Esprime preoccupazione Rodolfo Pasquini, presidente di Confcommercio Imprese per l'Italia - Province di Lucca e Massa Carrara, nel commentare il futuro incerto che aleggia sopra la Banca del Monte di Lucca.
"La nostra associazione – afferma Pasquini – ha letto con attenzione e condivide la presa di posizione apparsa di recente sugli organi di informazione da parte dei lavoratori dell'istituto e del sindacato Fisac Cgil che li rappresenta. In un territorio che nel corso del tempo ha perso progressivamente tante delle sue peculiarità, riteniamo che sia doveroso da parte di tutti difendere con forza l'esistenza di quello che è rimasto uno degli ultimissimi, veri istituti bancari di Lucca".
"Il nuovo accorpamento fra Carige e Banca Popolare dell'Emilia Romagna – aggiunge il presidente di Confcommercio – rischia di far scomparire in modo definitivo un marchio con oltre 500 anni di storia e che finora, sia pure detenuto per il 70 per cento da Carige, ha sempre mantenuto autonomia, organismi propri e strutture ben riconoscibili, oltre che radicate sul territorio".
"Ci appelliamo dunque alle istituzioni – chiude Pasquini – ed in particolar modo alle Fondazioni Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Lucca, affinché facciano tutto quanto in loro potere per garantire la sopravvivenza del marchio e dell'identità di questo storico istituto".