Stefani li ha fatti Sergio Torchia non che CEO della C.L.T. Logistica, ma anche e soprattutto dirigente del BCL e grande amico

BCL, Tommaso Tempestini appende le scarpe al chiodo
Tommaso Tempestini appende le scarpe al chiodo. Una frase negli anni diventata iconica che esprime in quattro parole un'intera vita dedicata allo sport. Difficilmente viene usata per i comprimari, è invece diventata quasi un riconoscimento dedicata ai campioni

Ottimi risultati per gli atleti della Virtus ai campionati italiani Allievi di atletica
Un’ottima prova da parte di tutti gli atleti impegnati, una splendida esperienza di gruppo e un nuovo importante record sociale. Questo il bilancio dei Campionati italiani individuali Allievi…

- Scritto da Redazione
- Sport
- Visite: 118
C'era molta preoccupazione in vista dei Campionati del Mondo su strada per il campione lettone Viesturs Luksevics, investito in allenamento una settimana fa a poche ore dal Giro dell'Appennino.
Le condizioni dell'atleta di Amore e Vita – Prodir in questi giorni non erano certo delle migliori, ed il forte dolore alla gamba - infortunata nell'impatto con la moto – purtroppo non pareva diminuire. Riposo assoluto ed antidolorifici hanno però fatto la sua parte e con tanto coraggio, seppur non nelle condizioni top come si era prefissato, il coriaceo ciclista lettone ha deciso di correre, e quindi domani sarà al via nella prova in linea professionisti della rassegna iridata in fase di svolgimento a Imola.
Un'audace prova d'orgoglio da parte dell'esperto Luksevics, vincitore di due gare in questo 2020 che a prescindere dal risultato finale meriterà un grande applauso per aver tenuto duro e deciso di onorare i colori della propria nazione e della propria squadra nella corsa più importante della stagione.
"Sono molto dispiaciuto per quanto mi è accaduto. Ero in buone condizioni, avevo appena vinto il campionato nazionale ed era mia intenzione fare un bel mondiale per onorare la mia terra, la mia squadra Amore e Vita – Prodir che da tanto crede in me, e l'Italia che ormai è diventata la mia seconda casa" spiega Luksevics.
"Purtroppo fa parte del gioco, noi ciclisti ci alleniamo ogni giorno su strade trafficate e pericolose e può capitare di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Se questo incidente non fosse avvenuto, avrei potuto fare una bella prova, ne sono certo. Ma con i se non si va da nessuna parte e di certo non intendo piangermi addosso. Darò ugualmente il massimo, anzi di più, e se avrò dolore cercherò di non mollare finché non mi rimarrà niente dentro. La grinta non mi manca e non ho mai avuto paura di affrontare le sfide importanti. Quindi non vedo l'ora di attaccarmi il numero sulla schiena domani e magari provare ad andare in fuga e mettermi il luce in un modo o nell'altro" conclude il campione lettone.
Al seguito della corsa saranno presenti a sostenere il loro atleta anche patron Ivano Fanini insieme ai D.S. Marco Zamparella e Maurizio Giorgini.
Dunque tutto è pronto per una giornata che si preannuncia memorabile, con campioni del calibro di Nibali, Van Aert, Pogacjar, Roglic, Valverde ed altri, determinati più che mai a dare spettacolo e succedere al danese Mads Pedersen, in una stagione a dir poco unica e speriamo irripetibile a causa del Coronavirus.
"Sarò sulle strade di Imola a fare il tifo per il nostro Luksevics, e per la nazionale italiana – commenta Fanini – una maglia iridata l'abbiamo già portata a casa con un immenso Filippo Ganna e per questo voglio congratularmi con il Presidente Di Rocco, con il CT Cassani e con tutto lo staff azzurro che sta lavorando in maniera esemplare. Adesso non ci resta che sperare in Nibali per chiudere in bellezza questa particolare rassegna iridata salvata in extremis dal nostro paese che si meriterebbe di vedere dopo tanto un atleta azzurro in maglia di campione del mondo. Le possibilità ci sono, ma occhi puntati anche su un mio ex atleta, il canadese Mike Woods che alla Tirreno volava e che su un percorso di questi potrà essere sicuramente uno dei principali favoriti. Nel caso non dovesse trionfare un italiano, spero proprio che vinca lui".
- Scritto da Redazione
- Sport
- Visite: 214
Fondamenta, piano terra e primo piano, questa in sostanza la metafora che ha usato coach Tonfoni per descrivere la prima prova sul campo di un roster costruito a tempo di record e con un età media molto bassa.
Partiamo dal risultato, anche se generalmente si mette in fondo alla pagina, lo "scrimmage" è terminato con la vittoria del Basketball Club Lucca sul Cus Pisa, 68 a 58, aggiungiamo che in alcuni momenti il vantaggio è salito fino al più venti, ma tutto sommato dice poco questa cosa, l'aver vinto è solo quel pizzico in più che ti da un po' di morale.
Tornando alla metafora del coach, i ragazzi in questo primo mese hanno iniziato a impastare cemento e rovesciarlo negli scavi delle fondamenta e lo "scrimmage" di ieri ( 25 settembre ) è servito a verificare se il cemento iniziava a solidificarsi e a diventare una buona base sul quale costruire una vera casa.
Diciamo subito che il primo strato di cemento ha retto e la prova fornita si può definire positiva, in campo si sono viste alcune conferme, come Barsanti, sempre micidiale e implacabile dalla distanza, Russo bravissimo nel districarsi agevolmente tra gli avversari, la solidità realizzativa di Pierini, un Simonetti molto determinato, sempre proteso a fare breccia nella difesa avversaria.
Poi ci sono i nuovi e si è notata la velocità di Lippi, l'energia di Spagnolli, la robustezza di Di Sacco ed infine i giovani, qualcuno di loro aveva giocato lo scorso anno un paio di minuti sui campi della B per gli altri era il debutto e un po' di emozione e tensione si percepiva, ma sono bastati pochi minuti per superare l'impasse iniziale e vederli tirare fuori una bella grinta e voglia di far bene.
Certamente non sono tutte "rose e fiori" c'è molto da lavorare, in campo ci sono stati dei buoni momenti in cui si sono costruite delle belle azioni ed egregiamente finalizzate, ma ci sono stati anche momenti di confusione, qualche palla persa di troppo, qualche errore nel realizzare da sotto, però alla fine di questa partitella, dobbiamo dire che i ragazzi ci sono sembrati tutti di prima qualità e sicuramente coach Tonfoni saprà con il tempo esaltarle maggiormente e creare un gruppo amalgamato capace di dare prestazioni di tutto rispetto
E adesso torniamo ai lavori in corso di Tonfoni
"Siamo sempre un cantiere aperto per cui in questo momento c'è ancora da mettere le fondamenta, c'eravamo dati pochi obiettivi, anche non semplici, ma diciamo raggiungibili ho chiesto di mettere intensità e pressione difensiva per cercare poi di stendersi in attacco, le cose sono consequenziali, infatti, quando ci siamo riusciti, un po' troppo a sprazzi però, abbiamo espresso la migliore pallacanestro, quando siamo stati un pochino più remissivi in difesa abbiamo di conseguenza faticato in attacco.
Ho fatto anche degli esperimenti per avere delle risposte, abbiamo ruotato tutti i quattordici giocatori, sono soddisfatto perché anche i ragazzi molto giovani si sono fatti trovare pronti per cui diciamo che come prima uscita è positiva consapevoli del fatto che dobbiamo ancora costruire le fondamenta, il pianterreno e tutti gli altri piani."