Non si può non rimanere meravigliati, entrando nell'Oratorio degli Angeli Custodi e guardandoci attorno, soprattutto ora che, questo scrigno di architettura e pittura realizzato nella metà del Seicento, torna a disposizione del pubblico, dopo il restauro realizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Presenti, questa mattina, all'inaugurazione (riservata alla stampa) dell'Oratorio degli Angeli Custodi: il presidente e il vicedirettore e responsabile tecnico della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, rispettivamente Marcello Bertocchini e Franco Mungai, Andrea Guazzelli, facente parte del coordinamento generale dell'intervento, Elena Aiello del coordinamento organizzativo e l'economo della diocesi di Lucca, don Claudio Francesconi,
"Questo gioiello barocco, sconosciuto a molti, – ha evidenziato Bertocchini, – è come uno scrigno segreto, dato che vi si accede da un anonimo ingresso in via dell'Angelo Custode e nessuno immaginerebbe che, solcata quella porta, si possa entrare in un luogo così ricco di arte come dimostrano le eccezionali decorazioni con affreschi, stucchi, elementi lignei e marmorei che vi si trovano". Bertocchini ha poi dichiarato che, proprio per questo motivo e vista la potenzialità del luogo, in accordo con l'Ente Diocesano, la Fondazione ha deciso di recuperare l'Oratorio oltre che per tutelare un bene artistico di altissimo valore, anche per dare vita a uno spazio attivo e frequentato. L'Oratorio degli Angeli Custodi dopo il restauro può tornare a essere così un gioiello ritrovato per i lucchesi, una meta per i flussi turistici, un ambiente ideale per eventi musicali (grazie anche all'ottima acustica del luogo), culturali e divulgativi
"Questa inaugurazione – ha proseguito Bertocchini - deve essere quindi interpretata come un segnale di fiducia e di speranza in una congiuntura storica difficile e delicata."
Bertocchini ha fatto poi presente di aver raggiunto un accordo con la diocesi che permetterà alla Fondazione di gestire in comodato d'uso gratuito l'Oratorio per venti anni (dei quali i primi tre sono serviti per fare i lavori di restauro).
All'inaugurazione è stato anche ricordato che l'Oratorio venne edificato nel 1638 grazie al progetto di Vincenzo Paoli su committenza della Congregazione omonima, fondata da Bonaventura Gasparini nel 1627 per dare istruzione e speranza a tanti ragazzi sfortunati e soppressa nel 1808 durante il periodo napoleonico. Una tradizione ripresa dal Ricovero Artigianelli, istituito nel 1914 per fornire un'educazione morale e civile ai ragazzi cresciuti in situazioni disagiate.
Sono seicentesche le nove tele che decorano le parenti interne, affidate ai pennelli di maestri del calibro di Girolamo Scaglia, Filippo Mannucci e Antonio Franchi, tutte incentrate su tematiche esaltano il ruolo degli angeli come intermediari con Dio.
Ma è la decorazione pittorica la vera protagonista: un complesso e affascinante dialogo tra elementi dipinti e decorazioni materiali che su tutte le superfici si traduce in un'esplosione di colori, dove l'autore, Giovan Domenico Lombardi, propone un gioco illusionistico tra architetture reali e architetture dipinte, coinvolgendo chi entra in un'esperienza quasi sensoriale, che stupisce e stordisce. La tematica unitaria dell'Oratorio sono gli angeli custodi, considerati tramite tra gli uomini e Dio.
Grande soddisfazione da parte di don Francesconi per il risultato dei lavori che permette di godere a pieno della bellezza del luogo valorizzando così il bene artistico.
Mungai ha dichiarato che l'intenso lavoro di restauro (che alla Fondazione è costato un milione e 150 mila euro) è stato reso possibile anche grazie al contributo di Azimut Holding SpA, che ha sostenuto direttamente il restauro di sette delle nove tele presenti.
Le operazioni di recupero hanno coinvolto ben venti soggetti, tra ditte e professionisti, e consentito un generale risanamento della struttura che ha visto realizzare un importante intervento sulla copertura e sulla parete di destra della struttura, gravemente minacciata da infiltrazioni di acqua piovana, la messa in sicurezza di affreschi, cornicioni e paraste e il completo recupero di tutti gli elementi lignei e lapidei.
Sono inoltre state apportate alcune migliorie per garantire la conservazione degli elementi artistici e accorgimenti in grado di fare dell'Oratorio un luogo di vita, di cultura e di condivisione, dove svolgere incontri a tema musicale, storico e divulgativo, nonché permettere a turisti e cittadini di fruire di questa meraviglia nascosta riportata a nuova luce.
Proprio in occasione della riapertura dell'edificio, la Fondazione ha voluto realizzare il volume "Tra arte e devozione. L'Oratorio degli Angeli Custodi a Lucca", scritto in maniera magistrale dalla studiosa lucchese Paola Betti ed edito da PubliEd, Una pubblicazione in cui reperire tutte le informazioni sulla nascita della Congregazione e sulle vicende artistiche dell'Oratorio, corredata da un ampio apparato fotografico curato da Andrea Vierucci e Lucio Ghilardi.
L'Oratorio degli Angeli Custodi, da domani, sarà aperto gratuitamente al pubblico il sabato, la domenica e nei giorni festivi dalle 10 alle 19.