“Abbiamo più volte denunciato i tempi biblici delle liste d’attesa: andando a pagamento, l’esame viene fatto in pochi giorni. Un meccanismo ingiusto e scandaloso che riempie le tasche dei privati e fa risparmiare soldi alla regione. I fatti dimostrano che, se si vuole, il problema si risolve e non solo con i soldi in più, ma combattendo le inefficienze e i privilegi”.
Così esordiscono i comitati sanità di Lucca, che portano ad esempio di ciò le vicende relative al direttore generale dell’Asl Lanciano Vasto Chieti Thomas Schael, che ha riportato rapidamente le liste d’attesa a tempi normali applicando leggi già esistenti.
“Questo è stato conseguito con misure quali il prolungamento dell'orario di lavoro anche nelle ore notturne, l'offerta accresciuta e remunerata con le prestazioni aggiuntive, e soprattutto il blocco temporaneo della libera professione, nei casi in cui la differenza di tempi tra prenotazione SSN e libera professione superi i limiti della decenza- spiegano infatti i comitati- E ancora, con un’azione di convincimento anche economico sui medici con contratto a tempo parziale per far accettare loro il tempo pieno, e con primari che non vivano nella torre d’avorio, ma anche loro facciano turni di guardia e ambulatori per smaltire le liste di attesa”.
“Fuori luogo ci sembra l’accusa rivolta da un sindacato per cui l’azione del direttore Schael starebbe negando il diritto alla salute sancito dall’articolo 32 della costituzione: lui con quest’azione ha ridotto fortemente i tempi d’attesa- termina la nota dei comitati- Quindi, Giani e l’assessore alla sanità della Toscana possono, se vogliono, risolvere il problema delle liste d’attesa: invitino i direttori generali ad applicare le leggi che già ci sono, sanzionando gli inadempienti”.