Scuole, mezzi pubblici, ospedali, stadi e palasport. Il sistema di sanificazione basato sull'uso di probiotici e fagi selezionati è "igiene stabile", naturale, sostenibile ed economico e può essere utilizzato per sanificare spazi pubblici e strutture sanitarie, diminuendo significativamente il rischio di sviluppo di reazioni allergiche, infezioni e resistenze agli antibiotici, abbassando i costi del servizio per la collettività e i privati.
I fenomeni di antibiotico-resistenza e di rischio infezioni in ambienti ad alta concentrazione di presenza umana sono noti ma non lo è altrettanto la possibilità di utilizzare sostanze naturali per ottenere lo stesso risultato dei prodotti chimici igienizzanti, ma con una migliore performance per le persone, per l'ambiente e per i costi del servizio.
Se ne parlerà a Lucca, venerdì 7 giugno alle 16,45 nell'auditorium del Palazzo delle Esposizioni (piazza San Martino, 7), concentrandosi su ruolo e importanza delle pratiche di igienizzazione alternative a quelle standard, nel convegno "I batteri buoni. Il microbioma ambientale: pratiche per una igienizzazione efficace".
Il convegno è organizzato e promosso dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca e dalla Fondazione Lucca Sviluppo. I relatori sono Elisabetta Caselli, professoressa associata in Microbiologia Clinica al Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell'Università di Ferrara e direttrice scientifica del Centro ricerca CIAS dell'Università di Ferrara, una delle massime autorità in questo settore di ricerca, Carla Rognoni, ricercatrice in Economia sanitaria e HTA presso la divisione "Government, Health e Not for Profit" della SDA Bocconi School of Management, e Paolo Girolami, medico legale, con la moderazione di Libertario Raffaelli, medico urologo, tra i promotori del Convegno.
L'iniziativa ha l'obiettivo di diffondere la conoscenza sul tema della sanificazione alternativa ai prodotti chimici e delle sue importanti possibili applicazioni nel campo della igienizzazione di ambienti: ospedali in primo luogo, ma anche laboratori, scuole, mense, palestre (soprattutto laddove vengono praticate attività di riabilitazione), mezzi di trasporto ed in particolare tutti gli ambienti che ospitano solitamente persone fragili. Il sistema di sanificazione basato sull'uso di probiotici e fagi selezionati, infatti, rappresenta un importante strumento da valutare nella riduzione dei rischi legati alle infezioni, contenendo così notevolmente la concentrazione di microrganismi patogeni.
Secondo dati diffusi dalla Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli IRCCS - Università Cattolica del Sacro Cuore, esiste una pandemia silenziosa da infezioni antibiotico-resistenti e di quelle correlate all'assistenza (ICA): le prime determinano 760 mila casi l'anno in Europa e 200 mila in Italia, di cui 10 mila con esito mortale. Le seconde provocano almeno 37 mila decessi l'anno in Europa e generano una spesa di oltre 7 miliardi di euro. Un problema aggravato dall'uso massivo di antibiotici e disinfettanti che ha comportato l'emergenza COVID.
La soluzione non può prescindere dalla consapevolezza di tutte le persone coinvolte, in tutti gli ambiti e a tutti i livelli, sull'importanza di un corretto uso degli antibiotici, di un uso intelligente dei sistemi diagnostici e di un approccio di infection prevention che passi dal contenimento ambientale delle infezioni, anche attraverso innovativi sistemi di sanificazione e dalla sensibilizzazione di personale sanitario e del pubblico, rappresentano la direzione da percorrere.
Da cui la scelta delle Fondazioni BML e Lucca Sviluppo di sostenere questo momento di diffusione di questa pratica.
"La ricerca sul microbioma – spiega Elisabetta Caselli, professoressa associata in Microbiologia Clinica al Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell'Università di Ferrara e direttrice scientifica del Centro ricerca CIAS dell'Università di Ferrara, una delle massime autorità nella ricerca sul microbioma - è basata su un lavoro di oltre dieci anni di studio del sistema di sanificazione sugli ospedali, che ha portato ad una applicazione anche nei mezzi di trasporto come a Milano. Questo sistema di sanificazione che è biologico, ecosostenibile e a bassissimo impatto ambientale, funziona meglio dei disinfettanti chimici. Si riscontra un abbattimento della contaminazione microbiologica, cioè quella che viene portata in un ambiente dagli occupanti, molto più efficace rispetto a quello che si può ottenere con cloro, alcool e altri tipi di disinfettanti".
L'evento, aperto al pubblico ma soprattutto agli operatori e ai portatori di interesse, rappresenta un'occasione di confronto e di scambio, condivisione, studio, prevedendo anche un dibattito assieme ai relatori.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. È gradita la conferma di partecipazione al numero 0583464062 e alla email