Dal mese di ottobre, come già annunciato dall’amministrazione comunale in concerto con Sistema Ambiente, sarà rivoluzionato il sistema di raccolta e recupero dei vestiti usati. Una pratica virtuosa, che permette di assegnare capi di vestiario in buono stato a persone bisognose e evita in tal modo che essi finiscano tra i rifiuti, con evidente vantaggio per la raccolta e per l’aspetto etico di questa azione di carità e solidarietà verso chi ha bisogno.
Una razionalizzazione del servizio, volta a garantire il decoro urbano, che spesso veniva meno a causa dell’accumulo di rifiuti di vario genere attorno ai cassonetti preposti alla raccolta vestiti. Una situazione monitorata con attenzione dall’amministrazione comunale e Sistema Ambiente, che hanno quindi optato per la rimozione degli 85 cassonetti posti sul territorio comunale entro il mese corrente, convogliando invece i vestiti usati presso 4 grandi centri di raccolta dislocati nell’area comunale e monitorati h24 da videocamere di sorveglianza.
Questa mattina (venerdì 6 ottobre) per la rimozione del vecchio cassonetto posizionato appena fuori dal cimitero della Santissima Annunziata erano presenti anche il sindaco Mario Pardini, l’assessore all’ambiente Cristina Consani e la presidente di Sistema Ambiente Sandra Bianchi, come tempestiva risposta ad una consistente raccolta firme messa in atto dai cittadini. Quella postazione, infatti, risultava con frequenza utilizzata abusivamente come piccola discarica e si trovava spesso assediata da cumuli di rifiuti di vario genere.
“Molto spesso abbiamo assistito purtroppo a scene di degrado, in cui i vestiti o altri rifiuti venivano abbandonati nei pressi dei cassonetti, fino a formare veri e propri cumuli – hanno dichiarato Pardini, Consani e Bianchi - Sono state infatti molte le segnalazioni al riguardo e per questo si è reso necessario un rinnovamento del servizio, che ne garantirà il funzionamento, tutelando parallelamente il decoro urbano della città”.
L’importante servizio, che associa l’aspetto ambientale a quello solidale, viene quindi rafforzato e implementato, cercando però di porre rimedio alle problematiche che un non corretto utilizzo dello stesso provocava.
L’amministrazione comunale e Sistema Ambiente ricordano infine che, in base alle vigenti normative, per indumenti usati si intendono abiti, scarpe, biancheria personale e per la casa in buono stato e riutilizzabile, per cui scarpe rotte o indumenti infeltriti o inutilizzabili, così come scarti di tessuto, devono essere conferiti nell’indifferenziato come rifiuti.