"Celebriamo la memoria di san Paolino e dei Primi Annunciatori del Vangelo nella nostra Terra in un clima diverso e più difficile degli anni precedenti: quanto accaduto in seguito alla pandemia ha avuto e avrà rilevanti conseguenze su “tutti” gli aspetti della nostra vita, e con “tutti” voglio proprio sottolineare la convinzione che il “cambiamento” indotto da questa situazione globale ha intaccato elementi fondanti della esistenza umana: sia nella materialità che nella spiritualità. Tradotto in termini molto semplici non saremo più come siamo stati fino alla fine del gennaio 2020, anche se facili amnesie di questi giorni vogliono far pensare il contrario. La perdita della socialità e dell’incontro diretto tra la gente ha intaccato l’essenza dell’uomo che è “relazione”: il fatto stesso dell’esistere lo si percepisce nell’incontro (anche lo scontro, non ha molta importanza) con l’altro e questo vale anche con Dio!. Ma, nella franchezza, alla fine il virus, che sembra il colpevole numero uno di una situazione umana disastrosa, ha solamente messo in evidenza ciò che già c’era: la diffusa disumanità nella quale da un bel po’ siamo precipitati e una scala di valori che ha poco a che vedere con il senso vero della vita e, in particolare, della vita comune. È da qui che la memoria di san Paolino e Compagni trova una sua forte prospettiva, sia per la Città che per la Comunità dei Credenti nel Signore Gesù, una prospettiva che ci consentirà di attraversare ed affrontare il “new normal” che abbiamo davanti, per lo più ancora sconosciuto ma da sfidare e generare : quella di una custodia dei luoghi delle vere e sane, fraterne e libere relazioni tra le persone, dove l’incontro con l’altro, anche con la mascherina!, genera la gioia del ritrovarsi con il fratello e la sorella; dove il prendersi cura della Città e dei luoghi della vita degli uomini anticipa il sogno di Dio di una umanità convocata e riunita oltre il dolore e la morte. Non dimentichiamo che la Storia della Salvezza inizia in un Giardino (il Paradiso terrestre) ma termina in una Città, la Gerusalemme Celeste donata da Dio agli uomini perché conoscano e sperimentino la vera fraterna umanità. San Paolino e Campagni ci provocano e ci invitano su questa strada".
d.Lucio Malanca
parroco
Quest’ anno a causa delle norme per la difesa dal contagio dal virus (norme ancora valide per tutti) anche la festa di san Paolino vede la riduzione massiccia di tutte le tradizionali manifestazioni laiche e religiose che caratterizzavano questo appuntamento con il Patrono della Città e della Diocesi.
Per quanto riguarda la parrocchia gli appuntamenti sono i seguenti:
· Mercoledì 8 luglio, ore 21,00 chiesa di san Paolino: “L’evangelizzazione in un tempo cambiato dopo la pandemia: la memoria della Storia della Salvezza come esempio per affrontare l’oggi e il domani della Fede”. Incontro con don Federico Giuntoli, Biblista, docente al Pontificio Istituto Biblico di Roma, presbitero della diocesi di Pescia
· Giovedì 9 luglio, ore 21,00 giardino di san Paolino: lectio divina sul vangelo della Domenica
· Sabato 11 luglio, ore 21,00 chiesa di san Paolino, messa della vigilia del Santo patrono
(da segnalare come sempre)
· Domenica 12 luglio, *
¨ ore 11,00 chiesa di san Paolino, celebrazione Eucaristica presieduta dall’arcivescovo Paolo Giulietti riservata alle Istituzioni del Territorio (la chiesa di san Paolino contiene a norma Covid 94 persone),
al termine benedizione della Città dal sagrato della chiesa
¨ ore 19,00 messa parrocchiale (da segnalare come sempre)
In questa domenica le messe nelle chiese della parrocchia mantengono lo stesso orario, compresa quella delle 10,30 in Santa Maria Forisportam
· Lunedì 13 luglio ore 21,15 Piazzale della chiesa di san Martino in Vignale Celebrazione eucaristica nel ricordo di fratel Arturo Paoli nel quinto anniversario dalla sua morte.
· Mercoledì 15 luglio ore 21,00 chiesa di san Paolino. Veglia di preghiera nel ricordo dei Testimoni Feriali della Fede
· Giovedì 16 luglio ore 18,30 chiesa di san Paolino “In Ascolto della parola di Dio nella Città”: riflessione sul vangelo della domenica con don Luca Bassetti, parroco di san Concordio in Contrada.