La Camera Penale di Lucca, come ogni anno e grazie al protocollo MIM siglato dall’Unione della Camere Penali Italiane e il Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha svolto lezioni in diversi istituti di istruzione di 2° grado della provincia di Lucca.
Il progetto – che si inserisce nelle ore dedicate all’educazione civica – ha visto diversi avvocati penalisti impegnati ad illustrare il funzionamento di un processo penale alla luce dei dettati costituzionali. Con 19 incontri, gli avvocati si sono potuti confrontare con circa 660 studenti e, alcune classi IV° selezionate dagli avvocati stessi, hanno partecipato ad un vero e proprio processo simulato (quest’anno il capo di imputazione riguardava lo spaccio di stupefacenti e la morte come conseguenza di altro reato.
Lo scorso anno invece si sono cimentati con l’ipotesi di violenza sessuale di gruppo). Per il presidente della Camera Penale Avv. Marco Treggi è importante scegliere temi in qualche modo vicini al mondo giovanile affinché i ragazzi possano fare delle riflessioni non solo sul processo penale e sulle garanzie di un giusto processo ma anche su fatti che sempre più spesso coinvolgono soggetti di giovane età.
Le classi V° in questi giorni, invece, sono impegnati nella visita alla casa circondariale cittadina: grazie anche alla collaborazione della direttrice Santina Savoca, i ragazzi possono entrare nell’istituto, capire le varie figure professionali che ci lavorano e soprattutto, confrontarsi con alcuni detenuti che hanno scelto di raccontare il proprio vissuto detentivo agli studenti.
Per la responsabile del progetto Avv. Micaela Bosi Picchiotti, l’appuntamento con il carcere è importantissimo poiché permette quel processo di “umanizzazione” assolutamente necessario soprattutto in questo tempo visto che da inizio anno ci sono stati oltre 30 suicidi nel silenzio più assordante di tutta la politica e mass-media. Quest’anno moltissime scuole, prosegue la Responsabile, hanno aderito al progetto e con la fine dell’anno scolastico potremo dire di aver portato dentro l’Istituto penitenziario quasi 300 studenti.
Dopo 4 anni alla guida, l’avv. Micaela Bosi Picchiotti passa formalmente il timone all’avv. Eleonora Romani che avrà il compito di continuare un’attività divulgativa e didattica molto apprezzata anche dal Provveditorato agli studi. “Ringrazio tutto il gruppo di Colleghi che ha partecipato fattivamente in questi quattro anni, l’Osservatorio Giovani Avvocati della Camera Penale di Lucca che ogni anno ha predisposto tutto il materiale per il processo simulato, l’Avv. Alessandro Maionchi Responsabile dell’Osservatorio Carcere e ovviamente il Provveditore agli Studi, la Direttrice del Carcere San Giorgio, il Presidente
del Tribunale di Lucca e il Procuratore Capo. Senza la collaborazione di tutti loro il progetto non avrebbe ottenuto questi risultati. Sono molto contenta di sapere che alcuni studenti,
dopo queste esperienze, hanno deciso di canalizzare la propria preparazione professionale
nel settore Giustizia.”