L’ospedale di Lucca rinnova il suo impegno verso la sicurezza del paziente attraverso una simulazione clinica avanzata in situ, dedicata all’identificazione precoce e alla gestione della sepsi. L’iniziativa si è svolta lo scorso 16 aprile, nella sede del Pronto soccorso del “San Luca”, coinvolgendo medici, infermieri e operatori sanitari in scenari clinici realistici ispirati a casi difficili.
Il personale del 118, del Pronto soccorso e della Rianimazione ha quindi effettuato la simulazione all'interno degli ambienti reali del PS, grazie all'impiego del simulatore portatile e alla presenza di un team di facilitatori esperti di simulazione in situ, guidati dalla direttrice della Medicina d’urgenza di Santa Maria Annunziata di Firenze Germana Ruggiano.
La sepsi è una patologia tempo-dipendente con rischio significativo di mortalità, che scaturisce dall'aggravamento di un'infezione e che richiede riconoscimento immediato e trattamenti clinici tempestivi. L’obiettivo della simulazione è rafforzare sia le competenze tecniche, come l’applicazione tempestiva del percorso diagnostico terapeutico della sepsi, che quelle non-tecniche, fondamentali in situazioni di emergenza: comunicazione efficace, leadership, monitoraggio della situazione e supporto reciproco.
“Allenare il team sanitario nell'ambiente reale di lavoro su scenari critici - sottolinea la direttrice del Pronto soccorso di Lucca Fabiana Frosini - ci consente di affinare sia le competenze cliniche che quelle relazionali. È infatti proprio l’integrazione tra abilità tecniche e non tecniche che garantisce una risposta rapida, coesa ed efficace, migliorando significativamente gli esiti per il paziente”.
Questa importante iniziativa rientra nel programma di formazione mediante simulazione dell'Azienda USL Toscana nord ovest.
“La simulazione in situ, cioè all'interno degli ambienti reali - evidenzia il direttore dell’unità operativa aziendale Sicurezza dei pazienti Tommaso Bellandi, anche responsabile scientifico dell'evento - ci permette di rafforzare le competenze dei gruppi di lavoro nell'affrontare le situazioni critiche realistiche, di migliorare le interazioni tra le persone, con le tecnologie sanitarie e con le procedure effettivamente in uso. Grazie all'impegno congiunto con la rete regionale dei centri di simulazione, il nostro programma aziendale, diretto da Patrizia Vannucci, responsabile scientifica del centro formazione in simulazione di Carrara, è all'avanguardia in Italia sia per l'uso innovativo dei simulatori che per l'investimento nelle competenze dei facilitatori e istruttori di simulazione”.
Le simulazioni del percorso sepsi, partite dal “San Luca”, coinvolgeranno nelle prossime settimane tutti gli ospedali dell’Azienda USL Toscana nord ovest, con l’obiettivo di mantenere e sviluppare la sicurezza delle cure nella gestione degli scenari critici.