Si rinnova per un secondo anno la giornata della ristorazione, iniziativa nazionale organizzata da Fipe Italia che ha già coinvolto più di 10 mila ristoranti in Italia e oltre 250 attività a livello provinciale: un’iniziativa molto sentita e importante, ammantata del patrocinio della presidenza della repubblica, che a livello nazionale celebrerà sabato 18 maggio la cultura dell’ospitalità italiana.
Le delegazioni Confcommercio di Lucca e Massa Carrara hanno però deciso di festeggiare quest’occasione a modo loro: non solo gli eventi ad essa legati si sono svolti nella giornata odierna, ma hanno visto un focus specifico sulle intolleranze alimentari.
“I nostri esercizi devono includere chi ha intolleranze alimentari, persone che sempre più spesso si siedono ai nostri tavoli: è importante affrontare l’argomento con professionisti del settore”, ha affermato il presidente di Fipe ristoratori Confcommercio Lucca Antonio Fava.
La giornata si è aperta dunque alle 13,30 con un buffet preparato con i prodotti offerti da Nutifree, sponsor dell’iniziativa, tutti senza glutine e senza lattosio, ed è proseguita alle 14,30 con una tavola rotonda sulle intolleranze alimentari, con gli interventi di Maria Sole Facioni (presidente di Aili- Associazione italiana latto intolleranti) e Giuseppe Giura (presidente regionale dell’Aic- Associazione italiana celiachia).
“Ci fa piacere che questa giornata coincida anche con la giornata mondiale della celiachia- ha commentato Giura- Rappresentiamo oltre 25 mila celiaci diagnosticati e da sempre uno dei nostri progetti più importanti è quello relativo all’alimentazione fuori casa. Attraverso questo programma, e tramite il rapporto costante con la regione, abbiamo avviato un percorso di formazione per le attività di ristorazione: oggi per la regione toscana abbiamo oltre mille esercizi formati, di cui 520 sulla nostra app, così i nostri clienti possono sapere quali servizi garantiscono il senza glutine. Si tratta di un problema di conoscenza: attraverso l’informazione, possiamo assicurare a chi ha intolleranze alimentari una vita uguale agli altri”.
E non è tutto: a chiudere, nel pomeriggio, si è tenuto un corso di formazione per addetti ai lavori (chef, addetti di sala, imprenditori) sul tema “Senza lattosio fuori casa”, a cura sempre di Maria Sole Facioni e di Simona Domenici, con rilascio al termine di un attestato di partecipazione.
“La nostra è l’unica associazione di riferimento per gli intolleranti al lattosio, nata ormai quasi 11 anni fa- ha ricordato la presidente di Aili- Se davvero il 50 per cento della popolazione è intollerante al lattosio, a tavola una persona intollerante c’è almeno ogni sera. È importante che non ci siano intolleranti di serie A o di serie B, e non dobbiamo sentirci un problema, ma un’opportunità: avere una pizza con la mozzarella senza lattosio dovrebbe essere la normalità, ed è importante che forniamo i giusti strumenti perché la normalità lo diventi e Lucchi diventi un sistema modello per le altre province”.
L’ospitalità, insomma, non può essere selettiva, come ha ricordato il consigliere di Fipe ristoratori Lucca e moderatore della tavola rotonda di oggi Samuele Cosentino. “Lo strumento che può trasformare una difficoltà in una nuova opportunità è la formazione, che consente di fidelizzare una nuova fetta di mercato, ampliare il parterre della potenziale clientela e dare nuova linfa ai locali- ha affermato- Oggi non è più possibile non sapersi approcciare alle richieste dei clienti: è necessaria un po’ di attenzione, un po’ di dedizione, ma il nostro lavoro è abitualmente fatto di attenzione e di dedizione”.