"Il sogno di Don Chisciotte. La letteratura come necessità e riscatto". Appuntamento venerdì 21 marzo 2025 alle 18 a Villa Rossi (Gattaiola, Lucca) a ingresso libero, dove nell'ambito del ciclo "Incontri della Società dei Lettori" sarà presentato il nuovo saggio critico di Daniela Marcheschi, critica letteraria, studiosa di letteratura e antropologia delle arti, docente nelle Università di Uppsala, Salamanca, Firenze, attualmente in forza al CEG-Universidade Aberta di Lisbona.
Marco G. Ciaurro, presidente della Società dei Lettori, filosofo e scrittore, traduttore di Maurice Blanchot e autore, tra gli altri, di un saggio filosofico e critico sulla poesia di Francesco Belluomini,
laureato con uno dei più grandi filosofi italiani del dopoguerra, Aldo Giorgio Gargani, presenterà il volume, uscito a febbraio per Bibliotheka edizioni in Italia.
Ciaurro analizzerà il saggio alla luce dell'opera generale di critico letterario di Marcheschi e con una interpretazione di taglio filosofico,
partendo anche da alcuni elementi di "Crisi della ragione" (1979/2009) di Gargani.
"Che cosa avrebbe fatto Dante senza il sogno-visione di Beatrice fra le braccia di Amore, nel capitolo III della Vita Nova? – scrive Marcheschi -. E Freud avrebbe coltivato il sogno della psicanalisi di decifrare i sogni, come si fa con i geroglifici, senza leggere le letterature classiche? Che il sogno non possa essere considerato una vacanza del pensiero lo sa bene il lettore: se il sogno non fosse la vita stessa, un sentimento e un aspetto della realtà, perché mai leggere la letteratura? Perché mai fare critica?".
"Che cosa avrebbe fatto Dante senza il sogno-visione di Beatrice fra le braccia di Amore, nel capitolo III della Vita Nova? – scrive Marcheschi -. E Freud avrebbe coltivato il sogno della psicanalisi di decifrare i sogni, come si fa con i geroglifici, senza leggere le letterature classiche? Che il sogno non possa essere considerato una vacanza del pensiero lo sa bene il lettore: se il sogno non fosse la vita stessa, un sentimento e un aspetto della realtà, perché mai leggere la letteratura? Perché mai fare critica?"
"Noi leggiamo proprio per sentire e conoscere, per trovare e riconoscere finalmente chi sappia dar voce ai nostri sogni, alle nostre aspettative profonde - quelle più nobili e grandi, che ci ricongiungono alla comunità degli esseri e che aprono nuove possibilità al mondo e di rapportarsi al mondo".
Marcheschi, che è anche presidente dell'Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Lorenzini ed ha curato i Meridiani Mondadori di Collodi, Pontiggia e Rodari, domenica 23 marzo 2025 sarà anche ospite della Libreria Ghibellina a Pisa insieme a Sebastiano Mondadori per presentare "Un libro che divorerei – Pareri di lettura" (Palingenia editore), di Giuseppe Pontiggia, del quale Marcheschi ha scritto la presentazione.
Inoltre, nell'ambito delle attività programmate dalla Fondazione Dino Terra, lunedì 10 marzo al Polo del '900 di Torino è intervenuta nell'ambito dell'incontro "Il giornalismo salvato dagli scrittori-giornalisti?" con l'introduzione di Alberto Sinigaglia, prendendo spunto dai 5 volumi editi dalla casa editrice Marsilio (2017-2024) che la Fondazione Dino Terra, per impulso di Angelo Genovesi, ha finora dedicato al tema con aggiornamenti teorici degni di nota.
"È bello lavorare insieme per rinnovare un campo di studi sui quali pesano ancora non pochi pregiudizi crociani, che fanno accettare per buone anche classificazioni teoricamente insufficienti, se non errate, come quella di 'giornalismo letterario'", ha commentato Marcheschi che ha anche recentemente dato (13 marzo) due contributi a RAI-Radio 3: uno per Wikiradio "Le voci della storia" sul carteggio Montale-Solmi, l'altro per la trasmissione Fahrenheit per "Il libro del giorno", presentando "Antonio Fogazzaro, Fedele ed altri racconti", edito da Marsilio.