A dispetto della sua giovane età, stiamo parlando infatti di un classe 1998, con l’ingaggio di Salvatore Molinaro il direttore sportivo Deoma ha consegnato a Francesco Monaco un giocatore dal rendimento affidabile per la C. Nativo di Cosenza, il duttile attaccante arriva a Lucca dopo un graduale percorso di crescita a partire dall’Eccellenza calabrese con l’Acri per arrivare fino ai professionisti. Il vivaio del Catanzaro, Palmese in D e le ultime due stagioni nella Viterbese sono state le altre tappe di un calciatore che approda in un club del calibro della Lucchese con l’obiettivo di continuare a migliorare insieme e di regalare tante soddisfazioni ad una piazza che ha fame di grande calcio.
Impiegabile sia come esterno d’attacco che come seconda punta, ruolo ricoperto per la prima volta in quel di Viterbo, Molinaro ha tutte le caratteristiche per diventare un prezioso jolly offensivo a disposizione del tecnico rossonero.
Quando è nata la trattiva che ti ha portato a Lucca?
Devo dire che si è svolto tutto rapidamente dal momento in cui ho avuto il primo contatto con il direttore sportivo Daniele Deoma. Mi ha fatto molto piacere sapere che il direttore fosse sulle mie tracce da qualche mese; quando una piazza come Lucca chiama, risulta difficile dire no. Prima di firmare ho parlato con Lionetti, mio compagno di squadra già ai tempi del Catanzaro, che mi ha descritto sia la città che la tifoseria, una delle più calde di tutta la categoria sempre a fianco della squadra. Non vedo l’ora di poter giocare di fronte a loro.
Da dove è partita la tua carriera calcistica?
Sono cresciuto nel vivaio del Catanzaro arrivando sino alla Berretti. La prima esperienza con il calcio dei grandi risale ai sei mesi disputati, dal gennaio al giugno 2017, in Eccellenza con la maglia dell’Acri dove ho realizzato sei reti. Nella stagione successiva sono approdato in D nella Palmese collezionando 32 presenze e otto gol, un’annata che mi valse l’approdo nell’Avellino, club che all’epoca militava in B. Purtroppo da lì ad un mese il team irpino fallì, rimanendo così svincolato prima di essere acquistato dalla Viterbese.
C’è un calciatore a cui ti ispiri?
Potrebbe essere scontato come nome, ma certamente il mio giocatore preferito è Cristiano Ronaldo
Puoi ricoprire più ruoli sul fronte offensivo. Quale schema esalta di più le tue caratteristiche?
Nascendo calcisticamente come esterno d’attacco, sia a destra che a sinistra, mi trovo molto bene nel 4-3-3 però apprezzo anche altri moduli. Nella passata stagione, ad esempio, nella Viterbese sono stato impiegato come seconda punta in un 3-5-2. È un ruolo che mi piace visto che vedo più da vicino la porta avversaria. La stagione 2019-2020 è stata positiva per il sottoscritto (4 gol e tre assist in 23 match nda); peccato per la conclusione anticipata del torneo perché avrei potuto ritoccare il mio bottino personale. Spero vivamente di riuscirci già quest’anno con la Lucchese.
Qual è stato il primo approccio con i tuoi nuovi compagni?
Ne parlavo proprio nei giorni scorsi con Benassi e Cruciani, i “senatori” della squadra, di come ho trovato un gruppo veramente molto unito. Non è un aspetto da sottovalutare considerando che, a parte i riconfermati del passato campionato, in tanti siamo arrivati da poche settimane. Lo stesso posso dire per mister Monaco che si prodiga sempre nel dare i consigli riguardo a dove migliorare e come correggere alcuni errori.
Verosimilmente la Lucchese verrà inserita nel girone A: quale sono le differenzi maggiori che ti aspetti rispetto al girone C?
Francamente non saprei poiché se dovessimo essere inseriti nel gruppo settentrionale, per me sarà la prima volta. Difficile dire quindi dire, a priori, cosa mi troverò di fronte: certamente il girone C aveva un alto tasso di agonismo. Ci confronteremo, comunque, con piazze blasonate come del resto è Lucca. Non vedo l’ora di cominciare finalmente questo campionato.