Alla vigilia del passaggio ufficiale della Regione Toscana da "livello giallo" di emergenza covid a "livello arancione", il sindacato Fipe che racchiude tutti i pubblici esercizi (bar, ristoranti, pasticcerie, pub, gelaterie, pizzerie) intende ricordare e rimarcare un elemento di primaria importanza: le attività che lo riterranno opportuno potranno restare operative e al lavoro, attraverso la vendita da asporto e le consegne a domicilio. "Così come accaduto la scorsa primavera – si legge in una nota a firma dei presidenti provinciali di Fipe baristi e pasticceri e Fipe ristoratori Confcommercio Lucca Sandra Bianchi e Benedetto Stefani -, i nostri locali resteranno dunque aperti, ovvero sia saranno a disposizione di tutti coloro che vorranno effettuare degli ordini o degli acquisti, senza però consumare sul posto. Ai pubblici esercizi sarà infatti ancora consentito di effettuare vendita per asporto e consegne a domicilio. Naturalmente poi ogni attività deciderà in modo autonomo e individuale come comportarsi, ma è giusto precisare che i pubblici esercizi da mercoledì non saranno chiusi, come in tanti erroneamente credono". "Ecco perché – terminano Bianchi e Stefani – i nostri imprenditori aspettano le ordinazioni dei loro clienti, pronti come sempre a soddisfarne le esigenze".