Non ci hanno messo molto a capire cosa stava succedendo in Cina, nel loro lontano Paese e, ancor più che cosa sarebbe accaduto di lì a poco qui in Italia, dall'altra parte del globo. Lorenzo e Riccardo, i gestori del nuovo Kinki Sushi, il ristorante fusion di via delle Città Gemelle a S. Anna, hanno compreso subito che le notizie provenienti dall'Estremo Oriente sul diffondersi del cosiddetto coronavirus avrebbero spinto numerosi commensali abituali frequentatori del ristorante e, in genere, dei ristoranti cinesi o anche cino-giapponesi, a stare lontano. E' accaduto d'improvviso, un calo robusto, evidente, immotivato se si pensa che, fino a una settimana fa o poco più, si faceva fatica a tenere dietro agli ordini.
"Purtroppo quello che sta avvenendo in Cina - spiega amareggiato Lorenzo - influenza inevitabilmente anche l'Europa e, quindi, l'Italia. Noi, però, vorremmo tranquillizzare tutti i nostri clienti e i lucchesi in particolare perché il nostro ristorante non corre alcun rischio. I nostri prodotti, pesce in particolare, ma non soltanto, vengono acquistati in Italia e alla Metro qui a Lucca quindi sottoposti a controlli rigorosi da sempre. Altre materie prime le compriamo sempre qui in Italia dove, ormai, viviamo da vent'anni. Dalla Cina arrivano gli spaghetti di riso, altri tipi di pasta e comunque non ci sono pericoli. Vorremmo che la gente comprendesse il momento e non si lasciasse prendere dal panico o dalla diffidenza. Abbiamo controlli puntuali da parte delle autorità sanitarie, siamo i primi a desiderare di essere perfettamente in regola".
Il Kinki Sushi ha avuto, negli ultimi mesi, un lancio esponenziale proprio anche a seguito dell'ottima qualità del cibo e della particolare cura con cui viene preparato, la pulizia degli ambienti, l'attenzione prestata alla preparazione estetica dei piatti da portare in tavola.
La Gazzetta di Lucca e le sorelle del Serchio, di Viareggio e di Massa e Carrara hanno deciso di fissare per il 21 febbraio a cena la classica e tradizionale cena di redazione proprio al Kinki Sushi, una dimostrazione di solidarietà e di rifiuto di ogni allarmismo attualmente, secondo gli esperti, ingiustificato almeno a queste latitudini.