Una doccia fredda? Ad essere onesti, più che fredda oseremmo dire gelata, se non, addirittura, e per andare incontro ai nostri trascorsi labronici, marmata. Nessuno, a dire la verità, si aspettava quello che sindaco e assessore allo sport hanno comunicato pochi minuti fa nel corso di una conferenza stampa convocata all'ultimo istante presso la Sala Biblioteca di Palazzo Santini ed approfittando della pausa 'pranzo' del consiglio comunale fiume attualmente in corso nella medesima location.
In parole povere, ma facilmente comprensibili anche cosiddetta e, un tempo famosa, casalinga di Voghera, il nuovo stadio per il quale erano piovuti annunci e immagini grafiche di notevole rilievo e bellezza, non si farà più. Almeno per il momento, e non si sa quanto, paradossalmente, questo momento durerà.
Fabio Barsanti non ha nascosto la realtà dei fatti spiegando, incalzato anche dalle domande dei cronisti, che gli uffici comunali e la società incaricata di valutare la sussistenza degli elementi economico-finanziari hanno, di fatto, bocciato il progetto definitivo presentato da coloro i quali si erano assunti l'impegno e l'incarico di realizzare la nuova struttura. In sostanza, da quando, circa 14 mesi fa, era stato presentato il progetto di fattibilità che aveva ottenuto il via libera dalla conferenza dei servizi e dal consiglio comunale per quel che riguardava il pubblico interesse, non è stato fatto niente di quanto si sarebbe dovuto fare.
Adempimenti tecnici relativi alla viabilità, alla sostenibilità sotto vari spetti dell'impianto, requisiti economici-finanziari non sono stati portati avanti e il progetto definitivo non ha avuto quelle migliorie e quei ritocchi che sarebbero stati e sono tuttora indispensabili affinché lo stesso progetto sia, come richiesto, di effettivo pubblico interesse. Ad esempio, l'assessore allo sport ha fatto riferimento alla questione parcheggi sottolineando come, secondo quanto presentato dai proponenti, per due volte al mese, ossia durante le gare casalinghe della Lucchese, in pratica tutti i parcheggi esterni o quasi sarebbero dovuti rimanere a disposizione della società rossonera che avrebbe incassato i proventi e tali proventi sono stati inseriti nel rendiconto economico-finanziario. Il comune, tuttavia, sia per motivi logistici, ma soprattutto di pubblica utilità, non poteva e non può certamente accettare una cosa del genere.
Ma non è soltanto questo. Sia il sindaco che l'assessore hanno aggiunto, supportati dall'intervento del dirigente comunale Antonella Giannini, che manca anche il parere della soprintendenza assolutamente indispensabile e condizione ineluttabile per avere l'assenzo definitivo. Ma, allora, la domanda è una sola: perché questa inattività di fondo per un progetto che, a parole, tutti, comune compreso, volevano complimentandosi reciprocamente mentre, nella realtà, non è stato fatto pressoché nulla di quanto serviva? Dopo il parere dei due organi sul progetto definitivo, la parte che ha presentato il documento avrà un brevissimo lasso di tempo per "contestare" e dimostrare le proprie ragioni, ma se non sono stati sufficienti 14 mesi per farlo prima, rimane piuttosto ardio pensare che ci si possa riuscire adesso.
Barsanti ha voluto, però, tranquillizzare gli animi - il suo e quello dei tifosi rossoneri - dicendo che niente è perduto, nel senso che per lui Lucca ha bisogno di uno stadio adeguato e che, se non saranno questi i soggetti a realizzarlo, il comune provvederà, gradualmente, ad apportare quegli aggiustamenti che permettano alla struttura, alla Lucchese e ai suoi sostenitori di poter praticare ed assistere alle partite di calcio usufruendo di un impianto che sia, a tutti gli effetti, corrispondente alle esigenze di sicurezza e funzionalità.
Niente nuovo stadio, non ci sono i presupposti economici né tecnici: il comune prende atto che il progetto definitivo non ha i requisiti necessari di interesse pubblico
Scritto da aldo grandi
A.S Lucchese
22 Aprile 2024
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