Aveva appena terminato una conferenza di fronte ad un centinaio di persone, incantandole – come sempre – con la sua cultura e la sua capacità di catturare l’attenzione. Eppure, entrato nella piccola biblioteca appena inaugurata, si era fermato ad ammirare i libri esterrefatto, come un bambino curioso. Lui, che chissà quante biblioteche aveva frequentato, quanti volumi letto e riletto. Perché Giulio Giorello, insigne filosofo della scienza purtroppo scomparso nella giornata di ieri, era mosso dalla naturale voglia di conoscere, così come da generosità e cordialità assolute, che accomunano tutti i grandi del pensiero.
Ieri la Croce Verde P.A. Lucca ha perso un fedele amico, che nel corso degli anni ha saputo regalare a tutta la cittadinanza lucchese occasioni di conoscenza straordinarie: numerosi gli incontri organizzati dall’associazione aventi come relatore il professore milanese, l’ultimo dei quali lo scorso gennaio, per l’apertura al pubblico della biblioteca della Croce Verde. Un evento che lo aveva entusiasmato, perché fedele alla sua visione e al suo impegno di divulgazione del sapere tra le persone.
I diversi convegni che lo hanno visto protagonista non hanno mai avuto il solito tema: dalle differenze di genere alle nuove sfide della rappresentanza, passando per la libertà di disporre di sé, Giorello ha sempre affrontato ogni sfida con la consueta, strabiliante preparazione. Merito della sua sete di canoscenza e del suo principio-guida - guai a utilizzare la parola ‘dogma’ -, volto a superare le barriere tra dimensione umanistica e pensiero scientifico.
Giulio Giorello tornava sempre volentieri a Lucca; apprezzava la città, le mura, i monumenti e le piazze, godeva delle possibilità che qui trovava di diffondere il sapere tra i ‘non addetti ai lavori’. Oltre agli incontri organizzati dalla Croce Verde P.A. Lucca – sua, peraltro, l’idea di intitolare la serie Intrecci – La bellezza del conoscere – era un assiduo frequentatore di Lucca Comics & Games, in quanto appassionato di fumetti e della loro complessità nascosta: “leggete Topolino, se ci riuscite”.
In ogni incontro organizzato dalla Croce Verde, dal cui Consiglio direttivo era stato nominato socio onorario, il professor Giorello sottolineava il valore dello spirito critico, poiché senza di esso non è possibile alcun tipo di scienza. In questo periodo di estrema incertezza, non soltanto sanitaria, si tratta forse dell’insegnamento più grande di cui possiamo fare tesoro.