"Garantire che i procedimenti autorizzativi di impianti per il recupero e/o lo smaltimento dei rifiuti in corso di esame da parte della regione Toscana, come nel caso dell’impianto di Salanetti, proseguano il loro iter nel rispetto dei vincoli della pianificazione esistente al momento dell'avvio dei procedimenti medesimi, in particolar modo per quanto concerne il rispetto dei criteri escludenti, al fine di garantire la certezza del diritto per le comunità locali territorialmente interessate: questo è quanto il gruppo della Lega chiederà al consiglio regionale, affinché il limite di distanza di 200 metri dall'abitato previsto dal vecchio piano non sia aggirato attraverso la nuova normativa, che ben potrebbe servire a chi vuole l'impianto di Salanetti”.
Queste le parole di Massimiliano Baldini, consigliere regionale della Lega e membro della commissione ambiente. “Incontrando i rappresentanti dei comitati cittadini e le tante persone residenti a Porcari, Capannori e nella piana lucchese che sono venute a manifestare sotto il consiglio regionale a Firenze ho espresso loro vicinanza e solidarietà- prosegue- Mi auguro che il presidente della regione Eugenio Giani, l'assessore all'ambiente Monia Monni e tutto il consiglio regionale vogliano prendere in considerazione la proposta di emendamenti al piano presentata dalla Lega onde evitare che la comunità lucchese sia costretta a subire danni ingenti e profondamente ingiusti”.