La tradizionale e partecipata memoria di Santa Rita da Cascia, che nella nostra Città di Lucca è particolarmente venerata, e che si celebra secondo il calendario il 22 di maggio, quest’anno ricorre di domenica, giorno che per la Comunità dei credenti è il giorno del Signore. Così nella nostra Parrocchia del Centro Storico di Lucca la Festa di Santa Rita da Cascia è anticipata a sabato 21 maggio. Come è tradizione la nostra parrocchia fa memoria di santa Rita da Cascia con alcuni momenti di preghiera. Dallo scorso anno la memoria della santa “degli impossibili” ritorna nella chiesa di santa Maria Forisportam, dove fra l’altro è custodita la sua effigie.
La festa si terrà nella chiesa di santa Maria Forisportam, con questo programma e orario delle celebrazioni:
- dalle ore 9,00 alle 10,15 tempo per le confessioni
- ore 10,30 celebrazione eucaristica e tradizionale benedizione delle rose
- ore 12,00 recita del Regina Coeli
Nel proseguo della giornata e il giorno seguente omaggio alla santa, durante le celebrazioni liturgiche
Nacque Rita a Rocca Porena, paesello nei pressi di Cascia nell'Umbria, l'anno 1381. Era suo vivo desiderio di consacrare a Dio la sua verginità, ma i genitori vollero che si sposasse. Lo sposo era burbero e collerico, ma Rita, armata di pazienza, tutto seppe sopportare, ricambiando bene per male, senza che in diciott'anni di matrimonio la concordia venisse infranta in quella casa. Uomini pessimi le trucidarono il 'consorte. Ella, anzichè pensare a farne vendetta, pregava Dio per quegli infelici, non solo, ma si studiava di istillare nei suoi due figliuoli l'eroismo del perdono cristiano. Libera da ogni cura di famiglia, pregò di essere accolta nel monastero delle Agostiniane. Rita era l'innamorata del Crocifisso. La passione di Gesù era la sua meditazione prediletta e ne rimaneva così infiammata da versar abbondanti lacrime. Il miracolo della rosa. Era un rigidissimo inverno; il gelo e la neve erano abbondanti. Rita pregò una donna di Rocca Porena che andasse al suo antico orto e le portasse ciò che v'era di maturo e di fiorito. Si credette scherzasse: però, passando di là, quella signora scorse due freschi fichi ed una bella ed olezzante rosa era un regalo del suo Gesù. Vicina a morire udì Gesù e la sua santa Madre che la invitavano alla celeste dimora, alla quale volò il 22 maggio del 1439.I fedeli la chiamano la « Santa degli impossibili ».