In realtà più che la Lucchese, ad essere con il fiato Lucchese sono i suoi tifosi e questa amministrazione comunale. E non certo per ragioni calcistiche o, almeno, non soltanto per quelle. Entro stasera la nuova società - ma quale? - dovrà versare circa 700 mila euro tra stipendi, con tributi e altri oneri. Come può un sodalizio che vanta un capitale sociale di poche migliaia di euro saldare una somma simile?, ma anche se dovesse farlo, cose che dubitiamo anzi, siamo certi che non farà, come potrà accollarsi gli oltre tre milioni di euro di debiti che la Lucchese di Bulgarella si è trascinata dietro? Appare evidente che siamo, ormai, alla frutta se non, addirittura, al conto. L'amministrazione comunale che aveva appoggiato costantemente il gruppo Bulgarella, è profondamente preoccupata. Soprattutto perché è stata presa, letteralmente, per il culo.
L'interlocutore unico del comune di Lucca è stato sempre il gruppo Bulgarella e, nella fattispecie, Ray Lo Faso, direttore generale del Gruppo Bulgarella nonché dirigente al vertice della società rossonera. Ebbene, all'amministrazione non è arrivata nemmeno una virgola sulla cessione della società così come la Sanbabila di Milano non ha comunicato alcunché. E analoga cosa ha fatto la nuova società a cui la Sanbabila ha ceduto.
La cosa clamorosa è che il comune di Lucca ha tutt'ora in essere la concessione dello stadio a favore del Gruppo Bulgarella e niente sa di questi ultimi soggetti visto che Lo Faso non ha nemmeno risposto alle Pec di richiesta informazioni. Il comune vanta anche crediti sia per la concessione medesima che non è stata pagata sia per altri crediti di varia natura. Infine, non sa che fine farà l'impianto di Saltocchio che risulta di proprietà di Bulgarella, ma che, adesso, non si capissce di chi sia.
Una situazione surreale, già vissuta a Lucca purtroppo e che lascia aperta una voragine nella quale rischia di precipitare il calcio di una città intera.
L'assessore allo sport Fabio Barsanti che a Bulgarella ha concesso fiducia, sta mantenendo un profilo basso anche perché ne va delle fortune elettorali dell'amministrazione. Il sindaco attende e intanto si muove solo con atti ufficiali, ma crediamo che non serva granché.